Gesù non è il Padre

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Non si può in nessun modo affermare che Gesù Cristo è il Padre, o che Lui e il Padre sono la medesima persona, perché le seguenti Scritture mostrano chiaramente che il Padre ed il Figliuolo sono due persone distinte l’una dall’altra (e quindi non due termini che starebbero a indicare rispettivamente la divinità di Cristo e la sua umanità).

Ÿ• Quando Gesù fu battezzato da Giovanni nel Giordano è scritto che venne una voce dai cieli che disse: “Questo è il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto”.[1] Ma di chi era quella voce? Chi disse quelle parole? Gesù che era in terra? Affatto, perché la voce venne dal cielo. Quindi quella voce era la voce del Padre del Signore nostro Gesù Cristo e non la voce di Gesù Cristo. Per questo non possiamo affermare che il Padre è solo un titolo dato a Gesù (per indicare la sua Divinità) e non una persona divina distinta da lui perché quella voce procedette dalla persona del Padre che era in cielo mentre il suo Figliuolo era in terra. Ma diciamo qualcosa d’altro: ora, gli Unitariani convengono con noi che Gesù fu unto di Spirito Santo al Giordano, vorremmo quindi domandare loro: ‘Se Gesù è il solo vero Dio e fuori di lui non v’è altro Dio, come mai nei Salmi, a proposito dell’unzione di Gesù Cristo sono scritte le seguenti parole: “Tu ami la giustizia e odii l’empietà. Perciò Iddio, l’Iddio tuo, ti ha unto d’olio di letizia a preferenza de’ tuoi colleghi”?[2] Come mai viene detto di Dio che è stato unto dal suo Dio? Non è forse perché il Cristo era Dio, e al Giordano fu unto di Spirito Santo dal suo Dio, cioè il Padre suo? Certo, altrimenti la frase non avrebbe nessun senso? Quindi Gesù non poteva essere il Padre.

Ÿ• Quando Gesù fu trasfigurato sul monte santo i discepoli udirono dal cielo questa voce che disse: “Questo è il mio diletto Fi­gliuolo, nel quale mi son compiaciuto; ascoltatelo”.[3] Domandiamo anche in questo caso: ma di chi era quella voce? Di Gesù o di un’altra persona? Di un’altra persona e precisamente del Padre suo. Questo lo ha confermato Simon Pietro quando disse nella sua seconda epistola: “Poiché egli ricevette da Dio Padre onore e gloria quando giunse a lui quella voce dalla magnifica gloria: Questo è il mio diletto Figliuolo, nel quale mi sono compiaciuto”.[4] Quindi ancora una volta si giunge alla conclusione che Gesù Cristo, benché anche nei giorni della sua carne fosse Dio, non era il Padre perché il Padre suo era in cielo. Certo, in Gesù abitava tutta la pienezza della Deità e per questo egli fu anche adorato sulla terra, sia prima di morire che dopo essere risorto, ma pure egli rimaneva il Figliuolo dell’Iddio vivente e vero che era in cielo. Egli disse che il Padre dimorava in lui e che lui dimorava nel Padre, egli affermò di essere uno con il Padre, egli disse di esistere prima che Abramo nascesse, ma tutto questo non ci porta ad affermare che lui era il Padre perché sappiamo che questa affermazione contrasta la Parola di Dio e viene da essa annullata. Certamente se lui fosse stato il Padre, o in altre parole se quello del Padre fosse stato solo un titolo che possedeva Gesù, sarebbe stato un controsenso per Gesù dire che il Padre suo era in cielo. Dunque, domandiamoci: perché Gesù Cristo disse: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de’ cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli”,[5] ed anche: “Poiché chiun­que avrà fatta la volontà del Padre mio che è ne’ cieli, esso mi è fratello e sorella e madre”?[6] E perché Gesù un giorno disse: “Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai savî e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Sì, Padre, perché così t’è piaciuto”?[7] Ed ancora; perché Gesù davanti alla tomba di Lazzaro disse: “Padre, ti ringrazio che m’hai esaudito”?[8] La risposta non è forse perché lui era il Figlio di Dio ed il Padre suo era nel cielo? Certo, e non può essere altrimenti.

