La purificazione del santuario e il giudizio investigativo

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Prima di passare alla confutazione delle errate dottrine avventi­ste è necessario fare questa premessa. Gli Avventisti del settimo giorno hanno molte dottrine che si attengono alle Scritture. Ecco alcune loro affermazioni su queste dottrine.

–  Le sacre Scritture: ‘Le Sacre Scritture, Vecchio e Nuovo Testa­mento, sono la Parola Scritta di Dio, data per divina ispirazione per mezzo di santi uomini di Dio che parlarono e scrissero sospinti dallo Spirito Santo. In questa Parola, Dio ha fornito all’uomo la conoscenza necessaria per la salvezza…’.[1]

– La Trinità: ‘C’è un solo Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo, un’unità in tre Persone coeterne. Dio è immortale, onnipotente, onnisciente, onnipresente, e sopra tutto e tutti. E’ infinito e al di là dell’umana comprensione, eppure conosciuto per mezzo della propria rivelazione di sé…’.[2]

– Dio Padre: ‘Dio l’Eterno Padre è il Creatore, la Sorgente, il Sostenitore e il Sovrano di tutta la creazione. E’ giusto e santo, misericordioso e benigno, lento all’ira, e pieno di co­stante amore e fedeltà. Le qualità e i poteri espressi nel Figlio e nello Spirito Santo sono anche rivelazioni del Padre…’.[3]

– Il Figlio: ‘Dio l’Eterno Figlio, si è incarnato in Gesù Cristo. Per mezzo suo tutte le cose furono create (…). Per sempre vero Dio, divenne anche vero uomo, Gesù il Cristo. Fu concepito dallo Spirito Santo e nacque dalla vergine Maria. Visse e sperimentò la tentazione come un essere umano, ma esemplificò perfettamente la giustizia e l’amore di Dio (…) Soffrì e morì volontariamente sulla croce per i nostri peccati e al nostro posto, fu risuscitato dai morti e ascese per ministrare nel santuario celeste in nostro favore. Ritornerà in gloria per la liberazione finale del suo popolo e la restaurazione di tutte le cose…’.[4]

– Lo Spirito Santo: ‘Dio l’eterno Spirito era attivo con il Padre e il Figlio nella creazione, nell’incarnazione e nella redenzio­ne. Ispirò gli scrittori della Scrittura. Riempì la vita di Cristo di potenza. Attira e convince gli esseri umani, rinnova e trasforma all’immagine di Dio coloro che rispondono. Mandato dal Padre e dal Figlio per essere sempre con i suoi figli, accorda i doni spirituali alla chiesa, la riempie di potenza per testimo­niare Cristo, e, in armonia con le Scritture, la conduce in tutta la verità…’.[5]

– L’espiazione di Cristo: ‘Nella vita di Cristo di perfetta ubbidienza alla volontà di Dio, nella sua sofferenza, nella sua morte e nella sua risurrezione, Dio ha provveduto i soli mezzi di espiazione per il peccato umano, affinché coloro che accettano per fede questa espiazione, possano avere vita eterna (…). Questa perfetta espiazio­ne rivendica la giustizia della legge di Dio e la benignità del suo carattere, poiché condanna il nostro peccato e nello stesso tempo provvede il nostro perdono. La morte di Cristo è sostituti­va ed espiatoria, riconcilia e trasforma….’.[6]

– La salvezza: ‘Nell’infinito amore e pietà, Dio fece divenire Cristo, che non conobbe peccato, peccato per noi, affinché in lui potessimo essere resi giustizia di Dio. Guidati dallo Spirito Santo, noi sentiamo il nostro bisogno, riconosciamo la nostra peccaminosità, ci pentiamo delle nostre trasgressioni ed eserci­tiamo la fede in Gesù come Signore e Cristo, come Sostituto ed Esempio. Questa fede, strumento di salvezza, viene per mezzo del potere divino della Parola ed è il dono della grazia di Dio. Per mezzo di Cristo siamo giustificati, adottati come figli e figlie di Dio, e liberati dalla signoria del peccato. Per mezzo dello Spirito nasciamo di nuovo e siamo santificati; lo Spirito rinnova le nostre menti, scrive la legge di amore di Dio nei nostri cuori, e ci dà il potere di vivere una vita santa…’.[7]

– La Chiesa: ‘La chiesa è la comunità dei credenti che confessano Gesù Cristo come Signore e Salvatore. In continuità con il popolo di Dio del tempo del Vecchio Testamento, noi siamo chiamati fuori dal mondo; e ci uniamo insieme per il culto, per la comunione fraterna, per l’istruzione nella Parola, per la celebrazione della Cena del Signore, per il servizio verso tutta l’umanità, e per la proclamazione mondiale del Vangelo. (…) La chiesa è la fami­glia di Dio (…). La chiesa è il corpo di Cristo, una comunità di fede, del quale Cristo stesso è il capo. La chiesa è la sposa per la quale Cristo morì affinché Egli potesse santificarla e purificarla….’.[8]

– Il battesimo: ‘Con il battesimo noi confessiamo la nostra fede nella morte e nella risurrezione di Gesù Cristo e testimoniamo della nostra morte al peccato e del nostro proposito di camminare in novità di vita. (…) Il battesimo è un simbolo della nostra unione con Cristo, del perdono dei nostri peccati, e del fatto che abbiamo ricevuto lo Spirito Santo. Esso è per immersione in acqua…’.[9]

– La cena del Signore: ‘La Santa Cena è una partecipazione ai simboli del corpo e del sangue di Gesù (…). Mentre partecipiamo, noi proclamiamo gioiosamente la morte del Signore finché Egli venga…’.[10]

