Storia

Il New Age – Indice  >  Che cosa è il New Age  >  Storia

Il New Age quantunque come movimento sia abbastanza recente perché – come già detto – sorto negli Stati Uniti negli anni settanta, da un altro punto di vista, cioè da quello dottrinale, ha origini antiche. Al suo interno infatti troviamo dottrine come il panteismo, il monismo, la reincarnazione e il karma, lo spiritismo, lo gnosticismo, e quella di un istruttore mondiale che dovrebbe venire ad instaurare un governo e una religione mondiale, tutte dottrine che risalgono a tempi molto più lontani. In effetti quando si studia il New Age dal punto di vista dottrinale sembra che esso esisteva molti e molti secoli fa e che non consiste in nulla di nuovo, ma solo nel ritorno con forza di antiche diaboliche dottrine. Il New Age non è un fenomeno nuovo, ma solo un movimento di persone che predica e pratica dottrine false che esistevano tanti e tanti secoli fa e che nutre una profonda avversione verso il Vangelo di Dio. La sua ideologia si è formata attingendo dalle religioni orientali (soprattutto dall’Induismo) e dall’occultismo (tutte cose che esistevano ancora prima che venisse in questo mondo il Figlio di Dio), e dallo gnosticismo (dei primi secoli dopo Cristo). Quindi l’ideologia del New Age è un miscuglio di antiche credenze errate. Il New Age si può quindi definire come un movimento che ha riportato e diffuso in Occidente antiche dottrine e pratiche occulte. Bisogna dire però che certe dottrine e pratiche orientali, certe dottrine gnostiche e certe pratiche occulte vengono presentate dal New Age con termini ed espressioni moder­ne, tanto che ad un primo impatto potrebbe sembrare ad alcuni di trovarsi davanti a dottrine e pratiche del tutto nuove, mentre in realtà sono le stesse dottrine e pratiche sataniche che esistevano già molti secoli addietro. Tutto ciò fa parte di una chiara strategia satanica; riuscire a diffondere più facilmente tra le persone le antiche menzogne ed imposture. Fatta questa dovuta premessa passiamo a parlare della storia del New Age parlando di coloro che (a partire dal diciottesimo secolo) più di altri hanno contribuito alla formazione del ‘credo’ e di certe pratiche del New Age; dopodiché parleremo di alcuni suoi noti portavoce e daremo qualche accenno alla sua diffusione in Italia.

Emanuel Swedenborg (1688-1772) era uno scienziato svedese che disse di essere stato trasportato in cielo e all’inferno e di avere vagato per il sistema solare, e di avere parlato con gli spiriti di tanti defunti tra cui quello di Paolo con cui avrebbe avuto una violenta disputa su questioni teologiche (Swedenborg infatti rigettava le epistole di Paolo). Egli analizzò la relazione tra i mondi, quello spirituale e quello materiale, basandosi sulla dottrina esoterica delle corrispondenze fra le realtà del mondo spirituale e quelle del mondo degli uomini. In sostanza per lui tutte le cose nel mondo materiale visibile corrispondevano – benché in un senso inferiore – al mondo spirituale. Era uno spiritista e un chiaroveggente. Da lui il New Age ha preso l’interesse per il mondo degli spiriti (meglio dire per lo spiritismo) e difatti egli viene ricordato negli ambienti del New Age e definito un precursore del channeling (lo spiritismo del New Age). Jon Klimo per esempio, che è un esperto di channeling definisce senza esitazione Swedenborg un medium e fa riferimento a lui come a un ‘autentico gigante della letteratura dello channeling’.[1]

Franz Anton Mesmer (1734-1815) era un medico viennese secondo il quale l’universo sarebbe attraversato da un fluido universale (chiamato da lui magnetismo animale) che passerebbe pure attraverso l’uomo, e le malattie sarebbero causate dal blocco di questo fluido, e quindi per guarire le persone occorrerebbe soltanto ristabilire il circuito interrottosi. Mesmer praticò l’ipnotismo sui suoi pazienti pensando di guarirli con il fluido che fuoriusciva da lui. Come vedremo in appresso diverse pratiche terapeutiche del New Age si fondano su questo concetto del ‘fluido universale’.

