La salvezza

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La dottrina branhamita

Per essere salvati occorre ravvedersi, farsi battezzare nel nome di Gesù Cristo, ricevere il battesimo con lo Spirito Santo e ubbidire a quello che Dio ci ha mandato a dire tramite William Branham

Branham insegnava che Cristo è morto per i nostri peccati e che la salvezza è per grazia mediante la fede in Cristo: ‘Egli si fece carne per poter prendere su se stesso la condanna divina per il peccato. (…) La salvezza viene solo dal Signore. Egli solo pigiò nel tino dell’ira di Dio e la sua veste fu intinta di rosso col suo proprio sangue. Fu a lui che toccò la fornace ardente del giusto giudizio e furore di Dio. Egli, il Giusto soffrì per gli ingiusti. (…) Egli fu trafitto a motivo delle nostre trasgressioni. Il castigo per cui abbiamo pace è stato su di lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione. Il Signore ha messo su di LUI tutte le nostre colpe. Egli soffrì come nessun altro. Perfino prima di andare alla croce lottò tanto che il suo sudore scese dal suo corpo come gocce di sangue. Egli soffrì indicibili sofferenze per redimerci tutti’.[1] ‘Ma allora, come siamo salvati noi? Voi siete salvati mediante la fede, e ciò è per grazia: voi non potete fare nulla, nemmeno una sola cosa per essere salvati. Se voi potete, la morte di Cristo è inutile. Non è quello che mangiate, quello che bevete, quello che indossate, questo, quello, o quell’altro, ma voi siete salvati per grazia mediante la fede’;[2] ‘Le opere non prenderanno mai il posto della fede in Dio per la nostra salvezza. Ma le opere indicheranno la nostra fede già posta in Lui. Le opere buone non vi salvano, ma saranno il segno di una vita salvata quale frutto nel Signore’.[3]

I suoi seguaci insegnano la stessa cosa infatti dicono che Cristo è morto per i nostri peccati, come anche che Egli è risorto per la nostra giustificazione. Per cui chi vuole essere salvato deve credere nel suo nome, perché solo nel suo nome c’è salvezza e remissione dei peccati: ‘Facciamo parte di coloro che credono che Gesù Cristo morì in Croce per pagare il prezzo di riscatto per tutti i figli di Dio perduti nel peccato. Siamo parte di tutti coloro che credono che SOLO nel Nome di Gesù Cristo c’è la remissione dei peccati (Atti 4:12). Che solo Gesù Cristo uomo, è il mediatore tra Dio e gli uomini (I Tim.2:5)’, questo è quello che si legge sul sito Internet dei Branhamiti italiani. Stando a queste affermazioni quindi, la maniera per essere salvati che insegnano i Branhamiti è quella biblica.

Ma come voi ben sapete, nel campo delle sétte gli stessi termini e le stesse espressioni che usiamo noi nel parlare del come si viene salvati, nella bocca dei settari hanno un altro significato. E che sia così anche nel caso dei Branhamiti lo vedremo subito spiegando quali sono i passi che secondo i Branhamiti occorre fare per essere salvati. A tale proposito faremo un sunto di quello che si legge in un documento dal titolo Salvation in the 20 century [Salvezza nel ventesimo secolo] presente su un loro sito Internet (sito curato da ‘The Congregation of the Bible Believers Association’ di Mt. Pearl, Newfoundland, Canada). I passi da fare per essere salvati sono: 1) Ravvedimento; 2) Battesimo in acqua; 3) Richiesta e Ricezione del Battesimo con lo Spirito Santo. Ma vediamoli da vicini questi passi.

Per quanto riguarda il ravvedimento essi dicono che gli uomini essendo dei peccatori sin dal nascita devono prima di tutto essere convinti di fare ciò che è male agli occhi di Dio, poi sperimentare la contrizione cioè un sincero dispiacere per tutto il male che essi hanno commesso, poi desiderare di cambiare la propria condotta, ed accettare Gesù Cristo come proprio personale Signore e Salvatore. E’ lui infatti il Salvatore che Dio ha provveduto per la salvezza dell’umanità, Lui infatti nacque da una vergine, visse una vita immacolata e perfetta e depose la sua vita in perfetto sacrificio al nostro posto per soddisfare la legge dell’Iddio di giustizia, giustificarci e ricondurci a Dio, e dopo essere morto risuscitò per darci la Vita Eterna.

Per quanto riguarda il secondo passo, cioè il battesimo in acqua, esso deve essere eseguito per immersione nel solo nome di Gesù Cristo perché Gesù – come abbiamo già visto – per loro è sia il Padre, che il Figliuolo che lo Spirito Santo. Per loro il battesimo nel solo nome di Gesù è l’adempimento di quello che Gesù ordinò di compiere nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo. Per i Branhamiti il battesimo in acqua rappresenta la morte, la sepoltura e la resurrezione.