Come potete vedere gli Avventisti del settimo giorno insegnano la Trinità, l’incarnazione della Parola di Dio, la divi­nità di Cristo, la divinità e personalità dello Spirito Santo, la morte e risurrezione corporale di Cristo, il suo personale e glorioso ritorno, la salvezza per grazia mediante la fede, l’ispirazione delle Scritture, il battesimo per immersione e la cena del Signore. Ma gli Avventisti a queste dottrine associano delle strane dottrine che contrastano la verità, come per esempio la dottrina della purificazione del santuario celeste cominciata il 22 ottobre 1844, quella del giudizio investigativo cominciato nella stessa data, quella che ordina di non mangiare certi cibi e di non bere certe bevande, quella che ordina l’osservanza del giorno del sabato (da qui il nome di Sabatisti datogli da molti), quella che ordina il pagamento della decima, quella che dice che loro sono il rimanente della progenie, quella peculiare sul dragone la bestia e il falso profeta e il marchio della bestia, quella che afferma che l’anima è l’intero essere umano e che tra la morte e la risurrezione l’uomo dorme, quella che afferma che gli empi quando risusciteranno saranno distrutti (o annichiliti) per sempre, e che anche Satana tornerà a non esistere, ed altre. Io confuterò proprio queste dottrine, facendo notare a suo tempo come alcune di queste loro dottrine intaccano la salvezza per grazia e l’opera di espiazione compiuta da Cristo. Nella mia confutazione dedicherò una parte anche alla dimostrazione che benché gli Avventisti dichiarino l’ispirazione delle Scritture e che le Scritture sono la piena rivelazione di Dio, di fatto considerano gli scritti di Ellen G. White alla stessa stregua delle Scritture, anzi in alcuni casi al di sopra di esse.

 


[1] Articolo di fede n. 1: G. De Meo, op. cit., pag. 229. Faccio presente però sin da adesso che gli Avventisti a riguardo dell’ispirazione della Bibbia fanno un discorso errato che getta parecchia ombra su questa loro affermazione: vedi più avanti di cosa si tratta.

[2] Articolo di fede n. 2: Ibid., pag. 229

[3] Articolo di fede n. 3: Ibid., pag. 229-230

[4] Articolo di fede n. 4: Ibid., pag. 230. Gli Avventisti ritengono che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, prima di incarnarsi era l’arcangelo Michele di cui parla la Scrittura, ma nello stesso tempo fanno presente che secondo loro Michele non era un essere creato. ‘Noi crediamo che il termine ‘Micael’ non è che uno dei molti titoli applicati al Figlio di Dio, la seconda persona della Divinità. Ma tale veduta non è in nessuna maniera in disaccordo con la nostra credenza nella Sua piena deità ed eterna preesistenza…’ (Seventh-day Adventist Answer Questions on Doctrine [Gli Avventisti del Settimo giorno rispondono a domande sulla dottrina], Washington, D.C. 1957, pag. 71. Da ora in avanti il titolo sarà abbreviato con Questions on Doctrine. Questo volume è stato pubblicato ad opera della Conferenza Generale della Chiesa Avventista che è il massimo organismo dell’organizzazione). Essi dunque si differenziano in questo dai Testimoni di Geova che ritengono che Gesù era Michele ma questi era una creatura celeste di Dio. Comunque, è errato identificare Michele o Micael con il Figlio di Dio perché in Daniele di lui viene detto essere “uno dei primi capi” (Dan. 10:13) e il Figlio di Dio non è uno dei primi capi ma il capo, e nell’Apocalisse Giovanni fa una netta differenza tra l’Agnello di Dio e Michele.

[5] Articolo di fede n. 5: Ibid., pag. 230

[6] Articolo di fede n. 9: Ibid., pag. 231

[7] Articolo di fede n. 10: Ibid., pag. 232

[8] Articolo di fede n. 11: Ibid., pag. 232

[9] Articolo di fede n. 14: Ibid., pag. 233. Gli Avventisti rigettano il battesimo degli infanti e il battesimo per aspersione. Quando qualcuno che è stato già battezzato in qualche altra Chiesa decide di aderire alla Chiesa Avventista dovrebbe essere ribattezzato in base a quello che leggo nel loro Manuale di Chiesa. In esso infatti si leggono queste parole della White: ‘Coloro che hanno coscienziosamente preso posizione intorno ai comandamenti di Dio, se trattati opportunamente accetteranno tutte le verità essenziali. Però ci vuole saggezza per trattare con l’animo umano. Alcuni ci metteranno più di altri a vedere e a capire certe verità. Questo sarà particolarmente vero per quel che riguarda la ripetizione del battesimo; ma c’è una mano divina che li guida, uno Spirito divino che opera nel loro cuore, e così vedranno quel che va fatto e lo faranno’ (Manuale di Chiesa, Edizione italiana del ‘Seventh-day Adventist Church Manual’ pubblicato dalla Conferenza Generale della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno nel 1971, Roma, pag. 62). Però da quanto dice Rolando Rizzo la ripetizione del battesimo non viene imposta: ‘Quando membri di comunità evangeliche scoprono le verità peculiari all’Avventismo e se ne convincono, noi li accettiamo nelle nostre comunità con un semplice voto; non imponiamo loro il battesimo, poiché crediamo che la loro precedente esperienza insieme alla loro comunità sia stata una reale esperienza con Cristo’ (Rolando Rizzo, L’identità avventista, Trento 1994, pag. 65).

[10] Articolo di fede n. 15: Ibid., pag. 233. Nella maggior parte delle chiese viene celebrata il primo sabato di ogni trimestre con pane azzimo e vino non fermentato. E’ preceduta dalla lavanda dei piedi in cui gli uomini lavano i piedi agli uomini e le donne alle donne.