Allan Kardec (1804-1869) era uno spiritista (la sua tomba nel cimitero di Père-Lachaise a Parigi è visitata da spiritisti di tutto il mondo) che scrisse Il Libro degli spiriti, una sorta di manuale dello spiritismo, che racchiude i principi della dottrina spiritica sull’immortalità dell’anima, la natura degli spiriti e il loro rapporto con gli uomini, le leggi morali, la vita presente, la vita futura e l’avvenire dell’umanità secondo l’insegnamento impartito dagli spiriti superiori con l’aiuto di vari medium, raccolti e riordinati da Allan Kardec. I suoi concetti si ritroveranno nella Società Teosofica. Nel New Age sono in parte presenti nel channeling.

Alphonse Constant (1810-1875), conosciuto meglio con il nome di Eliphas Lévi, era un ex-chierico datosi allo studio dell’occulti­smo che redasse un opera in due volumi intitolata Dogme et rituel de la haute magie (Dogma e rituale dell’alta magia). Il concetto fondamentale del dogma è tratto dalla Tavola di Smeraldo attribuita a Ermete Trismegisto, la quale afferma che ‘ciò che è in basso è uguale a ciò che è in alto e ciò che è in alto è uguale a ciò che è in basso, affinché si compia il miracolo di un’unica cosa’. Questo suo concetto è accettato da molti nel New Age. Un altro suo concetto accettato largamente nel New Age è quello secondo il quale le malattie del corpo nascono dallo spirito e la guarigione è il frutto di una trasformazione dell’io e della psiche.

Helena Blavatsky (1831-1891) era una spiritista che fondò nel 1875 la Società Teosofica assieme all’avvocato spiritista colonnello Henry Steel Olcott (1832-1907). Questa setta da lei fondata dedita all’occultismo e allo spiritismo che avversa in maniera feroce il cristianesimo ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione del New Age tanto che taluni fanno risalire l’origine del New Age proprio alla data del 1875 e chiamano la sua fondatrice la madre del New Age. I motivi per cui la fondazione della Società Teosofica ricopre questa importanza per il New Age sono questi. E’ stato sotto la sua spinta che l’Oriente (ossia le religioni orientali; soprattutto l’Induismo e il Buddismo) è penetrato in maniera significativa in Occidente; e il New Age ha preso dall’Oriente oltre che concetti come il monismo e il panteismo, la reincarnazione e il karma, medicine come l’agopuntura, la macro­biotica, tipi di meditazioni, e le arti marziali. La Blavatsky, che diceva di ricevere i suoi messaggi da cosiddet­ti maestri ascesi, annunciò l’avvento di una Nuova Età che sareb­be stata inaugurata dalla venuta di un Istruttore mondiale. Questo tema sarà ripreso in seguito dalla dissidente Alice Bai­ley, ed oggi fa parte delle idee del New Age. Inoltre nel New Age sovente si sente parlare di questi ‘maestri ascesi’, che farebbero parte della Grande Fratellanza Bianca che sarebbe alla guida dell’umanità, i quali comunicherebbero agli uomini i loro messaggi tramite dei medium o per via telepatica, o per via di scrittura automatica o a voce. Inoltre la Società Teosofica tra i suoi obbiettivi aveva (ed ha tuttora) quello di incoraggiare lo studio della filosofia, delle religioni orientali, e di investigare le leggi inesplicate della natura e i poteri latenti nell’uomo; tutte cose queste che si ritrovano abbondantemente nel New Age.

Rudolf Steiner (1861-1925) era un esoterista-spiritista che nel 1912 lasciò la Società Teosofica per fondare l’Antroposo­fia in cui sono presenti: 1) l’agricoltura biodinamica la cui peculiarità è la rinuncia alla concimazione industriale con minerali e a tutti i concimi chimici; con preparati i cui metodi di fabbricazione completamente nuovi sono stati descritti da Steiner, si attivano in parte il terreno, in parte il concime, in modo che terra e piante ricevano le forze vitali e di sviluppo necessarie a una crescita sana; 2) l’omeopatia (che si differenzia da quella di Hahnemann) che trae le sue informazioni soprattutto dalla conoscenza di Steiner del funzionamento delle forze della natura e dell’uomo. In altre parole Steiner possedeva – secondo gli antroposofi – la capacità di paragonare il quadro delle forze di un organo ammalato direttamente con il funzionamento delle forze nei regni della natura, e quindi individuare, in tale modo, le specifiche sostanze terapeutiche naturali; 3) la pedagogia Waldorf che è impregnata dell’antroposofia di Steiner. Nelle scuole Waldorf (che attraggono molti bambini) il compito degli educatori è quello di favorire uno svolgimento della vita conforme al karma. L’insegnante deve avere gli occhi aperti su quello che succede nel mondo soprannaturale; 4) l’euritmia, un arte di movimento per l’espressione e la musica. Da Steiner il New Age ha preso certe idee sull’agricoltura, sulla medicina, sull’educazione, e sulla musica. Egli redasse un altro Vangelo in cui presenta un suo Gesù che nulla ha a che fare con il Gesù che ci è stato predicato, ma che piace ai New Agers.

