La dottrina sull’uomo e sulla salvezza

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Che cosa è l’uomo, che cosa deve riconoscere per essere salvato e diventare felice, e che cosa lo aspetta dopo la morte secondo la sacra Scrittura

Adesso confuteremo queste dottrine di demoni del New Age contrap­ponendo al suddetto schema di pensiero del New Age quello che dice la Scrittura sull’uomo e sulla salvezza.

L’uomo è un peccatore secondo che è scritto: “Tutti hanno peccato…”,[1] uno schiavo del pecca­to perché come disse Gesù “chi commette il peccato è schiavo del peccato”;[2] egli dunque non è un malato ma un ribelle, non è inno­cente ma è colpevole. Ed il peccato (peccato che è entrato nel mondo tramite il primo uomo Adamo[3]) che egli serve con i suoi pensieri e con i suoi atti[4] lo retribuisce con l’infelicità e con la paura perché il suo salario è la morte.[5] La ragione quindi per cui egli è infelice e senza pace, ed ha paura di morire è perché egli è un ribelle che prende piacere in ciò che dispiace a Dio e non perché è vittima di un falso senso di identità che gli impedisce di vedere in se stesso la sua divinità. Egli è pieno di guai perché ignora l’Iddio che è fuori di lui e non perché ignora l’Iddio che è dentro di lui! Dobbiamo e vogliamo quindi parlare del peccato, perché se c’è qualcosa che impedisce all’uomo di essere trasfor­mato spiritualmente è proprio il peccato – e non il pensiero negativo del peccato – che lo tiene legato. Non si può non par­larne dato che nell’uomo la vera trasformazione spirituale, ossia la nuova nascita, avviene proprio quando l’uomo riconosce di avere peccato contro Dio. Ma quantunque l’uomo sia un peccato­re, ribelle e traviato, pure egli pensa di essere giusto e inno­cente[6] – come nel caso dei seguaci del New Age – ed ha bisogno perciò di cambiare modo di pensare ed acquisire la consapevolezza di essere un peccatore che ha bisogno di essere salvato. Ma come può acquisir­la? Con l’aiuto e solo con l’aiuto dello Spirito Santo mandato nel mondo da Dio per convincere il mondo quanto al peccato.[7] E’ infatti solo per opera dello Spirito Santo che l’uomo peccatore può rientrare in se stesso e riconoscere di avere peccato contro Dio. Altro dunque che acquisire la consapevolezza di essere divino nel proprio intimo, di avere all’interno un’illimitato potenziale; qui si tratta del contrario, perché egli deve acqui­sire la consapevolezza di essere uno schiavo del peccato, un miserabile, un cieco, un uomo nudo, uno che non possiede nulla al suo interno che possa trasformarlo! Altro dunque che scoprire di essere divino, egli deve ‘scoprire’ di essere un peccatore sulla via della perdizione! Quando lo Spirito Santo convince l’uomo di peccato allora egli si deve pentire del suo peccato ed invocare il nome del Signore Gesù Cristo perché “non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salva­ti”;[8] in lui solo c’è salvezza perché lui è morto per i nostri peccati sul legno della croce ed il terzo giorno risuscitò dai morti per la nostra giustificazione.[9] Questi due eventi della sua vita, vale a dire la sua morte e la sua risurrezione, stanno alla base del Vangelo e sono potenza di Dio per la salvezza di ognuno che crede.[10] Quindi la salvezza viene dall’esterno dell’uomo e non dal suo interno; essa viene da Gesù Cristo il Salvatore, e non da un presunto proprio eroe che si troverebbe nascosto in ciascun uomo. Che cosa avverrà a questo punto a chi invocherà Gesù Cristo per essere da lui salvato? Avverrà che egli verrà perdonato, lavato, e purificato da tutti i suoi peccati, ed affrancato dalla schiavitù del peccato;[11] e si sentirà rinascere spiritualmente. Questa rinascita, che è una esperienza spirituale profonda e radicale (che non ha nulla a che fare con la rinascita spirituale di cui parla il New Age), indispensabile per entrare nel regno di Dio,[12] lo metterà in comunione con Dio, il Creatore di tutte le cose, mediante il suo Figliuolo Gesù Cristo, cioè gli permetterà di accostarsi con piena fiducia a Dio come ad un Padre amorevole pronto ad ascol­tarlo ed esaudirlo,[13] e questo perché egli sarà diventato un fi­gliuolo di Dio, un membro della famiglia di Dio.[14] Quindi egli si metterà in contatto (usiamo questo termine usato nel New Age) non con una energia cosmica che pervade l’universo e che si trova anche in lui, ma con un Essere spirituale, il solo vero Dio, il Padre di Gesù Cristo, pieno di compassione, misericordioso, clemente e pronto a perdonare, che vive nei cieli; e con lui potrà mettersi a dialogare sapendo di essere ascoltato. E tutto ciò soltanto mediante la fede in Gesù Cristo; non c’è proprio bisogno di nessuna terapia del New Age, di nessuna droga psichedelica, per entrare in comunione con il vero Dio che vive nei cieli, ma solo la fede nel suo Figliuolo che è il dono di Dio e non qualcosa che viene da noi stessi.

