Alcune parole conclusive

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Di certo la dottrina unitariana sul come si viene salvati è una dottrina sbagliata perché afferma che per essere salvati occorre oltre che credere, anche essere battezzati in acqua e con lo Spirito Santo. La Scrittura ripetutamente afferma che la salvezza si ottiene soltanto credendo. Paolo e Sila dissero al carceriere di Filippi: “Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato…”;[1] Paolo disse ai Romani: “Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati”.[2] Questa è la parola della fede. Certo il battesimo in acqua è importante, ma non produce la salvezza. Il battesimo in acqua infatti è la richiesta di una buona coscienza fatta a Dio;[3] è il segno attestante che la persona ha creduto nel Signore e ha deciso di seguire le sue orme per il resto della sua vita; ma in nessun caso esso salva l’uomo dal peccato perché l’uomo viene salvato dal peccato quando si ravvede e crede nel Signore. Anche l’altro battesimo, quello con lo Spirito Santo, non coopera alla salvezza dal peccato perché esso segue sempre la fede. E’ importante pure questo perché tramite esso il credente viene rivestito di potenza e messo in grado di pregare e cantare in altra lingua, ma non coopera alla salvezza dal peccato. La salvezza dal peccato – lo ripeto – si ottiene mediante la sola fede in Cristo Gesù.

 


[1] Atti 16:31

[2] Rom. 10:9-10

[3] Cfr. 1 Piet. 3:21