Non è affatto vero che il matrimonio civile non è un vero matrimonio o è un matrimonio nullo

La Chiesa Cattolica Romana – Indice  >  I sacramenti  >  Il matrimonio  >  Non è affatto vero che il matrimonio civile non è un vero matrimonio o è un matrimonio nullo

Era inevitabile che la chiesa cattolica romana elevando il matrimonio al rango di sacramento si mettesse a disprezzare il matrimonio compiuto solo civilmente senza il suo rito religioso ossia senza la sua funzione religiosa e benedizione. Lo abbiamo ben visto; per essa coloro che non si sposano in uno dei suoi luoghi di culto ma solo in municipio rinnegano apertamente la dottrina di Cristo, fanno un matrimonio nullo per cui si metterebbero a vivere nel peccato e costituirebbero una famiglia sul peccato, oltre che non potrebbero neppure accostarsi ai suoi sacramenti, e quando muoiono gli si dovrebbe negare la sepoltura religiosa.

Noi rigettiamo tutto quanto essi dicono a tale proposito perché procede dal diavolo che è padre della menzogna. Il matrimonio, non essendo un ordinamento o un rito religioso che Cristo ha istituito e di cui ne ha lasciato l’amministrazione alla sua Chiesa, come invece nel caso del battesimo e della santa cena, anche se viene compiuto solo in municipio ha tutto il valore di quello che viene compiuto in un luogo di culto della chiesa cattolica o in un locale di culto di una Chiesa evangelica. Dico nel luogo di culto della chiesa cattolica perché noi riconosciamo il matrimonio cattolico anche se non condividiamo la sua sacramentalità, e nel locale di culto di una Chiesa evangelica perché oggi molti pastori hanno l’autorizzazione da parte dello Stato di sposare e quantunque non condividiamo che un pastore ricerchi questa autorizzazione statale per mettersi a sposare i credenti noi riconosciamo come pienamente valido quel matrimonio.

L’autorità statale ha il potere di sposare due cittadini e siccome essa è stata ordinata da Dio secondo che è scritto: “Le autorità che esistono, sono ordinate da Dio”[1] quando due persone vengono da essa sposate vengono unite da Dio e perciò il loro matrimonio è valido. Non importa proprio nulla se essi rifiuteranno di non andare davanti ad un prete o davanti ad un pastore a sposarsi, il loro matrimonio rimane valido e chi oserà sprezzarlo perché privo del rito religioso (sia cattolico che evangelico) o perché non fatto esclusivamente davanti ad un ministro di culto riconosciuto dallo Stato avente potere di sposare tiene un comportamento sbagliato davanti a Dio di cui si deve pentire. Avete dunque compreso perché molti Cattolici che non frequentano mai il loro luogo di culto quando si devono sposare ci tengono a farsi sposare dal prete? Perché nel caso contrario, cioè se decidessero di sposarsi solo civilmente, si attirerebbero l’inimicizia della chiesa papista e le male parole di quei Cattolici che reputano il matrimonio un sacramento istituito da Cristo per cui esso è sacro solo se ministrato da un prete. Anche il sacramento del matrimonio dunque serve alla curia romana per tenere schiave sotto di sé tante anime.

 


[1] Rom. 13:1