Per quanto riguarda il terzo passo, cioè la richiesta e la ricezione dello Spirito Santo, occorre tenere presente che i Branhamiti dicono che la ricezione dello Spirito non è un opzione ma un dovere e questo perché è solo mediante il battesimo con lo Spirito Santo che si sperimenta la nuova nascita. Questo insegnamento si fonda sulle parole di Branham secondo cui il battesimo con lo Spirito e la nuova nascita sono la stessa esperienza. Ecco infatti cosa disse Branham: ‘Che cos’è il battesimo con lo Spirito Santo? E’ lo Spirito che vi battezza nel Corpo di Cristo. E’ la Nuova Nascita. E’ lo Spirito di Dio che entra in voi e vi riempie dopo che udita la Parola vi siete ravveduti e siete stati battezzati nell’acqua quale richiesta di una buona coscienza fatta a Dio’;[4] ‘Penso che i peccatori vengono per nascere di nuovo, ciò che significa essere immersi tramite lo Spirito Santo nel Corpo di Cristo. E’ proprio questo quel che avvenne a Pentecoste, quando nacque la Chiesa. In altre parole, essere veramente nato dallo Spirito di Dio vuol dire in verità essere veramente battezzato con lo Spiri­to Santo. E’ la stessa cosa’.[5] Dunque per Branham si nasce di nuovo quando si riceve lo Spirito Santo, il che significa non quando si crede ma dopo avere creduto. Questo lui lo spiega nel suo Esposto sulle sette epoche della chiesa quando dice: ‘Voi non ricevete lo Spirito Santo quando, cioè nel momento in cui cominciate a credere IN LUI, dopo esservi ravveduti. Voi continuate ed è DOPO che ricevete lo Spirito Santo’.[6] Se uno dunque si pente, e si fa battezzare in acqua ma non sperimenta il battesimo con lo Spirito Santo, egli ancora deve nascere di nuovo. Ma come si riceve lo Spirito Santo? ‘Voi potete ricevere lo Spirito Santo semplicemente esercitando un pentimento ‘genuino’, facendovi battezzare nel Nome del Signore Gesù Cristo; mettendo da parte tutta la sozzura e tutto l’eccesso (abbondanza) della cattiveria (male), e ricevere con mansuetudine la parola piantata, che può salvare le anime vostre’. Il battesimo con lo Spirito produrrà la nuova nascita, e comincerà ad esserci il frutto dello Spirito.[7]

A questo punto però, cioè dopo avere ricevuto il battesimo con lo Spirito Santo, è necessario camminare alla luce della Parola di Dio. Rifiutare di camminare in questa luce significa ‘mettersi al di fuori della protezione del Sangue di Gesù’. Questo concetto è spiegato in questa maniera: ‘Rifiutare di camminare in una Luce maggiore significa ‘apostatare’. Il Credente o va avanti in una Luce sempre maggiore o va indietro – apostatando – andando in perdizione…. il Vero Credente non si ferma e non si stabilisce in una denominazione: egli/ella continua ad andare avanti con Dio – non legato da un credo denominazionale, ma credendo tutto quello che Dio rivelerà – fino all’adempimento della profezia in questa era, nella Vita e nel Ministerio di William M. Branham, il Servitore e il Profeta di Dio del Ventesimo Secolo. Egli è il messaggero di Dio approvato per questo Secolo, mandato per volgere i nostri cuori alla pienezza della Parola e ai ‘misteri rivelati’….’. Stando dunque così le cose, per essere salvati non è sufficiente credere in Gesù Cristo, perché è necessario anche accettare Branham come il Messaggero di Dio per questo secolo. E difatti i Branhamiti vanno ripetendo del continuo che chi rifiuta di dare ascolto alla ‘Voce di Dio’ per quest’ultima epoca della Chiesa andrà in perdizione.

 


[1] Ibid., pag. 70

[2] Dal sermone The Mark Of The Beast [Il Marchio della Bestia] tenuto il 15 luglio 1956 in Jeffersonville (Indiana) U.S.A. Audiocassetta 56-0715.

[3] Esposto…, pag. 298

[4] Ibid., pag. 204

[5] Ibid., pag. 191

[6] Ibid., pag. 196

[7] Sicuramente, chi conosce la dottrina sulla nuova nascita sia dei Testimoni di Geova che dei Mormoni, avrà notato che quella dei Branhamiti ha delle cose in comune con quella di queste due altre sétte, infatti anche per i Testimoni di Geova e i Mormoni si ‘nasce di nuovo’ quando si riceve il battesimo con lo Spirito Santo, e guarda caso anche per loro quando si riceve questo battesimo non ci si deve mettere a parlare in altre lingue (vedremo infatti più avanti come per i Branhamiti il parlare in altre lingue non è il segno del battesimo con lo Spirito Santo).