Colui che viene chiamato papa non è il vescovo universale

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Il titolo di vescovo universale fu dato per la prima volta dall’imperatore Foca (che nel 602 era salito sul trono di Costantino­poli dopo avere fatto uccidere il suo predecessore e la sua famiglia) al vescovo di Roma Bonifacio III (607), titolo che peraltro era stato rifiutato dal suo predecessore Gregorio I (590-604). Questa è l’origine di questo appellativo dato al capo della chiesa romana. Passiamo ora a dimostrare con le Scritture che colui che viene chiamato papa non è il vescovo universale.

Ora, secondo la Scrittura tutti i credenti che sono sulla terra hanno sì dei vescovi (gli anziani) che li sorvegliano e li pasco­no per ordine di Dio, ma al di sopra di essi non c’é affatto il capo dello Stato del Vaticano, ma il nostro Signore Gesù Cristo che Pietro chiama il Pastore e Vescovo delle anime nostre. Ecco chi é il Vescovo universale, Gesù Cristo, il Figlio di Dio che siede alla destra di Dio. Ma allora chi é costui che definiscono papa? Certamente un impostore, che si é preso un titolo che non gli si addice affatto.

Le seguenti Scritture attestano che Gesù Cristo é il Pastore della sua Chiesa.

–  Isaia disse di lui: “Come un pastore, egli pascerà il suo greg­ge; raccoglierà gli agnelli in braccio, se li torrà in seno, e condurrà pian piano le pecore che allattano”;[1]

–  Dio disse tramite Ezechiele del suo Cristo: “E susciterò sopra d’esse un solo pastore, che le pascolerà; il mio servo Davide; egli le pascolerà, egli sarà il loro pastore”;[2]

–  Michea disse del Cristo: “Egli starà là e pascerà il suo gregge colla forza dell’Eterno..”;[3]

–  in Zaccaria é scritto: “Così parla l’Eterno, il mio Dio: Pasci le mie pecore…”;[4]

–  Gesù disse: “Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie mi conoscono…”;[5] e: “Ho anche delle altre pecore, che non son di quest’ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascol­teranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore”.[6]

E’ vero che Gesù, dopo che fu risuscitato dai morti, disse a Simon Pietro: “Pasci i miei agnelli… Pastura le mie pecorelle… Pasci le mie pecore”,[7] ma Pietro non si arrogò mai il titolo di vescovo supremo della Chiesa di Cristo, tanto é vero che nella sua prima epistola dice ai santi: “Poiché eravate erranti come pecore; ma ora siete tornati al Pastore e Vescovo delle anime vostre”[8] (che non era lui, ma Gesù Cristo). E agli anziani egli dice: “Io esorto dunque gli anziani che sono fra voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sarò pure partecipe della gloria che ha da essere manifestata: Pascete il gregge di Dio…”;[9] poi dice loro come devono farlo ed infine dice loro: “E quando sarà apparito il sommo Pastore, otterrete la corona della gloria che non appassisce”.[10] Pietro quindi non si reputava affatto il vescovo universale ma solamente uno dei vescovi (gli anziani) che pascevano la Chiesa di Dio in quei giorni. Per lui il Vescovo universale era Cristo Gesù.

Queste sono le ragioni per cui noi non accettiamo il capo dello Stato del Vaticano come Vescovo supremo della Chiesa, perché la Scrittura attesta che il Pastore e Vescovo delle anime nostre é solo Cristo Gesù, e che l’apostolo Pietro non fu costituito Pastore supremo della Chiesa primitiva con l’autorità di trasmet­tere ai suoi successori questa dignità; e quindi non è vero che Pietro trasmise il suo vescovado ad un suo successore (che secon­do i teologi cattolici fu un vescovo della Chiesa di Roma del primo secolo dopo Cristo).

 


[1] Is. 40:11

[2] Ez. 34:23

[3] Mic. 5:3

[4] Zacc. 11:4

[5] Giov. 10:14

[6] Giov. 10:16

[7] Giov. 21:15,16,17

[8] 1 Piet. 2:25

[9] 1 Piet. 5:1,2

[10] 1 Piet. 5:4