Alice Bailey (1880-1949) era una esoterista-spiritista data all’occultismo che si distaccò dalla Società Teoso­fica nel 1920 perché i suoi messaggi, che lei asseriva di ricevere da un ‘maestro asceso’ detto ‘il Tibetano’ furono rigettati dall’allora presidentessa della Società Annie Besant. Il suo contributo al New Age consiste nell’avere concorso a rendere più viva – sotto la guida di quello spirito detto ‘il Tibetano’ – l’attesa della Nuova Era fondando nel 1923 la Scuola Arcana. Questa Scuola continuò l’opera teosofica della Blavatsky la quale aveva annunziato l’avvento di una Nuova Era e di un’Istruttore mondiale. Per portare a compimento questa speranza la Bailey sviluppò un programma per l’irradiazione dell’energia spirituale nel mondo. E così nel 1937 diede vita al Programma dei Triangoli che come si legge nel Bollettino 74 crea ‘la struttura energetica necessaria per incanalare e focalizzare le energie spirituali su scala planetaria e aiuta a trasformare la trama eterica del pianeta in un modello di triangoli responsivi all’anima e all’impressione divina. Questa rete di triangoli, quindi, facilita l’incarnazione delle nuove energie in arrivo nella vita planetaria’.[2] Questo programma consiste nel riunire quotidianamente le persone in gruppi di tre per sollecitare la venuta del Cristo, chiamato anche Istruttore mondiale, per mezzo della recitazione della Grande Invocazione. Ecco cosa dice questa invocazione:

‘Dal punto di Luce entro la Mente di Dio

Affluisca luce nelle menti degli uomini.

Scenda Luce sulla Terra.

Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio

Affluisca amore nei cuori degli uomini.

Possa il Cristo tornare sulla Terra.

Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto

Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;

Il proposito che i Maestri conoscono e servono.

Dal centro che vien detto il genere umano

Si svolga il Piano di Amore e di Luce.

E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.

Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra’.

Questa invocazione è recitata spesso durante le feste del New Age. E’ da notare però che questo Cristo di cui si invoca il ritorno non è Gesù Cristo, il Figlio di Dio, ma il più grande degli Avatar, (nell’Induismo l’Avatar è la discesa di Visnu sulla terra per combattere il male; discesa che nella storia avverrebbe periodicamente nei tempi di grande crisi) che sarebbe atteso sotto nomi diversi anche dalle religioni non cristiane: ‘In un periodo come questo la venuta di un Istruttore, di un Leader spirituale o Avatar, è attesa e invocata dalle masse in tutte le parti del mondo. Oggi il ritorno dell’Istruttore mondiale, cioè di Cristo, è voluto da milioni di persone, non solo di fede cristiana ma anche di qualsiasi altra confessione, che attendono l’Avatar sotto altri nomi; il signore Maitreya, Krishna, il Messia, l’Imam Madhi, il Bodhisattva..’.[3] Ma allora chi era Gesù di Nazaret per la Bailey? Egli fu soltanto un Avatar per il suo tempo al pari di Buddha che invece lo fu per un altro tempo. In altre parole un cristo, uno dei ‘cristi’, una delle periodiche incarnazioni del Cristo cosmico. Ecco come si esprime la Bailey: ‘Questa è la dottrina degli Avatar o Messaggeri divini. Uno di questi fu il Cristo (…) Gli Avatara più diffusamente noti e riconosciuti sono il Buddha in Oriente e il Cristo in Occidente’.[4] Ma che cosa deve venire a fare questo cristo, questo Istruttore mondiale? Deve venire per risolvere i problemi di questo mondo e stabilire finalmente la giustizia sulla terra. Egli verrà per in­staurare una religione mondiale che finalmente soddisferà la sete spirituale di tutti i popoli. E la Bailey spiega pure quali sono le verità – così lei le chiama – su cui deve essere basata questa religione mondiale. Innanzi tutto la ‘verità’ dell’immanenza di Dio, ella infatti dice: ‘Oggi si va sempre più affermando il concetto di Dio immanente in ogni uomo e in ogni forma creata. Oggi le chiese dovrebbero offrire la sinte­si dei due concetti che troviamo espressi da Shri Krishna nella Bhagavad-Gita: Avendo pervaso con un frammento di Me l’intero universo, Io rimango’;[5] ‘la seconda verità cui tutti prestano fede, a qualunque religione appartengano, è l’es­senziale rapporto fra uomo e Dio. Il senso del divino, spesso rudimentale e indefinito, è innato nella coscienza umana. Siamo tutti Figli di Dio’;[6] ‘la terza verità è il senso di persistenza, dell’eternità della vita o immortalità (….) Questa verità implica necessariamente il riconoscimento di due grandi processi naturali: la legge di rinascita e quella di causa ed effetto’;[7] la quarta verità consiste nella ‘continuità della rivelazione’, in altre parole che occorre aspettarsi una nuova rivelazione perché ‘sempre un Salvatore, un Avatar o un Maestro mondiale è disceso dal segreto luogo dell’Al­tissimo con una rivelazione nuova, una nuova speranza, un nuovo impulso verso una più perfetta vita spirituale’.[8] Come si può ben vedere la religione mondiale che il cristo della Bailey dovrebbe venire ad instaurare è una religione apertamente anticristiana; in essa infatti troviamo il panteismo, e la legge della reincarnazione e del karma che annullano il Vangelo di Gesù Cristo. Questa è la religione mondiale che i New Agers aspettano e che stanno già cercando di creare. Lola Davis, un esponente del New Age, a proposito di questa religione mondiale ha infatti affermato nel suo libro Toward A World Religion for the New Age (Verso una Religione Mondiale per la Nuova Era): ‘Un numero sempre maggiore di persone stanno consapevolmente o inconsapevolmente preparando l’umanità per una Religione Mondiale che sia compatibile con la Nuova Era’.[9]

