I santi che sono in cielo non pregano per noi

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La dottrina dell’intercessione dei santi che sono in cielo è una menzogna, perché come Maria non può mediare fra Dio e gli uomini, così neppure possono mediare i santi che sono in cielo a favore di coloro che sono sulla terra perché essi non possono in alcuna maniera ascoltare le preghiere che gli uomini fanno loro. Il passo della Scrittu­ra preso dai teologi romani per sostenere che essi sono dei mediatori, non fa riferimento a loro preghiere a favore di quelli che sono sulla terra, ma fa riferimento alle preghiere dei santi che sono sulla terra fatte a Dio, le quali salgono a Lui come un profumo d’odore soave. Per quanto riguarda il sogno riferito da Giuda Maccabeo é una menzogna che non ha nulla a che fare con la verità. Mediante il racconto di questo sogno lo scrittore di questo libro è riu­scito ad introdurre in seno a molti uomini la falsa dottrina che i morti intercedono per i vivi ed é riuscito così a fare dimenti­care a molti uomini il nome del Signore e la sua parola. Ma quello di raccontare sogni falsi per traviare il popolo di Dio è un’arte seduttrice dell’errore che veniva esercitata già durante la vita degli antichi profeti infatti Dio dice in Geremia: “Ecco, dice l’Eterno, io vengo contro quelli che profetizzano sogni falsi, che li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con la loro temerità…”.[1] Questo esempio ci serve a noi tutti a comprendere come il diavolo riesce ad introdurre delle eresie in seno al popolo di Dio anche servendosi del rac­conto di sogni; per questo é necessario essere prudenti ed esami­nare accuratamente mediante le Scritture i sogni che si hanno o che altri dicono di avere avuto, per evitare di accettare un sogno che va contro la Parola di Dio. Nel corso dei secoli, sono sorti molti falsi profeti che con le loro visioni e i loro sogni hanno sedotto tanti credenti facendogli credere la menzogna, perciò state in guardia fratelli ed esaminate attentamente sia i sogni che le visioni che udite o che vedete; accettateli quando sono veraci e confermano pienamente la verità, ma rigettateli senza esitare quando si oppongono alla sacra Scrittura. Per ciò che riguarda poi le parole di Agostino relativamente all’in­tercessione dei santi in favore dei vivi bisogna dire che que­st’uomo errò grandemente.

La Scrittura ci insegna che noi credenti ci dobbiamo rivolgere in preghiera a Dio. Ecco alcuni passi che attestano ciò: “Non siate con ansietà solleciti di cosa alcuna; ma in ogni cosa siano le vostre richieste rese note a Dio in preghiera e supplicazione con azioni di grazie”;[2] e: “Invocami nel giorno della distretta; io te ne trarrò fuori, e tu mi glorificherai”;[3] ed ancora: “Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e io v’esaudirò”.[4] E che ogni volta che lo preghiamo dobbiamo farlo nel nome di Gesù Cristo, ossia appoggiandoci sulla sua mediazione perché lui è il solo mediatore tra Dio e noi secondo che è scritto: “V’è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo..”,[5] e: “Quel che chiederete nel mio nome, lo farò”,[6] ed anche: “In verità, in verità vi dico che quel che chiederete al Padre, Egli ve lo darà nel nome mio. Fino ad ora non avete chiesto nulla nel nome mio: chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa”,[7] ed ancora: “…affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia”.[8] Quindi è contrario alla sana dottrina sia rivolgersi in preghiera ai santi che sono in cielo e sia pregare Dio appoggiandoci sulla loro mediazione. Se i santi che sono in cielo potessero ascoltare le preghiere di milioni di persone sparse sopra la faccia della terra, ciò significherebbe che essi sono in grado di venire a conoscenza diretta dei nostri bisogni il che va apertamente contro la Scrittura che insegna che coloro che sono morti e sono andati ad abitare in cielo con il Signore sono delle creature di Dio che non sanno nulla di ciò che accade sulla terra e non vedono quello che vi succede secondo che è scritto: “I morti non sanno nulla”,[9] ed anche: “Abrahamo non sa chi siamo, e Israele non ci riconosce”.[10] E se essi potessero intercedere per noi che siamo sulla terra ciò significherebbe che in cielo ci sono tanti mediatori il che va contro la Parola di Dio che dice che tra Dio e gli uomini c’è un solo mediatore e cioè Gesù Cristo.[11] I Cattolici romani definendo i santi che sono in cielo dei poten­ti intercessori in realtà sminuiscono e fanno passare per irrilevante la mediazione che Gesù Cristo compie alla destra del Padre in favore dei suoi discepoli sulla terra.

 


[1] Ger. 23:32

[2] Fil. 4:6

[3] Sal. 50:15

[4] Ger. 29:12

[5] 1 Tim. 2:5

[6] Giov. 14:13

[7] Giov. 16:23,24

[8] Giov. 15:16

[9] Eccl. 9:5

[10] Is. 63:16

[11] Cfr. 1 Tim. 2:5