La profezia è un parlare agli uomini da parte di Dio e quindi non un parlare lusinghevole che incoraggia le persone a rimanere attaccati all’idolatria e alla menzogna

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Per quanto riguarda l’insegnamento sulla profezia esistente in seno al movimento carismatico cattolico, occorre dire che, prescindendo dal fatto che essi dicono che prima di essere pronunciata ha bisogno dell’avvertimento sonoro che è costituito dal (loro) ‘parlare in lingue’ (il che abbiamo visto non è qualcosa che corrisponde al vero), e quantunque esso abbia delle parti integre e delle parti confuse (per esempio talvolta la parola di sapienza e la parola di conoscenza vengono definite profezia), bisogna dire che se veramente quel parlare profetico presente nell’ambiente carismatico cattolico procedesse dallo Spirito Santo, certamente sarebbe pieno di esortazioni a fuggire l’idolatria presente nella chiesa cattolica, le superstizioni, e molte altre cose in abominio a Dio. Questo perché sappiamo che quando si manifesta il dono di profezia il popolo, se è dato al peccato e alla menzogna, verrà esortato dal Signore a tornare a lui e a fare frutti degni del ravvedimento. Per rendersi conto di ciò basta leggere i libri dell’Antico Testamento dove viene detto qual’era il messaggio dei profeti al popolo d’Israele quando questo correva dietro gli idoli muti. Alcuni esempi di profezie di questo genere chiariranno questo concetto: Isaia disse: “Costoro profondono l’oro dalla loro borsa, pesano l’argento nella bilancia; pagano un orefice perché ne faccia un dio per prostrarglisi dinanzi, per adorarlo. Se lo caricano sulle spalle, lo portano, lo mettono al suo posto, ed esso sta in piè, e non si muove dal suo posto; e benché uno gridi a lui, esso non risponde, né lo salva dalla sua distretta. Ricordatevi di questo, e mostratevi uomini! O trasgressori, rientrate in voi stessi!”.[1] Geremia disse: “Come il ladro è confuso quand’è còlto sul fatto, così son confusi quelli della casa d’Israele: essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, i quali dicono al legno: ‘Tu sei mio padre’, e alla pietra: ‘Tu ci hai dato la vita!’. Poich’essi m’han voltato le spalle e non la faccia; ma nel tempo della loro sventura dicono: ‘Lèvati e salvaci!’. E dove sono i tuoi dèi che ti sei fatti? Si lèvino, se ti posson salvare nel tempo della tua sventura? Perché, o Giuda, tu hai tanti dèi quante città”.[2]

Non si possono dunque accettare come vere profezie quelle che inducono i carismatici cattolici a rimanere attaccati all’idolatria ed alla superstizione ed alle altre menzogne papiste? Non si può, perché in questo caso si dovrebbe arrivare alla conclusione che lo Spirito Santo non brama più alla gelosia i figliuoli di Dio, che rimane indifferente davanti all’idolatria a cui si dà il popolo di Dio, per cui essi possono continuare benissimo a fare ciò che è in abominio a Dio. Ecco perché noi definiamo quelle loro profezie delle false profezie in cui usano il nome del Signore per incoraggiare le persone a mantenersi attaccati all’idolatria e alla menzogna. In questo si può dire che coloro che tra loro profetizzano al popolo fanno quello che facevano i falsi profeti ai giorni antichi: “Dicono del continuo a quei che mi sprezzano: ‘L’Eterno ha detto: Avrete pace’; e a tutti quelli che camminano seguendo la caparbietà del proprio cuore: ‘Nessun male v’incoglierà”.[3] Possiamo anche dire che costoro se fossero veramente ispirati da Dio farebbero udire le parole di Dio ai carismatici cattolici, “e li avrebbero stornati dalla loro cattiva via e dalla malvagità delle loro azioni”.[4]

Nessuno s’inganni fratelli, perché lo Spirito di Dio quando ancora oggi sospinge qualcuno a profetizzare gli fa proclamare la verità che si può chiaramente leggere nella Scrittura; Egli non può quindi incoraggiare le persone a continuare a credere nel purgatorio, o nel potere di cancellare i peccati che avrebbe la cosiddetta acqua benedetta del prete, o nella transustanziazione, o nella messa come ripetizione del sacrificio di Cristo, o nell’intercessione di Maria e dei santi in cielo, o nel primato del cosiddetto papa sulla Chiesa universale, o nell’utilità delle cosiddette immagini e statue sacre che i Cattolici hanno un po’ da per tutto e a cui rendono il culto, ed in tutte le altre menzogne ed imposture papiste. Quel loro ‘così parla il Signore’ è dunque falso. Lo ripeto, nessuno di voi si lasci ingannare dall’apparenza.

 


[1] Is. 46:6-8

[2] Ger. 2:26-28

[3] Ger. 23:17

[4] Ger. 23:22