La lettera di Stefano II a Pipino re dei Franchi

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Quando Astolfo, re dei Longobardi, assediò Roma attorno alla metà dell’ottavo secolo l’allora papa Stefano II (752-757) chiese aiuto ai Franchi affinché venissero a liberare Roma dai Longobardi. In una lettera diretta al re dei Franchi Pipino, egli scrisse a nome dell’apostolo Pietro. Ecco le parole: ‘Io Pietro, apostolo di Dio, che vi tengo per miei figli adottivi per difendere dalle mani dei nemici questa città di Roma e il popolo affidatomi da Dio e il tempio in cui riposa il mio corpo, vi scongiuro a strap­pare dalla contaminazione delle genti e a liberare la Chiesa di Dio a me affidata dalla divina potenza soprattutto per le gravi afflizioni che soffriamo da parte della pessima razza dei Longo­bardi’.[1] Ogni confutazione è superflua.

 


[1] L’abate Muratori così si espresse a riguardo di questa lettera: ‘Certamente nulla è più capace di travolgere le nostre idee e di farci nascere in mente delle dolci e strane immaginazioni, che la sete e l’amore di beni temporali innata in noi tutti’ (Annali d’Italia, p. IV, Milano 1844, pag. 313).