George Ivanovic Gurdjieff (1866 o 1874-1949) era un esoterista di cui alcune idee sulla musica e sulla danza hanno influenzato la musica New Age.

Aurobindo (1872-1950) era un ‘guru’ indiano che si era preposto di divinizzare l’umanità; ecco infatti quanto si legge nella prefazione del suo libro Guida allo yoga: ‘La sua missione è quella di trovare e di esprimere il Divino nell’umanità. Il servizio che egli vuole rendere all’umanità è di far sì che il Divino si manifesti e s’incarni nell’umanità stessa. Il suo scopo non è di migliorare, ma di cambiare radicalmente, di apportare la completa trasformazione: ‘Divinizzare la vita umana’,[10] e affinché si compisse questa evoluzione-divinizzazione dell’umanità Aurobindo aveva creato lo yoga integrale. ‘Il vero scopo dello Yoga è il cambiamento di coscienza. Conquistando una nuova coscienza o svelando la coscienza nascosta del nostro vero essere interiore, manifestandola e perfezionandola progressivamente, si ottiene prima il contatto e poi l’unione con il Divino’,[11] egli diceva. Il New Age si propone proprio questo; di divinizzare l’umanità, questo però tramite un alto numero di tecniche e non solo tramite lo yoga. In India, presso Pondicherry, esiste una città, Auroville, i cui abitanti si ispirano agli insegnamenti di Aurobindo; questa città doveva essere un modello di ciò che nel New Age è chiamato coscienza planetaria infatti la sua fondatrice Mira Richards (1878-1973, conosciuta meglio come ‘La Madre’) diceva che Auroville ‘vuole essere la città universale, dove uomini e donne di tutti i Paesi siano in grado di vivere in pace e in armonia verso il progresso, al di là delle differenze di fede religiosa, di ideologia politica e di nazionalità. Auroville vuole essere una città di luce e perciò ha la forma di una stella, una città dell’avvenire in eterno divenire, senza barriere di razza, di fede o di ambiente; un avvenire dove ognuno sarà giudice e signore di se stesso’. Questa città costituisce un famoso centro New Age ed è visitata da molti New Agers.

