Si incita a far abrogare leggi che violano i ‘diritti’ dell’uomo

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La Massoneria è schierata contro quelle leggi che violano i cosiddetti diritti dell’uomo e incita i massoni a farle abrogare, infatti Albert Pike ha scritto: ‘A editti che vengano dal solo arbitrio di una forza dispotica, contrastanti con la legge di Dio o con la grande legge della natura, contrari ai veri diritti dell’uomo, che violano il diritto del libero pensiero, libera parola, libere coscienze, è legittimo ribellarsi, e sforzarsi di abrogarli’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 2, pag. 8 – 4° Maestro Segreto). In altre parole, la Massoneria è contro quelle leggi che fanno dello Stato uno stato confessionale in quanto sostiene il principio della laicità dello Stato.

La Federazione delle Chiese Evangeliche ha lo stesso sentimento della Massoneria, e difatti lotta al fine di far abrogare quelle leggi che violano questi ‘diritti’.

In un articolo apparso su La Repubblica il 17 luglio 2007 dal titolo ‘Ma ebrei e protestanti plaudono alla svolta’ scritto da Orazio La Rocca, si legge infatti: ‘E, invece, a ebrei, protestanti, Testimoni di Geova e altre confessioni minori piace il nuovo testo sulla libertà religiosa in Italia. Piace, soprattutto, quel passaggio del testo unico in cui si sottolinea che «la libertà religiosa trova il suo fondamento nel principio di laicità dello Stato». Lo hanno puntualizzato, in modo chiaro e senza indugi, Renzo Gattegna, presidente dell’ Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei), e il pastore Domenico Maselli, presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), ascoltati ieri alla Commissione Affari costituzionali dopo l’ intervento dell’ arcivescovo Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, che – al contrario – aveva sollevato le critiche più ferme proprio al riferimento sulla laicità dello Stato contenuto nel disegno di legge. Malgrado le riserve della Cei, è stato quasi unanime il coro dei consensi espresso durante l’audizione dai rappresentanti delle altre religioni. «Noi ebrei italiani siamo una minoranza che oggi vede avvicinarsi il superamento delle disparità di trattamento tra le diverse confessioni religiose del nostro Paese», ha esordito Gattegna, che si è detto «ampiamente soddisfatto» dell’impianto generale del testo, giudicato «migliore rispetto alle proposte presentate in precedenza». Tra i punti più «significativi» indicati dal presidente degli ebrei il superamento del «concetto stesso di abrogazione della legislazione dei culti ammessi prevista dalle leggi sui culti varate nel 1929-30 che risentivano del clima politico del tempo». «Con questa nuova legge che – ha spiegato Gattegna – sopprime i culti ammessi e introduce il concetto di pari dignità tra le confessioni religiose si alza il livello della convivenza civile del nostro Paese ed è un bene per tutti. Questa nuova legge, quindi – a parere del presidente degli ebrei italiani – va bene così come è stata presentata perché i suoi princìpi sono tutti condivisibili, anche se per l’attuazione pratica ci sarebbero alcuni articoli che vanno spiegati meglio. Ma c’è tutto il tempo per apportare ulteriori miglioramenti, come ha garantito il presidente della Commissione Luciano Violante». Parole in sintonia con quanto sostenuto anche dal pastore Maselli, secondo il quale «l’ affermazione che la legge sulla libertà religiosa trova il suo fondamento nel principio di laicità dello Stato va sostenuta senza alcuna incertezza». Un principio di «garanzia» aperto a qualsiasi scelta religiosa, perché «solo uno Stato laico può garantire una autentica libertà per tutte le comunità di fede. Per questo, la laicità dello Stato è per noi evangelici garanzia fondamentale della stessa libertà religiosa». «In questo nuovo testo – per Maselli – vi si nota la volontà di deburocratizzare le norme per l’acquisizione dei vari diritti. Particolarmente positivo, appare, inoltre, l’articolo 9 che riguarda le scuole pubbliche e paritarie, e l’articolo 11 che prevede spazi adeguati di trasmissione per le singole confessioni nel servizio pubblico radiotelevisivo». Oltre a Maselli – intervenuto anche a nome della Tavola valdese e della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi) -, la galassia evangelica italiana ieri è stata rappresentata da Domenico Tomasetto per l’Unione cristiana battista d’ Italia; Dora Bognandi per l’Unione delle Chiese cristiane avventiste del Settimo giorno; Roberto Giannini per la Chiesa apostolica in Italia e Felice Loria per le Assemblee di Dio’ (da: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/07/17/ma-ebrei-protestanti-plaudono-alla-svolta.html)

Si noti come assieme alla Federazione delle chiese Evangeliche in questa direzione operano gli Avventisti che sono osservatori della FCEI (tra i cui osservatori c’è anche la Federazione delle Chiese Pentecostali e quindi anch’essa si muove in quella direzione), e la Chiesa Apostolica in Italia e le Assemblee di Dio in Italia che pur non facendo parte della FCEI su questo si trovano pienamente d’accordo con la FCEI.

Come si può vedere lo spirito massonico è pienamente presente in queste organizzazioni religiose.