Henry H. Ness: il rappresentante delle ADI che, aiutato dalla Massoneria, incontrò Pio XII per chiedergli la fine della persecuzione contro le ADI

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L’incontro con Pio XII

 

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Henry H. Ness (1894-1970) era un pastore americano delle Assemblee di Dio USA molto conosciuto ai suoi giorni, che era pastore della Chiesa Hollywood Temple Full Gospel Assembly di Seattle (ora Calvary Christian Assembly – http://www.ccassembly.org/) e che aveva peraltro fondato anche il Northwest Bible Institute di Seattle.

Durante il 5° Convegno pastorale Nazionale ‘ADI’ a Roma del 1946, Ness aveva molto insistito, quale rappresentante delle Assemblee USA, che le Chiese Pentecostali si dessero una organizzazione come voleva il Governo affinchè potessero ottenere il riconoscimento giuridico. Roberto Bracco, infatti, ha scritto in La verità vi farà liberi: ‘Il secondo elemento può essere indicato nell’arrivo proprio durante il convegno del 1946 del fr. H. Ness, di Seattle che all’epoca era esponente non secondario delle Ass. of God degli Stati Uniti. Questo fratello, pastore di una grande comunità e direttore di una Scuola biblica fondata da lui stesso, era non soltanto assertore convinto dell’organizzazione, ma anche generoso e disinteressato consigliere per costituirla. Il paradosso fu proprio accentuato dalla contemporanea presenza in quel convegno degli esponenti dell’inorganizzazione e dell’organizzazione e cioè dei fratelli Di Nicola e Ness; purtroppo la presenza e la parola del secondo prevalse su quella del primo e l’organizzazione incominciò la sua marcia’ (dalla versione on line qui http://www.lanuovavia.org/faq2_bracco_roberto_1.html).

Negli anni ’40 Ness fece alcuni viaggi in Italia, ed anche in Europa, per avere incontri con autorità politiche e religiose del tempo per invitarle a fare qualcosa per far concedere la cosiddetta libertà religiosa ai Pentecostali in Italia. Henry Ness peraltro faceva parte del comitato esecutivo dell’International Council for Christian Leadership (ICCL), infatti sul The Pentecostal Evangel del 4 Dicembre 1948, viene detto che Henry Ness ‘ha trascorso nove settimane in Europa viaggiando sotto gli auspici dell’International Council for Christian Leadership’ (pag 10), e quindi Ness viaggiava rappresentando l’ICCL, che era una organizzazione anti-comunista nata nel gennaio 1947 a Zurigo per opera del pastore metodista Abraham Vereide (1886-1969), il quale voleva che la sua organizzazione ‘adempisse il suo obbiettivo attraverso contatti tra le persone che fossero personali, fiduciosi, informali e non pubblicizzati’. E poi questa organizzazione collaborava strettamente con i servizi segreti americani. Non solo, l’ICCL era anche fortemente collusa con la massoneria infatti Nathaniel Leverone, che fu il presidente del National Committee Christian Leadership dal 1944 fino al 1950, era un massone (cfr. Harry S. Truman & William R. Denslow, 10,000 Famous Freemasons from K to Z Part Two, Kessinger Publishing’s Rare Reprints, 2004, pag. 81). Non c’è che dire: questo Ness si trovava proprio nella posizione giusta per le ADI!

Nel suo libretto Il Battesimo con lo Spirito Santo: che cos’è? che fu pubblicato nel 1962, Henry Ness afferma che ha avuto una udienza personale con l’allora papa Pio XII. Le sue parole sono queste: ‘In uno dei miei viaggi a Roma, fui invitato dall’Ambasciatore Americano ad una udienza privata con il defunto Papa Pio XII. Alla conclusione dell’udienza che durò 30 minuti, gli diedi la mia personale testimonianza della mia esperienza della nuova nascita e della ricezione del battesimo con lo Spirito Santo, incluso il parlare in lingue’ (http://www.faithwriters.com/article-details.php?id=28884&fb_source=message – On one of my trips to Rome, I was invited by the American ambassador to a private audience with the late Pope Pius XII. At the conclusion of the thirty-minute audience, I gave him my personal testimony of my born again experience and of receiving the baptism with the Holy Spirit, including the speaking in tongues).

