Alcune parole a proposito dell’interpretazione data a certi passi della Scrittura per sostenere la venerazione delle reliquie

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Per quanto riguarda la prima Scrittura, citata dai teologi papisti a conferma della venerazione delle reliquie, bisogna dire che il morto fu gettato nel sepolcro di Eliseo da coloro che lo dovevano seppellire per il fatto che furono presi dalla paura di una banda di Moabiti che essi videro lì nei pressi. Quindi il morto non fu portato da quegli uomini e messo in quel sepolcro perché essi erano convinti che se gli avessero fatto toccare le ossa del corpo del profeta Eliseo esso sarebbe tornato in vita. Possiamo dire quindi che questo avvenne ‘per caso’. E’ bene precisare però che noi non crediamo nel caso come la gente del mondo perché Gesù ha detto che non può cadere a terra un solo passero senza la volontà di Dio, perciò crediamo che questo fatto avvenne per volontà di Dio. Ma anche se quel morto risuscitò per la volontà e la potenza di Dio quando toccò le ossa del profeta Eliseo, noi non siamo autorizzati dalla Parola a portare i nostri morti presso il sepolcro di qualche ministro di Dio che sulla terra guariva gli ammalati per farglieli toccare perché così risusciteranno. Noi non attribuiamo nessuna virtù soprannaturale a nessun corpo morto di qualsiasi ministro di Dio; noi non attribuiamo nessuna virtù particolare a parti del suo corpo, alla sua cenere o ad oggetti da lui lasciati sulla terra perché non siamo persone superstizio­se. Noi non crediamo, come invece lo credeva Agostino, che Dio conceda dei benefici agli uomini tramite le reliquie di un suo santo uomo in virtù della sua intercessione.

Per quanto riguarda la seconda Scrittura citata dai teologi papisti bisogna dire che noi crediamo che anche oggi in particolari casi, quando lo vuole Dio, mediante un grembiule o un asciugatoio, che é stato sul corpo di un ministro del Vangelo che ha doni di guarigioni o il dono di potenza d’operare miracoli, posto sul corpo di infermi essi possano guarire mediante la loro fede nel Signore e per la poten­za di Dio: (sia ben chiaro però che noi, benché crediamo questo, non siamo di quelli che pregano sui fazzoletti o chiedono ai credenti di portare dei vestiti dei malati per pregare sui vestiti). Ma da qui a dire veneriamo i corpi dei santi morti ‘perché per mezzo dei residui dei loro corpi che noi diciamo reliquie, Dio concede agli uomini non pochi benefizi’[1] ci passa una grandissima differenza.

Per riassumere diciamo quindi che non si devono assolutamente venerare i corpi o parte dei corpi od oggetti di credenti morti pensando che per mezzo di essi Dio conceda delle guarigioni perché questo comportamento è idolatrico. Dio nella sua Chiesa ha stabilito i miracoli e i doni delle guarigioni e dice che se uno è malato deve chiamare gli anziani della Chiesa affinché preghino su lui ungendolo d’olio nel nome del Signore. Egli non dice all’ammalato di andare a visitare la tomba o la reliquia di un suo servo morto, ma gli ordina di aver fede in Lui per ricevere la guarigione. Guarigione che otterrà non per l’intercessione in cielo di qualche santo ma solo per la mediazione di Gesù Cristo che è alla destra di Dio perché è nel suo nome che gli anziani pregano sull’ammalato o che altri credenti pregano Dio di guarirlo.

Badate a voi stessi fratelli perché la venerazione delle reliquie dei santi è collegata alla dottrina dell’intercessione dei santi in cielo: sono due cose inseparabili. Chi venera le reliquie di qualcuno morto crede pure che quel morto prega Dio per lui; e chi si mette a credere che i morti intercedono per i vivi si mette pure a venerare le loro reliquie. E tutto questo porta l’uomo a non appoggiarsi sulla mediazione di Gesù Cristo, il Vivente, a non ritenere che essa sia sufficiente per ottenere la guarigione. Gesù Cristo è risorto, è in cielo con il suo corpo, per la fede nel suo nome si riceve la guarigione come qualsiasi altro beneficio di Dio. Abbiate piena fiducia in Dio Padre ed anche nel suo Figliuolo Gesù che prega per noi alla sua destra.

 


[1] Giuseppe Perardi, op. cit., pag. 285