Notizie e cifre varie

Gli Avventisti del Settimo Giorno – Indice  >  Storia  >  Notizie e cifre varie

Questi tre gruppi scaturiti dal movimento Millerita, ossia il gruppo capeggiato da Hiram Edson che metteva enfasi sulla dot­trina del santuario celeste; il gruppo con a capo Joseph Bates che metteva enfasi sull’osservanza del sabato; e il gruppo che riconosceva in Ellen G. White una profetessa tramite cui si manifestava ‘lo spirito di profezia’ si unirono e diedero vita alla denominazione della Chiesa Avventista del Settimo giorno. Essa assunse ufficialmente il nome Avventista[1] del Settimo Giorno nel 1860.[2] La prima confe­renza generale di questa denominazione fu tenuta nel 1863 a Battle Creek, nello Stato del Michigan. La Chiesa Avventista del settimo giorno è presente in molte nazioni del mondo compresa l’Italia. Attualmente essa nel mondo conta circa 10 milioni di membri. Nel 1994 la Chiesa Avventista aveva 5.551 scuole gestite dalle chiese, 4.533 scuole elementari, 939 scuole superiori, 79 facoltà universitarie, 161 ospedali e cliniche, 93 case di riposo e orfanotrofi, 33 fabbriche alimentari. E poi ben 57 case editrici.[3]

In Italia la Chiesa Avventista ha stipulato un Intesa con lo Stato che è regolata dalla legge n. 516 del 22 novembre 1988.[4] Essa fruisce dall’anno finanziario 1990 dell’8 per mille. In Italia la Chiesa Avventista conta poco più di 5000 membri; pubblica diversi periodici come Adventus, Il Messaggero Avventista, Scuola del Sabato, Segni dei Tempi, e Vita e Salute (quest’ultimo ha una larga diffusione perché si occupa anche di medicina, e si trova anche in alcuni studi medici). A Forlì ha la sede la Adventist World Radio Italia che trasmette ogni giorno in una ventina di lingue. La Chiesa Avventista ha pure diverse emittenti radiofoniche che trasmettono i programmi della ‘Voce della Speranza’.

 


[1] La parola ‘avventista’ deriva dal latino Adventus (venuta).

[2] Per quanto riguarda l’assunzione di questo particolare nome la White ebbe a dire: ‘In rapporto con l’assunzione di un nome da parte del popolo di Dio del rimanente, mi furono presentate due classi di persone. Una comprendeva i grandi raggruppamenti di professi cristiani i quali, però, calpestavano i comandamenti di Dio e rendevano omaggio ad una istituzione papale: osservavano il primo giorno della settimana come riposo del Signore. L’altra classe, invece, numericamente piccola, ubbidiva al Grande Legislatore ed osservava il quarto comandamento. Le caratteristiche tipiche e prominenti della sua fede erano l’osservanza del Settimo giorno e l’attesa dell’apparizione dal cielo di nostro Signore… Il nome più adatto è quello che risulta in armonia con la nostra fede e la esprime additandoci come un popolo particolare. Il nome Avventista del Settimo Giorno è un chiaro rimprovero al mondo protestante e stabilisce la linea di demarcazione fra gli adoratori di Dio e coloro che adorano la Bestia e ne ricevono il marchio. (…) Il nome Avventista del Settimo Giorno esprime chiaramente i veri motivi della nostra fede e convince la mente che indaga. Come una freccia procedente dalla faretra di Dio, essa ferirà i trasgressori della sua legge per spingerli al pentimento ed alla fede nel Signor nostro Gesù Cristo. Mi fu mostrato che quasi ogni fanatico che si leva e vuol tenere celati i propri sentimenti allo scopo di sviare gli altri, pretende di appartenere alla chiesa di Dio. Questo nome (chiesa di Dio) non suscita subito il sospetto, perciò viene adoperato per nascondere gli errori più assurdi. D’altra parte è un nome troppo indefinito per il popolo di Dio del rimanente e potrebbe far nascere l’idea che noi abbiamo una fede da nascondere’ (Ellen G. White, Testimonies [Testimonianze], vol. I, pag. 223,224). Si noti con quale sentimento la White parlava del nome della denominazione avventista perché è il tipico sentimento di chi ritiene di appartenere ad un gruppo di cristiani speciale che ha l’esclusivo (o quasi) favore di Dio. E’ lo stesso sentimento purtroppo che esiste in molti gruppi di credenti ancora oggi. Sentimento storto, perverso, che non rimane impunito da parte di Colui che non ha riguardi personali. Dio resiste ai superbi, ai vanagloriosi, non lo si dimentichi mai questo.

[3] Cfr. Giuseppe Cupertino, La Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno, Trento 1995, pag. 150

[4] Il 6 novembre 1996 la Chiesa Avventista e lo Stato Italiano hanno proceduto alla stipulazione dell’Intesa integrativa dell’Intesa.