Maria nel movimento carismatico

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Sembrerà strano; eppure coloro che tra i Cattolici dicono di avere ricevuto il battesimo con lo Spirito Santo e di parlare in lingue, di pregare per i malati, di avere cominciato a vivere in maniera diversa dal loro incontro con il Signore, dico costoro pregano ed adorano Maria.

Citerò a tale riguardo prima alcune affermazioni del cardinale Suenens su Maria e poi altre di alcuni membri di questo movimen­to.

Suenens ad Oropa disse: ‘Come Maria è beata per avere creduto, così vorrei dire a ciascun cristiano: beati quelli che credono nello Spirito Santo operante in Maria: beati quelli che credono nella mediazione di Maria come strumento dello Spirito Santo (…) Ma nell’ordine spirituale il Signore ci invita ad entrare nel miste­ro della dipendenza spirituale. Ha detto Gesù a Nicodemo: ‘Non si entra nel Regno dei cieli se non si nasce di nuovo’ e Nicodemo non capiva. E’ il segreto, direi mistico, di entrare in questa dipendenza, di pregare con la preghiera di Maria, di avere sempre Maria come mediatrice di tutti i nostri moti spirituali, di vedere con i suoi occhi, di pregare con le sue labbra, di procedere con il suo cuore (…) beato il rinnovamento se oggi e nei tempi futuri rimane fedele a Maria per essere fedele allo Spirito Santo operan­te (…) La presenza di Maria è indispensabile, come lo era nel Cenacolo nel giorno in cui fu impresso l’impulso apostolico alla Chiesa (…) Che ciascun di voi torni da questo pellegrinaggio con l’anima piena di Spirito Santo, con la forza della Pentecoste; e che Maria sia il sorriso, la dolcezza della vostra vita’.[1]

Maria Cristina di Milano ha scritto su Alleluja un articolo sul pellegrinaggio del Rinnovamento carismatico svoltosi a Lourdes dal 29 giugno al 3 luglio; a riguardo delle parole degli oratori che maggiormente toccarono il cuore dei presenti cita pure queste su Maria: ‘Ella c’invita a celebrare ecumenicamente la Pentecoste in una comunione fraterna che ci consente di dire a tutti i fratelli, quale che sia la loro denominazione, la parola dell’Angelo a Giuseppe: Non temere di prendere con te Maria, perché ciò che è nato in lei è opera dello Spirito Santo’.[2]

Uno scrittore anonimo membro del Rinnovamento dello Spirito Santo ha scritto su Alleluja: ‘Come la Chiesa è sotto la protezione di Maria, così lo è anche il mio matrimonio e tutta la mia vita di relazione con il prossimo. Inizio dunque la seconda parte della mia preghiera con una Ave Maria e, tramite l’intercessione della Vergine, chiedo al Signore un secondo brano perché mi metta sulle labbra una preghiera adatta alla mia situazione (….) Quando un fatto mi turba, o provo una forte emozione, mi rivolgo a Maria con una Ave, con lo scopo di confidare a lei i miei sentimenti e chiederle di intercedere per me….’.[3]

 


[1] Ibid., pag. 5

[2] Alleluja, N° 6, 1979, pag. 12

[3] Alleluja, N° 2, Marzo-Aprile 1985, pag. 10