Le false decretali (o decretali pseudo-isidoriane)

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Le false decretali sono formate da una collezione di decreti di un certo numero di papi (da Clemente I a Gregorio II) e di concilii su punti dottrinali e di disciplina che avevano come scopo quello di ingrandire e sostenere l’autorità papale. Furono fatte da un certo Isidoro Mercatore ma furono falsamente attribuite a Isidoro vescovo di Siviglia. Introdotte nel nono secolo, di esse fece uso per la prima volta l’ambizioso Nicola I (858-867) per provare la sua autorità pontificia. Da queste decretali risultava che il papa ha la supremazia su tutti i vescovi, che i vescovi posti sotto accusa hanno il diritto di appellarsi al papa, che il papa ha la ‘piena potestà’ sulla Chiesa, che la chiesa di Roma, in base ad un unico privilegio, ha il diritto di aprire e chiudere le porte del paradiso a chi essa vuole. Queste decretali furono riconosciute false dalla chiesa cattolica romana nel 1789 per mezzo di Pio VI, ma rimane il fatto che fino a quando non vennero riconosciute false furono dichiarate autentiche e che nel medioevo contribuirono ad accrescere l’autorità papale. Dunque il papato che noi oggi vediamo si è formato anche con l’aiuto di questi falsi documenti.