Questo incontro di Ness con Pio XII fu riportato sia dal The Pentecostal Evangel che dal The Apostolic Faith, i quali aggiungono un particolare importante, cioè che Ness parlò con il papa della libertà religiosa e della persecuzione nel mondo. Che significa questo? Che Ness si recò in udienza dal papa per chiedergli la cosiddetta libertà religiosa per i Pentecostali in Italia, e quindi la cessazione delle persecuzioni. Il fatto che lui poi gli abbia dato la sua testimonianza, non deve trarre in inganno, perchè non fu quella la vera ragione per la quale Ness si recò dal papa. Infatti prima Ness affrontò gli argomenti che gli stavano a cuore far presente al papa, e poi alla fine gli diede la sua testimonianza personale. E poi è interessante la maniera in cui lui cominciò per raccontare la sua testimonianza: ‘….. Benchè io non sia Cattolico, so che sono salvato, che sono un figlio di Dio ….’, come dire insomma: ‘Voi siete salvati e figli di Dio, ma lo siamo pure noi anche se non siamo Cattolici Romani …’ (The Pentecostal Evangel, 25 Ottobre 1947, pag. 10). Ness avrebbe invece dovuto esortarlo a ravvedersi e a credere nell’Evangelo, e parlargli di giustizia, di temperanza e del giudizio a venire, come fece Paolo con il governatore Felice (Atti 24:24-25). Ma d’altronde lui era andato là per altre ragioni, e difatti gli editori del The Pentecostal Evangel, dopo avere riferito brevemente di questo evento, scrissero: ‘Non possiamo noi pregare che Dio possa parlare al cuore del papa, mostrandogli la verità, e pregare che il colloquio del Fratello Ness possa beneficiare i Pentecostali d’Italia e di altre nazioni Cattoliche nella loro lotta per la libertà religiosa?’ (Ibid., pag. 10).

Per quanto riguarda la data di questo incontro, esso si svolse l’8 agosto del 1947, in quanto la notizia di questo suo incontro apparve sull’Osservatore Romano – l’organo ufficiale del Vaticano – il 9 agosto 1947, tra le informazioni in prima pagina in questa maniera: ‘Il Santo Padre ha ricevuto in speciali udienze …. il Dott. Henry H. Nesh’ (vedi foto – non è da escludersi che il fatto che abbiano messo ‘Nesh’ al posto di ‘Ness’ sia stato un errore volontario). Da tenere presente che l’edizione quotidiana in italiano dell’O.R. è pubblicata in serata, con la data del giorno successivo, ecco perchè la data dell’udienza è quindi da considerarsi l’8 agosto. E’ interessante poi notare che proprio in quei giorni (4-14 agosto), Henry H. Ness tenne degli Studi Biblici presso il locale di culto della Chiesa ADI di Roma, a cui parteciparono tanti conduttori di Chiesa (Risveglio Pentecostale, N° 2, pag. 18-19). Quindi tra uno Studio Biblico e l’altro, Ness ….

 

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La foto dell’Osservatore Romano del 9 Agosto 1947 con la notizia della speciale udienza di Henry H. Ness con Pio XII, con sotto alcuni ingrandimenti.

 

Sul Seattle Daily Times la notizia dell’udienza di Ness con Pio XII venne data il 19 Agosto 1947, come si può vedere qua. In questo articolo dal titolo ‘Un Pastore ha un udienza con il Papa’ si legge tra l’altro che il Dr. Ness ha parlato con il Papa della persecuzione religiosa e l’attitudine anti-Protestante di Franco e del Governo Spagnolo.

 

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Sul The Pentecostal Evangel del 13 Settembre 1947 gli editori annunciarono la notizia in questa maniera: ‘Il Pastore Henry H. Ness di Seattle, Washington, ci ha mandato un cablogramma dall’Italia: ‘Udienza privata. trenta minuti con Papa Pio XII. Argomenti: Condizioni religiose, economiche e politiche, presenti e future’ (The Pentecostal Evangel, 13 Settembre 1947, pag. 13 – vedi foto). Notate come nel cablogramma non è per niente accennata la sua testimonianza resa a Pio XII perchè lui non andò dal papa per parlargli della salvezza in Cristo e per esortarlo a ravvedersi ma per parlare di altro, e cioè in particolare della persecuzione cattolica contro i Pentecostali affinchè terminasse!