Questa rinascita lo porterà anche a vedere le cose in una maniera totalmente diversa da come le vedeva prima quando era morto nei suoi falli, e questo perché egli sarà stato rinnovato da Dio nello spirito della sua mente. Succederà quindi che se prima considerava l’uomo come divino o sede della divinità che lui doveva scoprire o parte di Dio adesso comincerà a considerarlo in una maniera completamene diversa, cioè per quello che è, una creatura miserabile che vive nel peccato (una creatura però sempre superiore alla terra e agli animali e alle piante), nemica del suo Creatore che si deve riconciliare con Lui per mezzo di Cristo Gesù, il Figlio di Dio. Se egli prima pensava che poteva creare lui la realtà con il potere della sua mente perché si considerava ‘l’architetto’ della sua vita, adesso comprenderà che egli non può aggiungere alla misura della sua vita un solo cubito,[15] perché è Dio che ha nella sua mano il suo spirito e da Lui dipendono tutte le sue vie.[16] Se prima riponeva la sua fiducia in se stesso o negli uomini adesso per ogni suo bisogno rimetterà tutta la sua fiducia nell’Iddio Creatore dell’universo che ha conosciuto perché avrà compreso che l’uomo non può fare un solo capello bianco o nero[17] e che il suo aiuto non è che vanità, un soffio che passa.[18] Se prima pensava che ognuno ha la sua verità adesso penserà che siccome la verità è Cristo Gesù chi lo ha accettato ha la verità ma chi lo rigetta non la possiede ma giace nella menzogna, nelle tenebre. Se prima pensava che ognuno era libero di comportarsi come meglio credeva, adesso crederà che bisogna vivere solo come ha comandato di fare Gesù Cristo cioè osservando i suoi comandamenti, perché quello è il modo di vivere giusto agli occhi di Dio.

Il suo modo di vedere le cose cambierà anche per quanto riguarda la malattia; perché per lui essa non sarà più una mancanza di armonia tra corpo e mente e spirito come vuole fare credere il New Age o uno squilibrio della energia universale (per fargli credere che lui può guarire se stesso con il solo potere della mente o con qualche tecnica psicofisica) ma in molti casi per lui sarà una disfunzione corporale in­flitta direttamente dal diavolo (come nel caso di Giobbe), e da spiriti maligni di infermità come nel caso di alcuni muti, sordi, e ciechi, e paralitici; altre volte sarà la conseguenza del peccato, cioè quello che uno riceve come mercede dal proprio traviamento (malattie veneree, l’AIDS, ecc.) perché secondo la Scrittura coloro che seminano secondo la carne mietono dalla carne corruzione[19] (questo significa anche che l’ansietà, l’invidia, e l’arrabbiarsi facilmente influiscono negativamente sulla salute, perché questi stati d’animo corrodono il debole fisico umano e lo fanno ammalare, e difatti egli si studierà di mantenersi puro, calmo e fiducioso nel Signore per non fare deperire il proprio corpo[20]); altre volte sarà dovuta ad una trascuratezza come può essere nel caso di raffreddori ecc.; e altre volte sarà un flagello direttamente inflitto da Dio sull’uomo ribelle a lui.[21]

Ed anche per la guarigione dalla malattia l’uomo rinnovato dallo Spirito Santo non la penserà più come prima; perché se prima si affidava a queste pratiche di medicina alternativa viste sopra (o anche alla medicina tradizionale), egli adesso si affiderà completamen­te al Signore pregandolo di guarirlo da tutte le sue infermità.[22] Perché la parola di Dio dice che Gesù Cristo stesso “ha preso le nostre infermità ed ha portato le nostre malattie”[23] oltre che i nostri peccati; e quindi come mediante la fede in lui si ottiene la remissione dei peccati così mediante la stessa fede si ottiene la guarigione dalla malattia.[24] Lui avrà la ferma convinzione che il Signore Gesù Cristo che è risorto dai morti è presente in mezzo alla sua chiesa anche per guarire.[25]

Anche per ciò che concerne il dopo la morte egli vedrà le cose in maniera completamente diversa dato che sarà uscito dalle tenebre ed entrato nella luce.[26] Egli crederà infatti che esiste il paradiso (un luogo meraviglioso in cielo) dove vanno i salvati, e l’Ades (un luogo di tormento posto nel cuore della terra) dove vanno i perduti; i salvati vanno in paradiso ad attendervi la risurrezione di vita, i perduti vanno nell’Ades[27] ad attendervi la risurrezione di giudizio. E per ciò che lo concerne egli, essendo divenuto un figlio di Dio, sarà sicuro di possedere la vita eterna perché Gesù ha detto che chi crede in lui anche se muoia vivrà;[28] e perciò egli non avrà più paura della morte sapendo che quando morirà andrà ad abitare in paradiso con il Signore[29] scampando alle fiamme dell’Ades nel cuore della terra. Se dunque prima credeva nella reincarnazione questa credenza vana svanirà e subentrerà in lui la certezza di andare in paradiso in attesa della risurrezione.[30]

Che avverrà dunque quando l’uomo sperimenta per la grazia di Dio questo profondo e radicale cambiamento nella sua vita? Egli si sentirà spinto a parlare agli altri di Cristo Gesù, Colui che ha trasformato la sua vita; l’apostolo Paolo dice infatti che “l’amore di Cristo ci costringe”.[31] Tutto questo nella speranza che coloro che lo udiranno parlare invochino il Signore Gesù come ha fatto lui, trovando così la salvezza della loro anima, la pace con Dio e la gioia vera.

