Il giuramento con riserva è condannato da Dio

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Abbiamo visto che sotto la grazia giurare non è più lecito, che infrangere un giuramento fatto nei confronti dei propri nemici è peccato, vediamo ora perché il cosiddetto giuramento con riserva è condannato da Dio. Questo giuramento è un giuramento falso perché chi giura non lo fa sinceramente ma colla ferma intenzione di non osservare il giuramento fatto infatti aggiunge al giuramento una qualche riserva che secondo lui gli permetterà al momento opportuno di infrangere il giuramento fatto senza per questo commettere alcunché di male.

Naturalmente chi lo ha sentito giurare pensa che egli abbia giurato sinceramente, ma questo perché non sapeva nulla della sua riserva mentale ammessa dalla teologia romana. La legge dice: “Non giurerete il falso, usando il mio nome; ché profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono l’Eterno”.[1] Le cose sono chiare. Ecco ora quello che dice la Scrittura a proposito di questa gente che giura il falso. Dio dice in Malachia: “E io m’accosterò a voi per il giudizio, e, senza indugio, io sarò testimonio contro gl’incantatori, contro gli adulteri, contro quelli che giurano il falso”,[2] e in Geremia afferma: “Anche quando dicono: ‘Com’è vero che l’Eterno vive’, è certo che giurano il falso. O Eterno, gli occhi tuoi non cercano essi la fedeltà?”.[3] Quindi sappiano tutti coloro che giurano con l’intenzione di non mantenere il giuramento che si attirano sul loro capo l’ira e il giudizio di Dio.

Un’osservazione finale che mi pare doverosa. Stando così le cose sul giuramento mi viene da domandare a coloro che sono a favore dell’ecumenismo: ‘Come potete fidarvi di tutte le belle promesse fatte dalla curia romana nei vostri confronti quando la loro teologia permette in taluni casi persino il falso giuramento?

 


[1] Lev. 19:12

[2] Mal. 3:5

[3] Ger. 5:2,3