La menzogna

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La dottrina avventista

In certi casi mentire è un obbligo.

Giovanni Leonardi, professore al Seminario Teologico dell’Istituto Avventista di Firenze, ha scritto: ‘Il cristiano non mente, ma se in casi straordinari la bugia rappresenta l’unica possibilità di salvare l’innocente dall’ingiustizia, allora credo che sia non solo lecito ma doveroso dirla perché il Signore ha dato la sua legge non per far morire ma per far vivere, non per tutelare l’ingiusto ma il giusto’.[1]

Ci troviamo davanti ad un insegnamento che assomiglia a quello della chiesa cattolica romana sulla bugia. Vi ricordo quello che dicono i Cattolici sulla menzogna: ‘In molti casi, basterà il silenzio o la frase evasiva allo scopo di salvare il segreto, di eludere una minaccia, di essere cortesi. Ma tante altre volte il silenzio o la frase evasiva sono proprio tali da tradire quegli scopi. Non si può allora né tacere né evadere; bisogna dire qualcosa; d’altronde il proprio pensiero non può dirsi senza pericolo. E’ lecita in simili circostanze la risposta falsa? Con la grande maggioranza degli uomini sani, i dottori cattolici rispondono di sì’.[2] Dunque Leonardi per i Cattolici romani insegnando in quella maniera sulla bugia fa parte di quella maggioranza di uomini sani.

 


[1] Giovanni Leonardi ‘La legge nella prospettiva avventista’, in Adventus n° 1, anno 1988, pag. 63-64

[2] Enciclopedia Cattolica, vol. 8, 703.