Il giudizio particolare

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La dottrina dei teologi papisti

Subito dopo morti l’anima di ogni uomo subisce un giudizio divino e viene mandata in base al suo esito o in paradiso o al purgatorio o all’inferno.

Il catechismo afferma: ‘Il giudizio particolare è quello che subisce l’anima di ogni uomo, subito dopo la morte. Non appena essa è separata dal corpo, si presenta dinanzi a Gesù Cristo, a rendere conto della sua vita. E’ opinione di molti pii scrittori che il giudizio particolare si compia nel luogo stesso dove la persona viene a morire; spirati, l’anima incontra subito Gesù Cristo suo giudice, cui deve rendere conto di tutto il proprio operato (….) Dopo il giudizio particolare, l’anima, se è senza peccato e senza debito di pena, va in Paradiso; se ha qualche peccato veniale o qualche debito di pena, va in Purgatorio finché abbia soddisfatto; se è in peccato mortale, qual ribelle incon­vertibile a Dio, va all’Inferno’.[1]

 


[1] Giuseppe Perardi, op. cit., pag. 166,170