La seduzione perpetrata per mezzo delle reliquie

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Satana è riuscito a sedurre moltitudini di persone anche mediante la venerazione delle reliquie insegnata dai Cattolici. Oggi ci sono un pò da per tutto santuari cattolici, basiliche e altri luoghi di culto della chiesa cattolica, dove è detto vengono custodite ogni sorta di reliquie, dai capel­li, la mascella, il braccio, la testa di diversi loro cosiddetti santi o qualche loro oggetto, a pezzi di legno che vengono fatti credere residui della croce su cui fu crocifisso Gesù. Tutto questo ha portato molte persone a offrire il loro culto alle reliquie e difatti ci sono le funzioni religiose in onore di esse. Basti ricordare una per tutte e cioè quella che ogni anno ha luogo nella basilica che porta il nome di Pietro a Roma in onore della ‘cattedra di Pietro’. Pensate che i Cattolici per sostenere che l’apostolo Pietro ha esercitato l’ufficio di papa a Roma hanno fatto spuntare pure la sedia con spalliera sulla quale Pietro si sarebbe seduto quando presiedeva le raunanze della Chiesa! Ma a Roma non c’é solo ‘la cattedra di Pietro’ ma anche le catene con cui Pietro fu legato (con una in Gerusalemme per ordine di Erode e con l’altra in Roma per ordine di Nerone), il carcere dove egli fu messo ed anche la tomba in cui egli sarebbe sepolto; insomma c’é tutto quello che serve ai Cattolici per attestare con certezza che Pietro venne in Roma (della sua venuta a Roma ne parla la tradizione ma non la sacra Scrittura) e ad avvalorare la loro favola artificiosamente composta sul papato di Pietro a Roma. Che cosa ci insegna tutto questo? Che quello delle reliquie è un potente strumento nelle mani di Satana per fare credere ogni sorta di leggende alle persone.

A molti Cattolici non importa proprio nulla se la Scrittura tace attorno a molte cose o dice il contrario di quello che la loro tradizione secolare dice; essi si fanno forti del fatto che esiste una storia a riguardo di un pezzo di legno o di un pezzo di carne putrefatta o di un osso o di qualcosa d’altro ed in quella credono ciecamente senza mettere in discussione la cosa.

Ma noi diciamo: quand’anche Pietro fosse stato a Roma, quand’anche la Scrittu­ra avesse detto che egli predicò il Vangelo in questa città e anche il luogo preciso dove egli poi sarebbe stato messo a morte, ma che privilegi avrebbe mai potuto conferire tutto ciò alla Chiesa di Roma? Che superiorità avrebbe mai potuto reclamare la Chiesa di Roma sulle altre chiese? Ma quali virtù soprannaturali avremmo potuto attribuire alla sua tomba?

Agli oggetti che gli uomini di Dio hanno lasciato sulla terra non bisogna dare quell’importanza che non hanno; e non bisogna attri­buirgli neppure poteri soprannaturali, perché in questo caso si farebbe posto pian piano al diavolo che sa come sfruttare le debolezze dei mortali.