L’ufficio di vescovo

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La dottrina avventista

La donna nella Chiesa può ricoprire l’ufficio di vescovo.

Dal 1989 in seno alla Chiesa Avventista la donna può essere eletta anche anziano e non solo diaconessa. ‘Il voto preso dalla Conferenza Generale prevede la possibilità, dietro approvazione delle Divisioni e poi delle Unioni e Federazioni locali, di consacrare le donne come anziano di chiesa’.[1] Dora Pellegrini, presidentessa dell’Associazione Italiana mogli di pastori avventisti, a proposito di questa decisione ha affermato: ‘A me sembra che con questa decisione la Chiesa voglia dire alle donne: ‘Non tiratevi indietro se il Signore vi ha dato dei talenti particolari. Non accontentatevi di essere solo figlie, ma siate madri in Israele’. Nelle famiglie comuni le madri svolgono un compito dirigenziale e sono delle ‘sorveglianti’, delle ‘custodi’ che si occupano costantemente dello sviluppo psicofisico della propria famiglia. Se la stessa cura e dedizione offriranno alla Chiesa, che è la famiglia di Dio, questa non potrà che esserne arricchita’.[2]

 


[1] Il Messaggero Avventista, Febbraio 1990, pag. 25. Il Concilio Annuale della Conferenza Generale discusse e votò la questione il 5 e il 9 ottobre 1989. A proposito delle decisioni della Conferenza Generale, che è il massimo organo della Chiesa Avventista, la White affermò: ‘… quando viene espresso un giudizio dalla Conferenza Generale, che è la più alta autorità che Dio abbia sulla terra, l’indipendenza e i giudizi privati non debbono essere più mantenuti, ma abbandonati’ (Manuale di Chiesa, pag. 37). Quel ‘è la più alta autorità che Dio abbia sulla terra’ è senza ombra di dubbio una affermazione falsa, affermazione che rivaleggia quanto ad arroganza con quella dei Cattolici romani a proposito del loro capo, definito anche lui la più alta autorità che Dio abbia sulla terra essendo niente di meno denominato il Vicario di Cristo. Stando così le cose se a quella Conferenza qualcuno prima della votazione non era d’accordo a far ricoprire l’ufficio di anziano anche alla donna, dopo il voto favorevole della Conferenza doveva abbandonare il suo giudizio privato sfavorevole anche se esso era pienamente in accordo con la Parola di Dio. Evidentemente la White che tanto parlava contro il papato accusandolo di avere mutato il quarto comandamento, con quelle sue parole non fece altro che innalzare contro Dio un altro potere, quello della Conferenza Generale della Chiesa Avventista, anche questo infatti ritiene di poter mutare le leggi di Dio (in questo caso, il divieto per la donna di insegnare e di essere eletta come anziano) come il papato. Al papato di Roma dunque se ne contrappone un altro sulla terra; quello Avventista che ha la sua sede in America. Giudicate da voi stessi fratelli quello che dico.

[2] Ibid., pag. 25-26