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Gli Avventisti del Settimo Giorno – Indice  >  Gli ultimi eventi  >  Il dragone, la bestia, il falso profeta e il marchio della bestia

La dottrina avventista

Il dragone rappresenta la Roma pagana, la bestia che sale dal mare è il papato, la bestia che sale dalla terra è l’America protestante, il marchio della bestia è l’osservanza della domenica che sarà imposta in futuro.

La Chiesa Avventista del Settimo giorno a riguardo del dragone, della bestia, del falso profeta e del marchio della bestia insegna quanto segue.

Il dragone mentre rappresenta anzi tutto Satana ‘è in un senso secondario anche il simbolo della Roma pagana’.[1]

La bestia simile ad un leopardo che Giovanni vide salire dal mare,[2] alla quale il dragone diede la propria potenza e il proprio trono e grande potestà ‘rappresenta il papato che riuscì a impa­dronirsi della potenza, del trono e dell’autorità che un tempo erano appartenuti all’impero romano’.[3] I quarantadue mesi o milleduecentosessanta giorni dati alla bestia, durante i quali “le fu dato di fare guerra ai santi e di vincerli”[4] è un periodo di tempo durante il quale il potere papale doveva opprimere il popolo di Dio e che ‘ebbe inizio con la supremazia di Roma nel 538 d.C. e finì nel 1798, quando il papa fu fatto prigioniero dalle truppe francesi e il potere papale subì una ferita mortale’.[5]

La bestia, che Giovanni vide salire dalla terra, la quale aveva due corna come quelle di un’agnello, ma parlava come un dragone è l’America protestante. ‘Una nazione, una nazione sola ha i requisiti indicati dalla profezia: gli Stati Uniti d’America (…) L’affermazione che la bestia con due corna “faceva sì che la terra e quelli che abitano in essa adoras­sero la prima bestia” rivela che questa nazione eserciterà la propria autorità per imporre certe pratiche religiose come atto di omaggio al papato (…) L’immagine della bestia rappresenta quella forma di protestantesimo apostata che si andrà gradatamen­te sviluppando quando le chiese protestanti cercheranno l’aiuto del potere civile per imporre i loro dogmi’.[6]

Per quanto riguarda infine il marchio della bestia che il falso profeta faceva sì che fosse posto sulla mano destra o sulla fronte delle persone esso è l’osservanza della domenica che l’America protestante in ossequio alla chiesa cattolica romana cercherà di imporre sugli adoratori di Dio. Per gli Avventisti infatti, siccome la chiesa cattolica romana ha sostituito il quarto comandamento con il suo che dice: ‘Ricor­dati di santificare le feste’ e tra queste feste da santificare c’è la domenica, il che contrasta la santificazione del sabato ordinata da Dio; e siccome i Protestanti osservano la domeni­ca invece che il sabato, ‘l’osservanza della domenica da parte dei protestanti è un omaggio che essi tributano all’autorità della chiesa cattolica’.[7] Quindi, afferma Ellen G. White: ‘Che cos’è, perciò, il cambiamento del sabato se non il segno, o marchio, dell’autorità della chiesa cattolica: il marchio della bestia? (…) L’imposizione dell’osservanza della domenica da parte delle chiese protestanti in fondo è l’obbligo di adorare il papato, la bestia’.[8] E sempre lei prosegue dicendo: ‘Quando l’osservanza della domenica verrà imposta per legge, e il mondo sarà illuminato sull’obbligatorietà del vero sabato, allora chiunque trasgredirà il comandamento di Dio per ubbidire a un precetto che trae autorità da Roma, onorerà il papato al di sopra di Dio, perché si piegherà a Roma e alla potenza che ne impone l’istituzione; adorerà la bestia e la sua immagine (…) chi persisterà nella trasgressione riceverà il marchio della bestia’.[9]

Da tutto questo ragionamento che cosa ne consegue? Che per gli Avventisti, se qualcuno in quel tempo – ormai molto vicino – osserverà la domenica anziché il sabato, egli non farà altro che adorare la bestia e la sua immagine e prenderne il marchio per cui sarà condannato secondo che è scritto: “Se qualcuno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, beverà anch’egli del vino dell’ira di Dio mesciuto puro nel calice della sua ira”.[10] E’ chiara quest’implicazione dato che la Scrittura dice che fine faranno coloro che adoreranno la bestia e prenderanno il marchio della bestia.

‘Non si possono quindi lasciare gli uomini all’oscuro su una questione così importante; e l’avverti­mento contro questo peccato deve esser dato al mondo prima che si manifestino i giudizi di Dio, affinché tutti possano sapere perché questi vengono inflitti e abbiano l’opportunità di sot­trarvisi’.[11] Per questo gli Avventisti del settimo giorno fanno del sabato il fulcro del loro messaggio, perché ritengono che il rispetto del quarto comandamento del decalogo sia indispensabile per evitare i giudizi che Dio river­serà su coloro che persevereranno ad osservare la domenica invece che il sabato dopo che sarà reso manifesto in che cosa consiste il marchio della bestia e l’adorazione della bestia.

Si tenga presente quindi, quando si fa riferimento a questa loro peculiare dottrina, che gli Avventisti dicono che ‘ancora nessuno ha ricevuto il marchio della bestia. Il periodo della prova non è ancora venuto’.[12]

 


[1] Ellen G. White, Il gran conflitto, pag. 321

[2] Cfr. Ap. 13:1-10

[3] Ellen G. White, op. cit., pag. 321

[4] Ap. 13:7

[5] Ibid., pag. 321

[6] Ibid., pag. 322, 323, 325

[7] Ibid., pag. 328

[8] Ibid., pag. 327, 328

[9] Ibid., pag. 328

[10] Ap. 14:9-10

[11] Ibid., pag. 328

[12] Questions on Doctrine, pag. 183