Massoni e amici della Massoneria nei rapporti tra ADI e Governo Italiano

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Cominciamo dunque con la storia delle Assemblee di Dio in Italia, e precisamente con i suoi rapporti con il Governo Italiano a partire dal secondo dopo guerra, quando le Chiese Pentecostali erano ancora sottoposte a persecuzioni e discriminazioni e vessazioni da parte delle autorità governative di concerto ovviamente con prelati della Chiesa Cattolica Romana. Infatti dopo la caduta del regime fascista, continuò a rimanere in vigore la circolare emanata nel 1935 dal sottosegretario Guido Buffarini-Guidi, che vietava ai pentecostali di rendere il loro culto a Dio sia privatamente che pubblicamente. Ecco il testo di quella circolare (che fu emanata dal governo Mussolini sotto pressione della Chiesa Cattolica Romana e che rimase in vigore fino al 1955):

‘Esistono in alcune province del regno semplici associazioni di fatto che, sotto la denominazione di pentecostali o pentecostieri o neumatici o tremolanti, attendono a pratiche di culto in riunioni generalmente presiedute da ‘anziani’. Il culto professato dalle anzidette associazioni, non riconosciute a norma dell’articolo 2 della legge 24 giugno 1929, n. 1159, non può ulteriormente essere ammesso nel regno, agli effetti dell’articolo 1 della citata legge, essendo risultato che esso estrinseca e concreta in pratiche religiose contrarie all’ordine sociale e nocive all’integrità fisica e psichica della razza. Pertanto le Loro Eccellenze provvederanno subito per lo scioglimento, dovunque esistano, delle associazioni in parola, e per la chiusura dei relativi oratori e sale di riunione, disponendo conseguentemente anche per una opportuna vigilanza, allo scopo di evitare che ulteriori riunioni e manifestazioni di attività religiosa da parte degli adepti possano avere luogo in qualsiasi altro modo o forma. Si gradirà sollecita assicurazione dell’adempimento’.

Nel 1946, le ADI (che però allora si chiamavano ‘Chiese Cristiane Evangeliche Pentecostali’) per cercare di far cambiare atteggiamento al Governo Italiano verso di loro, si rivolsero ad una associazione diretta da massoni con sede a New York, che si chiamava American Committee for Religious Freedom in Italy (Comitato Americano per la Libertà Religiosa in Italia), che mise in moto i suoi potenti canali in favore delle ADI. Nel 1952, poi, le ADI nel presentare il ricorso contro il Ministero dell’Interno si rivolsero ad Arturo Carlo Jemolo (1891-1981) e Leopoldo Piccardi (1899-1974), che erano degli avvocati molto conosciuti ed ambedue massoni.

Negli anni ’80 poi le ADI misero Giorgio Spini (1916-2006), che era un amico della Massoneria, a capo della delegazione che doveva rappresentare le ADI nella Commissione di studio istituita dalla Presidenza del Consiglio dei ministri ‘per valutare le richieste delle Assemblee di Dio in Italia in vista della predisposizione del progetto di intesa’.