Conclusione

Le Chiese Pentecostali Antitrinitarie (I ‘Gesù solo’) e i Branhamiti – Indice  >  Le Chiese Pentecostali Antitrinitarie  >  Lo Spirito Santo  >  Conclusione

Voglio concludere questa parte dedicata alla difesa della Trinità dicendo questo: quando noi parliamo della diversità e della unità esistenti tra la persona del Padre, la persona del Figliuolo e la persona dello Spirito Santo, parliamo di qualche cosa che non riusciamo a comprendere appieno perché la sua conoscenza sorpassa di molto la comprensione umana. Per questo ci limitiamo a citare le Scritture che parlano di questa diversità e di questa unità perfetta che esiste fra loro, senza minimamente cercare di spiegare questo mistero che è grande. Ma il fatto di non riuscire a spiegare o conoscere appieno questo mistero che concerne la natura di Dio non desta in noi nessuna preoccupa­zione perché sappiamo che le cose occulte appartengono a Dio e ci saranno rivelate in quel giorno quando sarà venuta la perfezione.

Come rispondere dunque agli Unitariani che stanno continuamente a dire che noi professando la dottrina della Trinità abbiamo annullato l’unicità e l’indivisibilità di Dio? Occorre dire loro che è vero che la dottrina della Trinità sembra una dottrina che annulla l’unicità e l’indivisibilità di Dio, ma è altresì vero che ciò è solo apparenza perché le Scritture in svariate maniere fanno menzione, soprattutto nel Nuovo Testamento, di Tre persone divine, cioè il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo, formanti un solo Dio. Non di tre titoli, o modi di essere, o manifestazioni del solo Dio, ma di tre persone. Lo abbiamo visto, le Scritture non ci permettono di professare la dottrina degli Unitariani perché essa è priva di un qualsiasi fondamento scritturale e porta a dire cose assurde sulla Divinità (oltre che a sovvertire – come vedremo fra poco – la dottrina sulla salvezza). La dottrina della Trinità invece è pienamente confermata dalle Scritture e non porta a dire cose assurde sulla Divinità e neppure sovverte la dottrina biblica della salvezza.