Il monismo

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Abbiamo accennato prima al monismo dicendo che nel New Age il panteismo cammina assieme ad esso. Vediamo di spiegare meglio in che cosa esso consiste e di confutarlo. Monismo deriva dalla parola greca monos che significa ‘uno’, e indica la concezione orientale dell’universo. Tutto è uno, non ci sono cose diverse l’una dall’altra, perciò non esiste diversità tra il Creatore e la creazione, tra il bene e il male, tra il corpo e l’anima e così di seguito. La diversità non esiste; in effetti nel monismo la diversità che noi vediamo nel mondo è solo un’illusione di cui gli uomini sono schiavi e da cui hanno bisogno di uscire. In altre parole l’uomo si è illuso di essere diverso dal Creatore e dalle cose che lo circondano, e deve realizzare di essere uno con il tutto. E come può giungere a questa realizzazione? Tramite lo yoga, la meditazione, le arti marziali e altre tecniche (tutte cose di cui parleremo estesamente più avanti).

Il monismo è una dottrina diabolica perché annulla ogni diversità; dalla diversità che esiste tra Dio e noi, alla diversità che esiste tra il bene e il male e qualsiasi altra diversità. La sacra Scrittura non lascia dubbi a riguardo; il Creatore è distinto dalla creatura; prendiamo per esempio la creazione dell’uomo così come è descritta nella Genesi. E’ scritto che “Dio disse: ‘Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza….”[1] e poi che egli “formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale, e l’uomo divenne un’anima vivente”;[2] come si può bene vedere c’è una netta differenza tra Creatore e creatura. Anche nella creazione esistono differenze, per esempio gli animali sono diversi dalle piante, le piante sono diverse dai minerali, e così via; lo stesso nostro corpo umano quantunque sia ben unito è composto da diverse membra che hanno una funzione diversa l’una dall’altra. Il nostro essere è formato da tre diverse parti; lo spirito, l’anima e il corpo: perché Paolo dice: “E l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile, per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo…”.[3] Anche per ciò che concerne il bene e il male la Scrittura marca una separazione netta tra i due concetti; per esempio Isaia dice: “Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene”[4] e Paolo scrisse ai santi di Filippi: “E la mia preghiera è che il vostro amore sempre più abbondi in conoscenza e in ogni discernimento, onde possiate distinguere fra il bene e il male, affinché siate sinceri e irreprensibili per il giorno di Cristo….”.[5] Come si può ben vedere il bene e il male non sono un tutt’uno, ma due cose differenti che dobbiamo vedere separatamente e non dobbiamo metterci a mescolare per fare uscire ‘l’unione orientale’. E’ volontà di Dio che noi credenti discerniamo sempre meglio il bene dal male, perciò il monismo che tende ad annullare questa differenza procede dal diavolo che è nemico di Dio e della verità.

Anche nei doni di ministerio, nei doni dello Spirito Santo e nell’operare di Dio c’è diversità; Paolo dice infatti ai Corinzi: “Or vi è diversità di doni, ma v’è un medesimo Spirito. E vi è diversità di ministeri, ma non v’è che un medesimo Signore. E vi è varietà di operazioni, ma non v’è che un medesimo Iddio, il quale opera tutte le cose in tutti”.[6]

Per concludere; alla luce delle sacre Scritture la concezione monistica delle cose è falsa. E siccome che il paradigma del New Age si fonda sul monismo di conseguenza questo paradigma è falso. Attenzione dunque fratelli alle parole di questi cosiddetti guru, che hanno invaso l’occidente perché esse invece che scacciare l’oscurità – come essi pretendono – la portano: il loro capo è Satana, le loro parole e le loro opere lo testimoniano chiaramente. Ricordatevi delle parole di Paolo: “Guardate che non vi sia alcuno che faccia di voi sua preda con la filosofia e con vanità ingannatrice secondo la tradizione degli uomini…”.[7]

 


[1] Gen. 1:26

[2] Gen. 2:7

[3] 1 Tess. 5:23

[4] Is. 5:20

[5] Fil. 1:9,10

[6] 1 Cor. 12:4-6

[7] Col. 2:8