Roberto Bracco in azione con i massoni Frank Gigliotti e Charles Fama

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In un articolo scritto da Philip A. Megna dal titolo ‘Opposition in Italy’ apparso su The Pentecostal Evangel il 24 Maggio 1947, ma che è una corrispondenza dalla Sicilia del 9 Aprile 1947, si legge che a motivo della chiusura di alcuni locali di culto di Chiese Pentecostali, Gigliotti e Fama assieme ai pastori di Roma inoltrarono formale protesta alle autorità. Ecco cosa dice il Megna: ‘Perciò, assieme ai Dottori Gigliotti e Fama, e i pastori di Roma, abbiamo deciso di presentare una forte protesta ai funzionari contro questa ingiustizia di chiudere alcune delle nostre chiese Pentecostali’ (pag. 7 – vedi foto). E tra i pastori di Roma, c’era anche Roberto Bracco che era pastore della Chiesa Pentecostale. Facciamo presente che proprio in quel mese di Aprile del 1947 Gigliotti e Fama erano in Italia, e quindi …

 

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Sul Chicago Tribune c’è una conferma che Roberto Bracco fu coinvolto in questa azione intrapresa con i massoni Fama e Gigliotti. Infatti in un articolo del 9 Aprile 1947 dal titolo ‘Italy Ordered Church Closed, Sicilian Says’ il giornalista afferma che un certo John Alba, un evangelista americano di New York, arrivato in Italia nel 1946 per continuare un’opera missionaria, dopo aver organizzato la comunità pentecostale di Trapani, aprì un locale di culto a Borgo Annunziata il 25 Gennaio 1947. Il 23 Marzo però gli fu intimato per ordine del ministero dell’interno di chiudere il locale di culto. Quando Alba protestò contro quell’ordine, il capo della Polizia, un certo Larosa, gli consigliò di affrontare la faccenda direttamente con il ministero dell’interno, che Alba ‘fece attraverso la comunità Pentecostale di Roma, che portò la faccenda all’attenzione del dottor Charles Fama di New York e del reverendo Frank Gigliotti di La Mesa, California, che erano allora a Roma per fare delle indagini sulla distribuzione degli aiuti’ (pag. 17 – vedi foto).

 

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