Paul Le Cour (1871-1954) era un esoterista francese che per primo parlò esplicitamente dell’Era dell’Acquario. Nel suo libro L’ère du Verseau (L’era dell’Acquario) egli afferma che ogni qual volta il sole è passato da un segno zodiacale ad un altro, il che avviene ogni 2160 anni circa in base alla legge degli equinozi, si sono verificati dei grandi mutamenti in questo mondo. Così per esempio, secondo lui, quando il primo anno della nostra era ci fu il passaggio del sole dal segno dell’Ariete a quello dei Pesci, ci fu l’apparizione di Gesù Cristo, e così del Cristianesimo. ‘E non a caso esso fu raffigurato proprio come un pesce, mentre dalla parola greca ichtus, pesce, si ricavava per anagramma Iesous Christos Theòu Uios Soter, Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore’.[12] I cri­stiani infatti usavano il simbolo del pesce per riconoscersi. Ma che succederà allora quando in seguito – nel 2160 secondo le previ­sioni di Le Cour – il sole passerà dal segno dei Pesci a quello dell’Acquario? Avverrà che il cristianesimo che noi conosciamo lascerà il posto ad un cristianesimo esoterico. Il segno astrologico dell’acquario sulle ‘carte celesti’ viene raffigurato con un giovane che sostiene un’urna da cui scorre un rivolo d’acqua che attraversa il cielo; costui è Ganimede, un personaggio della mitologia greca, ed il suo gesto rappresenterebbe il riversarsi delle dottrine esoteriche sulla terra nell’Età dell’Acquario. Dottrine che sono contenute nel Vangelo esoterico di S. Giovanni scritto da Paul Le Cour. Alcune di queste dottrine sono la negazione della divinità di Gesù; la negazione che Gesù è il Cristo di cui hanno parlato Mosè nella legge e i profeti (per Le Cour infatti il Cristo sarebbe un’entità trascendente che si sarebbe andata ad incorporare nel corpo di Gesù al suo battesimo e che si sarebbe da lui separata al momento della crocifissione); la reincarnazione e la negazione della risurrezione di Gesù Cristo (infatti per Le Cour il corpo di Gesù sarebbe stato dematerializzato alla fine dei tre giorni). Quindi la Nuova Era per Le Cour sarà caratterizzata dalla forte diffusione a livello mondiale di dottrine esoteriche che finalmente disseteranno la sete spirituale dell’umanità!! Il New Age condivide questa speranza di Le Cour e si propone di diffondere sempre di più l’esoterismo in vista dell’inizio della Nuova Era.

William James era uno psicologo americano che nel 1902 ridefinì la religione non come dogma ma come un’esperienza – la scoperta di un nuovo conte­sto, un ordine invisibile con il quale l’individuo può raggiunge­re l’armonia. Egli affermò che solo l’uomo è l’architetto del suo destino e che cambiando le attitudini interiori della sua mente può cambiare gli aspetti esteriori della sua vita. Nel New Age le sue idee sono presenti.

Wilhelm Reich (1897-1957) era uno psicanalista che riteneva che attraverso il corpo fluisse una energia chiamata da lui ‘orgonica’ e che la repressione delle emozioni e degli istinti sessuali potesse condurre a una serie di blocchi che si manifestavano in rigidi modelli di comportamento (corazza del carattere) e nell’irrigidimento di muscoli (corazza del corpo). A causa di questi blocchi l’energia incontrerebbe degli ostacoli causando delle disfunzioni psichiche e fisiche nell’individuo, e per far sì che l’individuo torni ‘sano’ bisogna fare che questa energia torni a fluire normalmente. E come? Dando sfogo ai propri istinti sessuali. I suoi libri incitano alla ‘rivoluzione sessuale’, in altre parole alla dissolutezza. Le sue idee hanno influenzato alcune terapie presenti nel New Age. Le sue idee che vanno contro il retto ed equilibrato comportamento sessuale dell’uomo, così come lo ha prescritto Dio nella sua parola, sono gradite in seno al New Age che reputa i dogmi cristiani negativi ed esclusivisti.

Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955) era un gesuita paleontologo secondo il quale la mente avrebbe subito successive riorganizzazioni durante tutta la storia dell’evolu­zione fino a quando ha raggiunto un punto cruciale – la scoperta della sua propria evoluzione. Questa nuova consapevolezza alla fine diventerà collettiva ed avvolgerà il pianeta e si cristal­lizzerà in un illuminazione, che ha le stesse dimensioni della specie, che egli chiamò ‘Punto Omega’. In altre parole il Punto Omega costituirebbe il momento in cui l’umanità finirà di evolversi perché raggiungerà finalmente il suo scopo, la divinità; il momento in cui avverrà la sua ‘transustanziazione’. Il suo è un panteismo per partecipazione. Le idee di Teilhard de Chardin hanno influenzato molti New Agers; la Ferguson afferma che in un questionario da lei fatto, su 185 individui interpellati, quando ha domandato ai rispondenti i nomi degli individui le cui idee li hanno influenzati, tra coloro più nominati c’era Pierre Teilhard de Chardin, che lei mette all’inizio della lista.[13]

