L’apostolo Paolo credeva e predicava che la remissione dei peccati si ottiene soltanto mediante la fede

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Quando si parla della remissione dei peccati occorre tenere presente che quando la si ottiene si viene giustificati da Dio. E questo perché la remissione dei peccati consiste nella cancellazione di ogni peccato e quando ad una persona Dio cancella ogni suo peccato di conseguenza lo giustifica cioè lo dichiara giusto, come se egli non avesse peccato.

Domandiamoci allora: per l’apostolo Paolo, l’apostolo di noi Gentili, quando si viene giustificati? Da ciò che si evince leggendo gli Atti degli apostoli e le epistole da lui scritte per l’apostolo si viene giustificati mediante la fede, cioè quando si crede nel Vangelo. Vediamo alcune sue parole che attestano quanto detto.

Ÿ• Nella sinagoga di Antiochia di Pisidia, Paolo disse: “Siavi dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui v’è annunziata la remissione dei peccati; e per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi non avete potuto esser giustificati per la legge di Mosè”.[1]

Quel “chiunque crede è giustificato di tutte le cose” non significa altro che ‘chiunque crede in Cristo riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome’, ossia significa la stessa cosa che disse Pietro a casa di Cornelio.[2]

Ÿ• Paolo scrisse ai Romani queste parole: “Ora, però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata una giustizia di Dio, attestata dalla legge e dai profeti: vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti i credenti; poiché non v’è distinzione; difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio, e son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù; il quale Iddio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue d’esso, per dimostrare la sua giustizia, avendo Egli usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; per dimostrare, dico, la sua giustizia nel tempo presente; ond’Egli sia giusto e giustificante colui che ha fede in Gesù. Dov’è dunque il vanto? Esso è escluso. Per qual legge? Delle opere? No, ma per la legge della fede; poiché noi riteniamo che l’uomo è giustificato mediante la fede, senza le opere della legge. Iddio è Egli forse soltanto l’Iddio de’ Giudei? Non è Egli anche l’Iddio de’ Gentili? Certo lo è anche de’ Gentili, poiché v’è un Dio solo, il quale giustificherà il circonciso per fede, e l’incirconciso parimente mediante la fede”,[3] e: “Or a chi opera, la mercede non è messa in conto di grazia, ma di debito; mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è messa in conto di giustizia”,[4] ed anche: “Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati”.[5] Notate come in tutte queste parole l’apostolo ripete diverse volte e in maniera diversa che l’uomo viene giustificato soltanto mediante la fede.

Stando così le cose anche per Paolo, come per Pietro, la remissione dei peccati non si otteneva mediante il battesimo ma soltanto mediante la fede. Il battesimo in acqua era certo importante per Paolo, ma esso seguiva la remis­sione dei peccati che era avvenuta in colui che aveva creduto, ma non la produceva.

Abbiamo dunque dimostrato come è mediante la fede che si ottiene la remissione dei propri peccati e non mediante il battesimo.

 


[1] Atti 13:38-39

[2] Cfr. Atti 10:43

[3] Rom. 3:21-30

[4] Rom. 4:4-5

[5] Rom. 10:9-10