I peccati vengono cancellati e si diventa figliuoli di Dio quando si crede in Gesù Cristo e non quando si viene battezzati

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Ora, prescindendo dal fatto che il battesimo dei bambini ammini­strato in seno alla chiesa romana è nullo per le ragioni appena esposte, spieghiamo con la Scrittura perché il battesimo in acqua non cancella i peccati all’uomo e non lo fa diventare un figlio di Dio.

Pietro dice nella sua prima epistola che il battesimo non é “il nettamento delle sozzure della carne…”;[1] dove per sozzure della carne si intendono le opere morte della carne (i peccati) di cui l’uomo senza Dio è contaminato.[2] Quindi non è mediante di esso che vengono cancellati i peccati e si diventa figliuoli di Dio. Ma allora come vengono cancellati i peccati e come si diventa figliuoli di Dio?

–  I peccati vengono cancellati mediante la fede, e non mediante il battesimo in acqua, secondo che é scritto: “Chiunque crede è giustificato di tutte le cose”,[3] ed anche: “Chiunque crede in lui riceve la remission de’ peccati mediante il suo nome”.[4] Ed a conferma di quello che stiamo dicendo citiamo le parole di Pietro all’assemblea di Gerusa­lemme a proposito della purificazione di quei Gentili che udirono il Vangelo dalla sua bocca: “E non fece alcuna differenza fra noi e loro, purificando i cuori loro mediante la fede”.[5] Come potete vedere Pietro non disse che quei Gentili erano stati purificati dai loro peccati mediante il battesimo, che essi ricevettero per ordine suo dopo che lo Spirito Santo scese su loro, ma mediante la loro fede che aveva preceduto il battesimo in acqua. Che dire allora delle parole di Pietro il giorno della Pentecoste che i teologi papisti prendono per dire che il battesimo rimette i peccati? Non confermano forse esse che il battesimo rimette i peccati? No, non lo confermano affatto perché Pietro non disse loro: ‘Siate battezzati per la remissione dei vostri peccati’, il che avrebbe sì significato che per ottenere la remissione dei peccati era indispensabile per loro farsi battezzare; ma egli disse loro prima di ravvedersi e poi di farsi battezzare, e siccome che quando ci si ravvede si cambia modo di pensare e si crede nell’Evangelo nel quale non si è mai creduto prima, bisogna dire ancora una volta che il battesimo non lava il peccatore dai suoi peccati perché ciò che gli rimette i peccati è il nome di Cristo nel quale egli crede quando si ravvede. E che i peccati non vengono cancellati dal battesimo ma mediante la fede in Cristo è confermato anche dalle seguen­ti parole che sempre lo stesso Pietro rivolse ai Giudei dopo la guarigione dello zoppo alla porta del tempio detta ‘Bella’: “Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati…”.[6] Notate infatti che qui Pietro dice ai Giudei che per ottenere la cancellazione dei loro peccati si devono solo ravvedere e conver­tire. Non gli dice: ‘Ravvedetevi e siate battezzati’, ma solo: “Ravvedetevi dunque e convertitevi”; del battesimo non gliene parla, ma annunzia loro lo stesso la cancellazione dei peccati.

–  Si diventa figliuoli di Dio sempre mediante la fede e non mediante il battesimo secondo che é scritto: “A tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome”,[7] ed anche: “Siete tutti figliuoli di Dio, per la fede in Cristo Gesù”.[8]

Prendiamo per esempio ancora Cornelio ed i suoi; essi ricevettero lo Spirito Santo ancora prima di essere battezzati in acqua. Ora, noi sappiamo che lo Spirito Santo lo possono ricevere solo coloro che hanno creduto perché è scritto: “Or disse questo dello Spiri­to, che doveano ricevere quelli che crederebbero in lui”,[9] perciò essi avevano creduto e di conseguenza erano dei figliuoli di Dio. Inoltre la Scrittura dice: “Avete ricevuto lo spirito d’adozione, per il quale gridiamo: Abba! Padre! Lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito, che siamo figliuoli di Dio”,[10] quindi Cornelio ed i suoi potevano dire di essere dei figliuoli di Dio ancora prima di essere battezzati perché lo Spirito Santo glielo attestava con il loro spirito.[11] Come potete vedere tutto questo annulla la dottrina che il battesimo fa diventare figli di Dio.

