Il suffragio è un impostura papale che serve solo a fare arricchire la curia romana

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Il suffragio è un impostura papale che serve solo a fare arricchire la curia romana

La Scrittura, negando il purgatorio, nega pure ogni suffragio in favore di coloro che i teologi papisti dicono essere là ad espiare i loro debiti, quindi questo suffragio va rigettato essendo un’impostura legata ad un altra impostura (vale a dire il purgatorio). Ma ammettiamo pure per un momento che il purgatorio papista esista; non hanno mai letto i teologi papisti che “ciascuno porterà il suo proprio carico”[1] e che nessuno “può in alcun modo redimere il fratello, né dare a Dio il prezzo del riscatto d’esso”?[2] Come possono quindi insegnare essi che i vivi possono in qualche maniera offrire a Dio un sacrificio espiatorio per i morti che sono nel purgatorio? e quale sarebbe poi questo sacrificio? La messa. Ma se già per i vivi la messa non costituisce per nulla un sacrificio propiziatorio come potrà esserlo per i morti? Come potete bene vedere le imposture (in questo caso il purgatorio con la messa) sono ben collegate tra di loro nella teologia romana.[3]

L’unico sacrificio propiziatorio che ha valore è quello compiuto da Gesù Cristo quando offrì se stesso sulla croce per i nostri peccati; ed esso è stato compiuto una volta per sempre e quindi è irripetibile. Ed oltre a ciò esso può giovare solo ai vivi, nel senso che ne possono beneficiare solo i viventi, per coloro infatti che lo accettano c’è la remissione dei peccati assicurata per l’eternità.

Ma quanto a coloro che sono morti nei loro peccati questo sacrificio non può più in alcun modo servire essendo scaduto per loro il tempo in cui potevano credere in esso ed essere così perdonati. Essi morranno nei loro peccati e con i loro peccati e per essi dovranno soffrire per l’eternità. Nessun cosiddetto sacrificio espiatorio (che sia la messa, o un elemosina, o altro) offerto a pro di essi da coloro che sono rimasti sulla terra potrà giammai servirgli perché Dio non ne terrà in nessun conto.

A proposito delle parole prese dal libro dei Maccabei in favore del suffragio papista diciamo le seguenti cose. Innanzi tutto va detto che i libri dei Maccabei non sono Scrittura ispirata da Dio quantunque figurino nel canone delle Bibbie cattoliche[4] e perciò è errato prendere quei passi a sostegno del suffragio per i morti. Poi va detto che per quel che concerne il sacrificio fatto offrire da Giuda Macca­beo, nella legge di Mosè non vi erano dei sacrifici da offrire per i peccati dei morti, quindi quand’anche Giuda abbia fatto quel gesto egli non si è attenuto alla legge dei suoi padri. Il che rende nullo il suo gesto perché non prescritto dalla legge di Mosè data da Dio al suo popolo. E quindi i Cattolici prendono a sostegno del loro suffragio niente di meno che un gesto senza valore di un Giudeo.

Termino dicendo che questo suffragio riesce a fare solo una cosa, ad arricchire i preti e tutta la curia romana perché le messe da offrire per i defunti i Cattolici romani le devono pagare (o meglio, devono fare delle offerte per esse). Da tutto ciò si vede come la curia romana ricorre a tutto per arric­chirsi, anche ai sentimenti di tristezza che provano gli uomini (che non hanno speranza) al ricordo dei loro cari morti. E difat­ti i preti fanno credere ai loro parrocchiani che i loro defunti si trovano nel purgatorio da dove possono essere liberati dalle sofferenze mediante il loro denaro. Il che costituisce una conso­lazione per il popolo ingannato e nello stesso tempo una fonte di guadagno per loro stessi ingannati e ingannatori. Anche per i morti sono importanti i preti dunque, e non solo per i viventi; per i morti perché sono loro che con la messa alleviano le loro pene e li liberano dal purgatorio, per i viventi invece perché sono loro gli intermediari di Dio sulla terra tramite cui diventano Cristiani e vengono perdonati!!

Considerate fratelli per un momento con quale astuzia il papato riesce a tenere legate le persone a sé! Come è differente invece la verità che è in Cristo Gesù; i nostri parenti che sono morti in Cristo sono in cielo con il Signore e là aspettano la risurrezione, e questo ci riempie di consolazione. I nostri parenti che invece sono morti nei loro peccati sono all’inferno nei tormenti, e quantunque questo ci dispiaccia, noi non possiamo fare più nulla in loro favore.

O uomini e donne che avete dato retta ai preti, smettete di fare offrire messe per i vostri parenti o amici morti; esse non possono giovare loro nulla.

 


[1] Gal 6:5

[2] Sal. 49:7

[3] E’ inevitabile che questo suffragio in favore delle anime che sono nel purgatorio favorisca i ricchi e sfavorisca i poveri. La ragione è perché i ricchi riescono, lasciando molti soldi ai preti o avendo dei parenti e degli amici ricchi, ad avere molte messe in loro favore e così avranno la possibilità di uscire dal purgatorio prima di quelli che sono poveri e non hanno lasciato nulla o che hanno i parenti così poveri da non potere fargli dire molte messe. Per cui chi è più agiato ha la speranza di passare in purgatorio meno tempo del disagiato, anche se magari meritava di rimanerci più a lungo!! Non è forse questa una cosa tra le tante che fa capire chiaramente come il purgatorio ed il suffragio della messa non possono essere veri perché altrimenti risulterebbe che Dio è ingiusto? Nessuno poi vi tragga in inganno dicendo che la messa il prete la dice anche per i poveri, perché in realtà i ricchi continuano ad essere favoriti dai preti per quel che concerne il cosiddetto suffragio.

[4] Vedi le ragioni per cui non lo sono nella sezione dedicata ai libri apocrifi.