 

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Questo incontro avvenne dunque dopo che ha cominciato a muoversi la Massoneria italo-americana con Frank Gigliotti e Charles Fama in favore dei Pentecostali Italiani rappresentati da Umberto Gorietti. E a conferma che ciò sia stato il frutto di manovre massoniche, c’è il fatto che Ness dice di essere stato invitato ad avere quell’udienza con il papa dall’Ambasciatore Americano in Vaticano che era Myron Taylor, perchè Ness sul suo incontro con Pio XII ha affermato anche: ‘La mia udienza con Papa Pio XII è stata interessantissima. Mi ha concesso trenta minuti, che secondo l’assistente di Myron Taylor, è stato il più lungo colloquio nella sua esperienza. Ho parlato con il Papa della questione della persecuzione religiosa’ (The Pentecostal Evangel, 11 Ottobre 1947, pag. 11 – vedi foto). E Myron C. Taylor (1874-1959), che fu ambasciatore USA in Vaticano dal 1939 al 1950, era un attivo massone! E non solo, Taylor era anche usato dall’OSS per reggere la rete di spionaggio anglo americano che stava in Vaticano. Il giornalista storico Ezio Costanzo dice infatti: ‘In una serie di documenti riservati dell’OSS, datati 1944, il Vaticano venne definito, per la sua posizione di «sacra neutralità», un vero e proprio «covo dello spionaggio anglo-americano». Un «rifugio» magnificamente retto dall’ambasciatore americano presso la Santa Sede, Myron Taylor, nominato sin dal 1939’ (Ezio Costanzo, Mafia & Alleati. Servizi segreti americani e sbarco in Sicilia, da Lucky Luciano ai sindaci «uomini d’onore, pag. 122). E come abbiamo visto prima, Frank Gigliotti faceva parte dell’OSS in quanto era un suo agente.

 

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Myron Taylor con Pio XII il 15 marzo 1940 (http://www.holocaustchronicle.org/staticpages/192.html)

 