Se dunque dobbiamo parlare di un cambiamento di paradigma (ancora una volta usiamo un’espressione del New Age), parliamo di quello vero che è potente a produrre Dio nell’uomo che si volge verso il Signore o meglio verso cui si volge il Signore. Noi lo abbiamo sperimentato e sappiamo che una volta sperimentato non siamo stati più quelli di prima secondo che è scritto: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova crea­tura; le cose vecchie sono passate; ecco, sono diventate nuove”;[32] spiritualmente siamo diventati totalmente nuovi, ed ora possedia­mo una mente nuova. Siamo dunque in obbligo di rendere grazie a Dio in Cristo Gesù per essersi compiaciuto di darci il ravvedi­mento che ha dato l’inizio a questa radicale e profonda trasfor­mazione i cui benefici godiamo continuamente. Una cosa è eviden­te; il cambiamento di paradigma (ricordiamo che per paradigma il New Age intende un modo di vedere le cose, uno schema di pensie­ro) che produce la grazia di Dio nell’uomo, è l’esatto opposto di quello che produce il New Age con tutte le sue pratiche; difatti mettendoli a confronto si nota che mentre il vero paradigma (il retto modo di pensare) porta l’uomo innanzi tutto a riconciliarsi con Dio per mezzo di Cristo Gesù e poi a vivere una vita santa, giusta e tempera­ta in attesa del ritorno dal cielo di Gesù Cristo, il falso paradigma che sbandiera il New Age (cioè lo schema di pensiero sbagliato) porta l’uomo a innalzarsi contro Dio e non a umiliarsi nel suo cospetto e quindi a non sentire il bisogno di riconciliarsi con Lui; a fargli trovare un falso dio e a rimanere così nell’ignoranza del vero Dio; a confidare maggiormente in se stesso e a non riporre per nulla la fiducia in Dio, e quindi a rimanere lontano da Dio e dalla sua grazia salutare. In realtà dunque, alla luce delle sacre Scritture dietro questi proclami di pace, serenità, salute e allegrezza che il New Age fa servendosi anche del simbolo dell’arcobaleno, non si nasconde nient’altro che il Seduttore di tutto il mondo, il Nemico di Dio, che cominciò a sedurre l’umanità nel giardino dell’Eden e che si sforza di mantenere sotto la sua potestà gli uomini promettendo­gli la soluzione dei loro problemi spirituali e fisici a condi­zione che essi ricorrano alle vie da lui prescritte che sono in aperta opposizione alle vie sante e giuste di Dio. Che poi, i problemi il diavolo non li risolve ma li aumenta perché Gesù disse che “il ladro non viene se non per rubare e ammazzare e distruggere”.[33] Dobbiamo riconoscere quindi per l’ennesima volta che il diavolo si traveste da angelo di luce e si usa di una falsa luce per fare rimanere le persone nelle tenebre, lontane da Dio.

 


[1] Rom. 3:23

[2] Giov. 8:34

[3] Cfr. Rom. 5:12

[4] Cfr. Ef. 2:3 e Tito 3:3

[5] Cfr. Rom. 6:23 e Giac. 1:15

[6] Cfr. Prov. 30:12 e Ger. 2:23,35

[7] Cfr. Giov. 16:8

[8] Atti 4:12

[9] Cfr. Rom. 4:25

[10] Cfr. 1 Cor. 15:1-11 e Rom. 1:16

[11] Cfr. Rom. 10:9,10,13 e Luca 18:13,14

[12] Cfr. Giov. 3:5

[13] Cfr. Ef. 3:12 e Ebr. 10:19-22

[14] Cfr. Giov. 1:12,13 e Ef. 2:19

[15] Cfr. Matt. 6:27; Luca 12:25

[16] Cfr. Dan. 5:23

[17] Cfr. Matt. 5:36

[18] Cfr. Is. 2:22 e 30:7

[19] Cfr. Gal. 6:8

[20] Cfr. Prov. 3:1-8; 4:20-22

[21] Cfr. Sal. 107:17-22; Giob. 33:19-30; 2 Cron. 21:18,19; 1 Cor. 11:28-30

[22] Cfr. Ger. 17:14

[23] Matt. 8:17

[24] Cfr. Matt. 9:22 e Atti 3:16

[25] Cfr. Ebr. 13:8

[26] Cfr. Giov. 8:12

[27] Cfr. Sal. 9:17 e Luca 16:22,23

[28] Cfr. Giov. 11:25

[29] Cfr. 2 Cor. 5:1,8

[30] Cfr. Atti 24:15

[31] 2 Cor. 5:14

[32] 2 Cor. 5:17

[33] Giov. 10:10