Ma prendiamo un altro esempio per confermare che non è mediante il battesimo che si diventa figliuoli di Dio; quello dei circa dodici discepoli di Efeso. Luca dice che Paolo quando giunse ad Efeso “trovati quivi alcuni discepoli, disse loro: Avete voi ricevuto lo Spirito Santo, dopo che avete creduto”.[12] E siccome che essi gli risposero che non avevano neppure sentito parlare dell’esistenza dello Spirito Santo, Paolo si informò da loro di quale battesimo erano stati battezzati. Essi gli risposero che erano stati battezzati del battesimo di Giovanni; al che Paolo li battezzò nel nome del Signore Gesù. Ora, la domanda che faccio è questa: ‘La Scrittura dice che questi circa dodici uomini erano dei discepoli ancora prima che fossero battezzati in acqua nel nome del Signore Gesù, quindi costoro avevano creduto nel Signore perché ogni qual volta nel libro degli Atti degli apostoli è menzionata la parola discepoli essa si riferisce a dei credenti, a dei figliuoli di Dio; ma allora come si spiega che essi, benché ancora non fossero stati battezzati nel nome del Signore Gesù, sono chiamati discepoli?’ Non è forse perché non è il battesimo nel nome del Signore Gesù che ci rende discepoli del Signore, ma la nostra fede in Cristo Gesù? Non bisogna forse arrivare ancora alla conclusione che il battesimo non fa gli uomini figli di Dio, perché figli di Dio si diventa credendo nel nome del Figliuol di Dio?

Con questi nostri discorsi non vogliamo dire affatto che il battesimo sia inutile o non necessario, e questo perché esso è stato ordinato dal Signore con queste parole: “Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo”[13] ed anche: “Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato”,[14] ma solo che Gesù ha detto che “chi non avrà creduto sarà condannato” e non che colui che non sarà battezzato andrà all’inferno, come per esempio un uomo che crede in fin di vita senza avere punto il tempo di essere battezzato in acqua. Quindi il fine di questi discorsi è solo quello di dimostrare che non è l’acqua del battesimo che cancella i peccati ma il sangue di Cristo, e che non è il battesimo che fa diventare gli uomini figli di Dio ma la loro fede. Fermo restando che il battesimo ha valore, e che coloro che credono devono essere subito battezzati in ubbidienza all’ordine del Signore.

 


[1] 1 Piet. 3:21

[2] Cfr. Gal. 5:19-21

[3] Atti 13:39

[4] Atti 10:43

[5] Atti 15:9

[6] Atti 3:19

[7] Giov. 1:12

[8] Gal. 3:26

[9] Giov. 7:39

[10] Rom. 8:15,16

[11] Qualcuno forse dirà che in questo caso dato che per ricezione dello Spirito si deve intendere il battesimo con lo Spirito Santo, uno per essere definito un figlio di Dio prima di ricevere il battesimo con acqua deve essere battezzato con lo Spirito Santo. Ma ciò non corrisponde a verità perché uno che ha creduto, ancora prima di essere battezzato in acqua, ha una misura di Spirito Santo nel suo cuore che gli attesta con il suo spirito che egli è un figlio di Dio. Lo Spirito Santo infatti non importa in che misura è presente nel credente gli attesta la medesima cosa, e cioè che egli è diventato un figlio di Dio. Quando il credente viene battezzato con lo Spirito egli viene riempito di Spirito Santo ossia riceve una misura maggiore di Spirito Santo, ma la testimonianza dello Spirito in lui rimane la medesima. Ciò che cambia è che egli sarà in possesso di una potenza che prima non aveva perché non aveva ancora lo Spirito Santo nella sua pienezza.

[12] Atti 19:1,2 (Diod.)

[13] Matt. 28:19

[14] Mar. 16:16