Qualcuno allora dirà: ‘C’entra qualcosa anche qui Frank Gigliotti forse?’ Certamente, e non poteva essere altrimenti, infatti secondo Peter Tompkins, un agente segreto americano, durante la guerra Pio XII stesso aveva stabilito dei rapporti forti con i servizi segreti americani, e lo aveva fatto tramite proprio il massone Frank Gigliotti! Questo è riportato nel libro Portella della Ginestra: la strage che ha cambiato la storia d’Italia, in questi termini: ‘Sempre secondo P. Tompkins, Pio XII aveva instaurato, durante la guerra, saldissimi rapporti con i servizi segreti americani; ciò era potuto avvenire per ‘merito’ di un prete italo americano, Frank Gigliotti, che aveva già ‘operato’ in Italia, quale agente dell’OSS prima dello scoppio della guerra …’ (Angelo La Bella & Rosa Mecarolo, Portella della Ginestra: la strage che ha cambiato la storia d’Italia, pag. 110 – Gigliotti viene chiamato ‘prete’ perchè alcuni scrittori italiani chiamano così i pastori protestanti). E nel libro Storia segreta della Sicilia si legge che il Vaticano fu un ‘alleato occulto ma fondamentale nelle operazioni dell’Oss in Italia’ in quanto c’è un riferimento al Vaticano in un documento segreto in cui viene detto: ‘Utilizzando vari canali (diretti e clandestini), è stato possibile reperire informazioni accessibili solo presso il Vaticano, informazioni che riguardavano l’Italia e altre potenze straniere. Simili infiltrazioni sono state messe in atto anche presso la casa regnante dei Savoia e il governo Badoglio’ (Giuseppe Casarrubea, Storia segreta della Sicilia, pag. 211). E’ evidente dunque che Frank Gigliotti in qualche maniera aveva accesso quale agente segreto dell’OSS prima e poi della CIA anche alle alte gerarchie del Vaticano. Può esserci dunque anche dietro l’udienza che Pio XII concesse a Henry Ness l’ombra del massone Frank B. Gigliotti? E’ probabile, visto il personaggio. Di certo c’è quella della Massoneria e della CIA. E poi si consideri che Pio XII (1939-1958) fu il papa che si aprì al dialogo con la Massoneria. Infatti il professor Adolfo Morganti del Gris (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa) diocesano di Rimini, in un convegno tenutosi ad Acquaviva Picena nel 2009 ha affermato nella sua relazione ‘Massoneria e Chiesa cattolica’ che «fu soprattutto Pio XII ad aprire un dialogo con la Massoneria e, di fatto, i contatti tra le due entità diventarono prassi» (http://www.rivieraoggi.it/2009/05/04/72498/chiesa-e-massoneria-un’aspra-rivalita-annullata-dal-comunismo/). E difatti è significativa la coincidenza che proprio con la salita al soglio pontificio di Pio XII, il presidente americano Roosevelt, che era un massone di alto grado, stabilì le relazioni diplomatiche con il Vaticano, che erano state ufficialmente ignorate a partire dal 1867. E il primo ambasciatore americano al Vaticano fu il ricchissimo industriale Myron C. Taylor (1874-1959), che era un attivo massone! Tenete presente poi che Henry Ness nei suoi viaggi in Europa rappresentava oltre che l’International Committee for Christian Leadership anche la National Association of Evangelicals (Oakland Tribune, 18/9/1946, pag. 2), di cui era un membro importante Frank Gigliotti tanto da essere anche il portavoce di questa Associazione (cfr. For the cause of Christ in Italy, pag. 639), e quindi i due si conoscevano. Oltre a ciò, è interessante sapere che il presidente americano Harry Truman, che ripeto era un massone del 33°, conferì a Taylor nel 1948 una medaglia al merito, e nella lettera che accompagnò questo premio affermò: ‘Come diplomatico, il Sig. Taylor è stato il Rappresentante Personale di due Presidenti degli Stati Uniti presso Sua Santità il Papa con il grado di Ambasciatore. In molte missioni presso Sua Santità e altri leaders nella Chiesa e nello Stato attraverso l’Europa egli ha operato diligentemente con uomini di buona volontà in sforzi paralleli per promuovere la pace e la concordia tra le nazioni fatte a pezzi dalla gelosia, l’odio e la cattiva volontà e migliorare la miseria che inevitabilmente segue come conseguenza della guerra’ (http://www.presidency.ucsb.edu/ws/?pid=13101). Quindi Myron Taylor fornendo a Henry Ness l’opportunità di avere una udienza con Pio XII, non fece altro che contribuire a rappacificare la Chiesa Cattolica Romana con le Chiese Pentecostali delle Assemblee di Dio in Italia. E dobbiamo dire che questo rappacificamento si è realizzato, infatti le ADI non guerreggiano più contro le eresie e le superstizioni della Chiesa Cattolica Romana, e a sua volta la Chiesa Cattolica Romana non li disturba più e non li perseguita più. Sono diventati proprio amici ormai, si può dire. La guerra è finita, o meglio le ADI l’hanno fatta finire, e quindi adesso ci sono buoni rapporti di vicinato tra il Papato e le ADI, a tal punto che alcuni anni fa, il pastore della Chiesa ADI di Matinella, durante il culto di dedicazione del nuovo locale di culto, invitò sul pulpito il prete per dare un saluto ai presenti! Ed era presente anche il presidente delle ADI Felice Antonio Loria, che subito dopo l’intervento del parroco, che proclamò delle menzogne, non si scompose per niente, ma tenne la sua predicazione come se niente di grave fosse accaduto. Perchè questo? Perchè ormai tra Chiesa Cattolica Romana e ADI la pace è fatta. A sentirli parlare dal pulpito i pastori delle ADI, pare che la Chiesa Cattolica Romana non esiste proprio in questa nazione.