Carl Gustav Jung (1875-1961) era uno psicanalista svizzero interessato all’Induismo e ai fenomeni paranormali che formulò la teoria dell’inconscio collettivo, una sorta di serbatoio in cui vivono immagini e ‘archetipi’ comuni a tutta l’umanità. Tra questi ‘archetipi’ ci sarebbero pure i simboli dell’esoterismo e dell’alchimia e anche dèi e demoni (quindi questo inconscio collettivo non è altro che il regno di Satana). Questa teoria sarà presa dai medium del New Age per sostenere la ‘mente universale’ o i ‘registri akascici’, una specie di banca dati universale dove si possono prendere informazioni sul passato, sul presente e sul futuro del mondo, a cui gli uomini possono accedere in determina­ti stati alterati di coscienza. Jung fu condotto alla formulazione della sua teoria da uno spirito; lui stesso ebbe infatti ad affermare: ‘Filemone e le altre immagini della mia fantasia mi diedero la decisiva convinzione che vi sono cose nella psiche che non sono prodotte dall’io, ma che si producono da sé, e hanno una vita propria. Filemone rappresentava una forza che non ero io. Nelle mie fantasie conversavo con lui, e mi diceva cose che io coscientemente non avevo pensato, e osservai chiaramente che era lui a parlare, non io (…) Così egli un po’ alla volta mi insegnò l’obiettività psichica, la ‘realtà dell’anima’. Grazie ai colloqui con Filemone mi si chiarì la differenza tra me stesso e l’oggetto del mio pensiero (…) Da un punto di vista psicologico Filemone rappresentava un’intelligenza superiore. Per me era una figura misteriosa. A volte mi sembrava reale proprio come se fosse una persona viva. Passeggiavo con lui su e giù per il giardino, ed era per me ciò che gli indiani chiamano un ‘guru’.[14] Non c’è dunque da meravigliarsi un gran che se Jung nel New Age è tenuto in grande considerazione e i riferimenti alle sue idee sono frequenti. Questo uomo è stato definito padre, apostolo e precursore del New Age. La Ferguson lo mette, nella sua lista degli individui che più frequentemente i suoi interpellati hanno detto averli influenzati, al secondo posto dopo Teilhard de Chardin.

Abraham Maslow (1908-1970) era uno psicologo che parlò del desiderio del trascendente innato nell’uomo; fu lui a coniare il termine ‘peak experiences’ (esperienze delle vette). Queste esperienze si sperimenterebbero nella meditazione e nella parapsicologia e permetterebbero di accedere al principio divino che sta oltre l’inconscio collettivo. Nel New Age si parla molto di queste ‘peak experiences’; molti le ricercano avidamente pensando tramite di esse di congiungersi con il tutto e di trovare il significato della vita.

Vogliamo adesso parlare di due centri tuttora molto conosciuti nel New Age che hanno contribuito alla formazione e alla diffusione del New Age; cioè il giardino di Findhorn in Scozia e l’Istituto di Esalen in California.

 


[1] J. Klimo, Channeling, Freiburg 1988, pag. 107

[2] Triangoli, Dicembre 1985

[3] Presentazione di Bonne volonté mondiale, Genève (l’associazione Buona Volontà Mondiale fu fondata dalla Bailey nel 1923)

[4] Alice Bailey, Il ritorno del Cristo, 4 ed. Roma 1982, pag. 20-22

[5] Alice Bailey, op. cit., pag. 137

[6] Ibid., pag. 138

[7] Ibid., pag. 138

[8] Ibid., pag. 139,140

[9] Citato da Texe Marrs in Dark Secrets of the New Age: Satan’s plan for a one world religion (Segreti Oscuri del New Age: il piano di Satana per una religione mondiale), Wheaton, Illinois 1993, 13 ed., pag. 21

[10] Aurobindo, Guida allo yoga, Roma 1975, pag. 9

[11] Aurobindo, op. cit., pag. 247

[12] Paul Le Cour, L’ère du Verseau, Paris, nuova ed. 1986, pag. 115

[13] Cfr. Marilyn Ferguson, op. cit., pag. 462-463

[14] Carl Gustav Jung, Ricordi, sogni, riflessioni di C. G. Jung, Milano 1965, pag. 211