Ÿ• Paolo disse ai Romani: “Iddio, al quale servo nello spirito mio annunziando l’Evangelo del suo Figliuolo, mi è testimone ch’io non resto dal far menzione di voi in tutte le mie preghiere…”.[9]

Ai Corinzi egli disse: “Voi siete di Cristo, e Cristo è di Dio”,[10] ed anche: “Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saran tutti vivificati; ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo, la primizia; poi quelli che son di Cristo, alla sua venuta; poi verrà la fine, quand’egli avrà rimesso il regno nelle mani di Dio Padre…”,[11] ed ancora: “E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti”.[12]

Ai Galati: “Così anche noi, quando eravamo fanciulli, eravamo tenuti in servitù sotto gli elementi del mondo; ma quando giunse la pienezza de’ tempi, Iddio mandò il suo Figliuolo, nato di donna, nato sotto la legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge”.[13]

Agli Efesini: “Benedetto sia l’Iddio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, il quale ci ha benedetti d’ogni benedizione spiri­tuale ne’ luoghi celesti in Cristo”.[14]

Ai Filippesi: “Ed è perciò che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al disopra d’ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre”.[15]

Ai Colossesi: “Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo…”.[16]

Ai Tessalonicesi: “Vi siete convertiti dagl’idoli a Dio per servire all’Iddio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il suo Figliuolo, il quale Egli ha risuscitato dai morti; cioè, Gesù che ci libera dall’ira a venire”.[17]

A Timoteo: “Io ti scongiuro, dinanzi a Dio, dinanzi a Cristo Gesù e agli angeli eletti, che tu osservi queste cose senza prevenzione…”,[18] ed ancora: “Nel cospetto di Dio che vivifica tutte le cose, e di Cristo Gesù che rese testimonianza dinanzi a Ponzio Pilato con quella bella confessione, io t’ingiungo d’os­servare il comandamento divino…”.[19]

Lo Scrittore agli Ebrei dice: “Dice del Figliuolo: Il tuo trono, o Dio, è ne’ secoli dei secoli, e lo scettro di rettitudine è lo scettro del tuo regno. Tu hai amata la giustizia e hai odiata l’iniquità; perciò Dio, l’Iddio tuo, ha unto te d’olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni”,[20] ed ancora: “Così anche Cristo non si prese da sé la gloria d’esser fatto Sommo Sacerdote; ma l’ebbe da Colui che gli disse: Tu sei il mio Figliuolo; oggi t’ho generato”.[21]

Ÿ• Giacomo dice all’inizio della sua epistola: “Giacomo, servitore di Dio e del Signor Gesù Cristo…”.[22]

Ÿ• Pietro dice: “Benedetto sia l’Iddio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo…”.[23]

Ÿ• Giovanni dice: “Quello, dico, che abbiam veduto e udito, noi l’annunziamo anche a voi, affinché voi pure abbiate comunione con noi, e la nostra comunione è col Padre e col suo Figliuolo, Gesù Cristo”;[24] ed anche: “Se alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto….”.[25]

Come potete vedere da voi stessi, tutte queste Scritture attesta­no inequivocabilmente in una maniera o nell’altra che Dio Padre ed il suo Figliuolo, cioè Gesù Cristo, sono due persone e non la stessa persona, perciò errano grande­mente gli Unitariani che dicono che Gesù è anche il Padre.

 


[1] Matt. 3:17

[2] Sal. 45:7

[3] Matt. 17:5

[4] 2 Piet. 1:17

[5] Matt. 7:21

[6] Matt. 12:50

[7] Matt. 11:25-26

[8] Giov. 11:41

[9] Rom. 1:9

[10] 1 Cor. 3:23

[11] 1 Cor. 15:22-24

[12] 1 Cor. 15:28

[13] Gal. 4:3-5

[14] Ef. 1:3

[15] Fil. 2:9-11

[16] Col. 1:3

[17] 1 Tess. 1:9-10

[18] 1 Tim. 5:21

[19] 1 Tim. 6:13-14

[20] Ebr. 1:8-9; cfr. Sal. 45:6-7

[21] Ebr. 5:5

[22] Giac. 1:1

[23] 1 Piet. 1:3

[24] 1 Giov. 1:3

[25] 1 Giov. 2:1