Ho parlato poco fa degli stretti rapporti tra l’OSS (poi CIA) e il Vaticano. A conferma di ciò, c’è questa foto (presa dal libro Vatican Assassins scritto da Eric Jon Phelps) che ritrae William Joseph Donovan (1883-1959), il fondatore e capo dell’OSS (di cui faceva parte il ‘reverendo’ Frank Gigliotti in quanto membro della «Squadra Italiana dell’OSS»), in visita a Pio XII per ricevere la medaglia dell’Ordine Pontificio di San Silvestro Papa e Martire, che è un premio dato a quei cattolici che si sono dedicati attivamente alla vita della Chiesa Cattolica Romana, in particolare distinguendosi nell’esercizio delle proprie abilità professionali e nelle varie arti. Donovan collaborava dunque con l’ambasciatore americano Myron Taylor tramite cui il pastore Henry Ness ottenne l’udienza con Pio XII.

 

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Ma torniamo all’udienza di Henry Ness con Pio XII, perchè vogliamo fare anche notare che si tenne pochissimi giorni prima del 6° Convegno Nazionale tenutosi a Napoli dal 16 al 18 Agosto 1947, al quale partecipò lo stesso Ness, Convegno che fu una pietra miliare per la costituzione dell’organizzazione ‘Assemblee di Dio in Italia’, infatti dato che per il riconoscimento giuridico delle Chiese Pentecostali in Italia era necessario un documento da qualche associazione consorella all’estero, preferibilmente americana, che fosse riconosciuta giuridicamente nella sua nazione, documento che garantisse i fini e la serietà delle chiese italiane, fu accettata la certificazione offerta dalle Assemblies of God degli Stati Uniti. Ecco quanto fu deliberato: ‘1. ‘Le Assemblee Pentecostali Italiane, riconosciuta l’urgente necessità di regolarizzare la propria posizione giuridica, e constatato che l’unico mezzo attualmente a disposizione del Movimento è quello dell’affiliazione a fratellanze straniere, accettano l’affiliazione cristianamente offerta dalle Assemblee di Dio degli Stati Uniti; 2. Un apposito statuto regolerà i rapporti tra le due organizzazioni ed assicurerà la più ampia indipendenza all’opera d’Italia; 3. Il Movimento resta, come nel passato, in comunione fraterna con tutti quei movimenti che perseguono la stessa mèta’ (paragrafo I). ‘L’Opera Pentecostale Italiana, in conseguenza di quanto sopra assume il nome di ‘Assemblee di Dio in Italia’ (Atti del 6° Convegno, paragrafo II). In quel Convegno peraltro fu eletto un Comitato esecutivo formato da Umberto Gorietti che era presidente, Roberto Bracco segretario, Aurelio Pagano tesoriere, e Vincenzo Federico e Francesco Testa consiglieri.

Dunque Henry Ness, come rappresentante ufficiale delle Assemblee di Dio in Italia, si recò prima da Pio XII per allearsi con il Vaticano e fare cessare quindi la persecuzione, e poi partecipò al Convegno pastorale ADI di Napoli durante il quale le ADI si costituirono ufficialmente ed accettarono l’affiliazione offerta dalle Assemblee di Dio USA. Molto inquietante questa coincidenza, veramente molto inquietante!

 

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Una parte degli atti di quel Convegno ADI, quelli appunto che ho citato sopra.

 

Peraltro l’incontro di Ness con il Papa si tenne in un periodo particolare. Innanzi tutto quando ancora contro i Pentecostali si verificavano in diversi parti d’Italia atti di persecuzione e di intolleranza da parte delle autorità istigate dalla Chiesa Cattolica Romana, che venivano giustificati tramite la circolare Buffarini-Guidi che era ancora in vigore; e poi alcuni mesi prima che la Costituzione Italiana fosse approvata dall’Assemblea Costituente, infatti la Costituzione della Repubblica italiana – che è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano – fu approvata dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata il 27 dicembre 1947 e poi entrò in vigore il 1º gennaio 1948: e nella Costituzione, che in quei giorni era ancora in via di formazione, c’erano alcuni articoli che trattavano la libertà religiosa per le minoranze religiose – che comprendeva anche la libertà di propaganda – a cui il Vaticano come naturalmente anche le ADI erano particolarmente interessati.

E’ chiaro quindi che l’udienza di Henry H. Ness con Pio XII proprio in quei giorni, fu molto importante per le Assemblee di Dio in Italia, perchè mi pare evidente che l’obbiettivo di Ness fu quello di chiedere a Pio XII una mano (per far cessare la persecuzione contro i Pentecostali in Italia) e tranquillizzarlo perchè sicuramente le ADI non avrebbero costituito una minaccia contro i Cattolici Romani perchè il loro scopo – e queste sono parole che Ness rivolgeva pubblicamente ai Cattolici Romani – non era quello di fargli cambiare religione. E difatti con il passare del tempo dobbiamo riconoscere che molti che sono entrati a far parte delle ADI hanno cambiato solo locale di culto e apparenza, perchè sono rimasti spiritualmente dei cattolici romani, e l’ecumenismo e lo spirito ecumenico che sta avanzando sempre di più anche nelle ADI questo lo testimonia. Peraltro, quelli che invece nelle ADI si convertono veramente dal cattolicesimo a Cristo, e cominciano a riprovare pubblicamente con forza e franchezza il cattolicesimo, il papato, l’idolatria, e le superstizioni papiste, vengono rimproverati e tenuti alla larga perchè considerati pericolosi. Ho saputo per esempio che negli anni 60-70 in Sicilia alcuni credenti che nella loro semplicità dicevano ai cattolici durante l’evangelizzazione ‘ignoranti e duri di cuore lasciate i vostri preti e parrocchie e convertitevi all’Iddio vivente e vero’, furono rimproverati dalle ADI! Che cosa è questo se non il frutto di questo patto scellerato stipulato di nascosto tra le ADI e la Chiesa Cattolica Romana (nemica acerrima della salvezza che è in Cristo, che ha le mani grondanti del sangue dei santi) tramite Henry Ness?

 

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L’articolo apparso su The Pentecostal Evangel dell’11 Ottobre 1947 dal titolo ‘Aiutando i fratelli a Roma’ a firma di Henry H. Ness, in cui il Ness afferma di avere parlato con Pio XII di persecuzione religiosa, e definisce la sua udienza con Pio XII ‘una interessantissima udienza’, e ci crediamo, diciamo noi.

 

Ma vorrei aggiungere qualcosa d’altro. In Italia naturalmente questo incontro di Ness con il papa è stato tenuto rigorosamente nascosto alle Chiese Pentecostali in Italia, mentre in America addirittura veniva pubblicizzato nelle locandine delle conferenze di Henry H. Ness. In una di queste, da lui tenuta il 25 Novembre del 1947 nell’auditorium di una scuola, leggiamo infatti: ‘Il reverendo Ness è appena ritornato dall’Europa. In Italia gli è stata concessa UNA UDIENZA DI TRENTA MINUTI CON PAPA PIO XII ….’ (The Oregonian, 22 Novembre 1947, pag. 5).

 

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In Italia è come se non fosse mai avvenuto quindi, quando invece è avvenuto e siamo persuasi ha avuto un ruolo fondamentale nella storia delle ADI. Sia Roberto Bracco che Francesco Toppi, nei loro scritti, non ne parlano minimamente. E questo credo debba far riflettere molto seriamente i membri delle ADI sul modo di comportarsi dei pastori ADI. Almeno in America le Assemblies of God ne diedero notizia, ma qua in Italia silenzio di tomba. Ma è giunta l’ora che tutti sappiano queste cose, che vanno a disonore di tutto il Movimento Pentecostale Italiano, e in particolare delle Assemblee di Dio americane e italiane.

In particolare, Roberto Bracco in un suo articolo in inglese dal titolo ‘Dedication of Church in Rome’, concernente la dedicazione del locale di culto di Via dei Bruzi a Roma avvenuta nell’Ottobre 1949, pubblicato sul The Pentecostal Evangel nel Dicembre 1949, nell’elencare coloro a cui le Assemblee di Dio esprimono la loro gratitudine, cita sì Henry Ness, ma omette di parlare del suo importante incontro con Pio XII. Ecco la parte: ‘Un posto speciale nella nostra lista appartiene anche a Henry H. Ness di Seattle, che non solo ci ha dato la visione dell’obbiettivo che noi ora abbiamo raggiunto, ma ci ha fornito consigli e aiuti pratici per mezzo dei quali noi abbiamo raggiunto l’obbiettivo. Negli ultimi quattro anni egli ha compiuto dei viaggi annuali a Roma per condurre delle conferenze Bibliche e degli incontri evangelistici, e per incontrarsi a nostro favore [n.d.e. cioè delle Assemblee di Dio in Italia] con dei funzionari del governo, affinchè noi potessimo avere più libertà religiosa. Egli ci ha anche aiutato nell’organizzazione delle Assemblee di Dio in Italia’ (The Pentecostal Evangel, 10 Dicembre 1949, pag. 10 – vedi foto).

 

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L’articolo in inglese di Roberto Bracco sulla dedicazione del locale di culto di via dei Bruzi a Roma nel 1949, apparso su The Pentecostal Evangel del Dicembre 1949. Si tenga presente che – come viene detto sul sito della Chiesa ADI di via di Bruzi – ‘in quell’occasione la predicazione della Parola di Dio fu portata dal Dott. Henry Ness, interpretato da Eliana Rustici’ (http://www.adiroma.it/).

 

Com’è possibile che un incontro così importante di Ness – forse il più importante – che in quegli anni era il rappresentante ufficiale delle Assemblee di Dio americane e praticamente anche di quelle Italiane nei rapporti con le autorità politiche e religiose, incontro storico per un pastore pentecostale nel secondo dopoguerra, sia stato occultato dai dirigenti ADI alla fratellanza? Proprio quell’incontro che sicuramente a Roma ebbe dei risvolti importanti per l’obbiettivo delle Assemblee di Dio? La ragione è chiara: una tale notizia avrebbe scandalizzato la fratellanza e fatto gridare allo scandalo. Ecco dunque in che maniera le ADI hanno ottenuto la fine della persecuzione e la libertà religiosa, confidando nella Massoneria e nel Vaticano, e non confidando in Dio e in risposta alle preghiere come vorrebbero farci invece credere. E sia chiaro che tutto ciò ha avuto sia da subito che nel corso del tempo delle gravissime conseguenze sulle Assemblee di Dio in Italia, che tuttora vediamo con i nostro occhi. Vi siete mai domandati come mai i pastori ADI dal pulpito, dalle radio e dalla televisione non predicano esplicitamente contro l’idolatria (anzi la incoraggiano infatti Toppi ha affermato: ‘Fanno bene quelli a mettere le immagini di Gesù sulla croce, di tutti gli altri, perché sono morti per loro e ce devono avere il ricordo davanti se no se lo dimenticano, ma tra noi Gesù è qui, è vivente! non c’è bisogno della fotografia! Egli è in mezzo a noi’ – Dalla predicazione dal titolo ‘L’imminenza del Suo ritorno’, tenuta durante il XVII Convegno Pastorale tenutosi a Castelvolturno (NA) nell’aprile 2002 e che è visionabile integralmente su Youtube a questo indirizzo http://youtu.be/f84WFlOnbXY), le superstizioni e le tante eresie di perdizione della Chiesa Cattolica Romana, ed evitano persino di nominare la Chiesa Cattolica Romana (la chiamano infatti ‘religione tradizionale’), e non dicono ai Cattolici Romani ‘Uscite e separatevi dalla Chiesa Cattolica Romana’? Ecco la ragione. Adesso capisco perchè anni fa un noto pastore ADI disse ad un anziano di chiesa: ‘Non si può più predicare come 50 anni fa!’, perchè le ADI sono debitrici al Vaticano per quello che hanno ottenuto, e quindi si comportano di conseguenza. ‘Niente polemica, nessuna controversia con la Chiesa Cattolica Romana, mi raccomando’, questa è la direttiva impartita ai pastori ADI dai vertici. E vi siete mai domandati perchè le ADI non hanno mai condannato la Massoneria, emettendo una dichiarazione ufficiale che condanni la doppia appartenenza e preveda l’espulsione di coloro che sono sia membri di Chiesa che massoni? Perchè le ADI sono debitrici alla Massoneria, che dall’America si è mossa in forza per aiutarle e che ovviamente ha smosso quella Italiana in loro favore.