Branham peccò di presunzione quando affermò di essere il messaggero di Dio per la Chiesa degli ultimi tempi

Le Chiese Pentecostali Antitrinitarie (I ‘Gesù solo’) e i Branhamiti – Indice > I Branhamiti > Il messaggero degli ultimi giorni  >  Confutazione – Branham peccò di presunzione quando affermò di essere il messaggero di Dio per la Chiesa degli ultimi tempi

Come abbiamo visto per i membri delle chiese attaccate agli insegnamenti e alle rivelazioni di Bran­ham quest’ultimo è il messaggero di Dio per la Chiesa degli ultimi tempi; e questo essi lo dicono in base a quello che lo stesso Branham affermò in una maniera o nell’altra. E devo dire che costoro sostengono e proclamano la ‘missione divina’ di William Branham con un zelo e con uno sforzo che non hanno neppure tanti pastori e credenti verso la proclamazione della missione divina del nostro Signore Gesù Cristo. Ancora una volta ho dovuto riscontrare che sono più zelanti i seguaci di qualche ‘profeta’ moderno che i seguaci di Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Ovviamente cosa è accaduto? Che dato che i Branhamiti sostengono che Branham è il messaggero mandato da Dio a ristabilire ogni cosa prima della venuta di Cristo, li si sente parlare molto più di Branham che di Gesù Cristo; più delle parole di Branham che delle parole di Cristo. Un po’ insomma come nel caso dei Mormoni che parlano molto più di Joseph Smith che di Gesù Cristo. Niente di cui meravigliarsi; questa è la tragica conseguenza a cui porta l’accettazione di qualcuno come l’ultimo ‘restauratore del vangelo’. Ma veniamo ora alla confutazione di questa cosiddetta missione divina di Branham da lui presentata nel suo libro Esposto sulle sette epoche della chiesa.

Cominciamo col dire che suddividere la storia della Chiesa in sette epoche appoggiandosi sulle sette chiese dell’Apocalisse non è giusto, come non è giusto definire l’angelo di ogni chiesa come il messaggero di Dio mandato per ogni epoca; e questo perché le sette chiese dell’Apocalisse erano delle chiese esistenti in quel tempo e precisamente nell’Asia, e i sette angeli erano i pastori di esse a cui Dio tramite Giovanni gli fece pervenire delle specifiche parole. Va da sé quindi che definire la chiesa di Laodicea l’epoca attuale non è giusto; anche perché se si considerano le cose da vicino – e non superficialmente – si vedrà che anche in quest’epoca ci sono chiese che hanno le caratteristiche di ogni chiesa dell’Apocalisse. Vogliamo dire con questo che ancora oggi ci sono nel mondo chiese la cui situazione assomiglia e talvolta è uguale a quella di ogni Chiesa dell’Apocalisse; perciò c’è la chiesa che assomiglia a quella di Efeso, quella che assomiglia a quella di Smirne, quella che asso­miglia a quella di Pergamo e così via.

Per quanto riguarda poi la dottrina del messaggero così come è esposta da Branham essa è falsa quantunque egli prenda dei passi della Scrittura per sostenerla. La Scrit­tura insegna che prima del giorno del Signore deve venire Elia; lo disse questo Malachia: “Ecco, io vi mando Elia, il profeta, prima che venga il giorno dell’Eterno, giorno grande e spaventevole. Egli ricondurrà il cuore dei padri verso i figliuoli, e il cuore dei figliuoli verso i padri, ond’io, venendo, non abbia a colpire il paese di sterminio”,[1] ed anche Gesù Cristo: “Certo, Elia deve venire e ristabilire ogni cosa”;[2] ma qui si parla chiaramente di Elia (ricordiamo che Elia fu trasportato perché non vedesse la morte) e non di qualcuno dotato dello spirito di Elia come era Giovanni Battista. Perciò Branham non poteva essere l’Elia che doveva venire. Il suo discorso poi da lui fatto per spiegare che cosa farà quest’ultimo messaggero di Dio, cioè che ricondurrà il cuore (o la fede) dei figliuoli verso i padri della Pentecoste cioè al loro sano insegnamento, si confuta da solo perché se si esaminano attentamente gli insegnamenti di Branham alla luce di quanto insegnavano gli apostoli si vedrà che lui su diversi punti non si prefigge di ricondurre il cuore dei credenti alla fede dei ‘padri della Pentecoste’, piuttosto si prefigge di volgere il cuore dei credenti a delle eresie e quindi di farli sviare. Che cosa sono infatti le sue affermazioni che fanno di Gesù sia il Padre che il Figliuolo che lo Spirito Santo, che annullano il battesimo nel nome del Padre del Figliuolo e dello Spirito Santo, che fanno del cielo e delle piramidi due Bibbie scritte da Dio, che fanno del battesimo con lo Spirito Santo la nuova nascita, che permettono al marito di risposarsi mentre sua moglie è ancora in vita, dico, che cosa sono queste affermazioni se non delle eresie? Attenzione dunque al messaggio di questo cosiddetto messaggero dotato dello spirito d’Elia, perché a differenza del messaggio di Giovanni Battista si prefigge di volgere il cuore dei santi a delle false dottrine generate dal diavolo, che è il padre della menzogna e che riesce a fare passare le sue menzogne per verità!

Per quanto riguarda poi la predizione fatta da Branham sulla fine dei tempi per il 1977[3] essa è caduta a terra perché impostu­ra; è superfluo dire che il suo ragionamento secondo il quale Gesù non ha detto che nessuno sa l’anno, il mese o la settimana in cui tornerà, ma solo che nessuno sa il giorno e l’ora, è un ragionamento vano da lui fatto per ingannare le persone e trascinarle dietro a lui. Che pensate poi? Che sia la prima volta che qualcuno invece che predire il mese e il giorno del ritorno di Cristo, si limita a predire solo l’anno? No, altri prima di lui lo hanno fatto. William Miller per esempio non aveva stabilito neppure lui il giorno e il mese del ritorno di Cristo, ma solo un periodo di dodici mesi entro cui Cristo sarebbe tornato. Egli aveva predicato infatti che Gesù sarebbe tornato tra la primavera del 1843 e quella del 1844; ma anche nel suo caso la predizione non si adempì.

Dunque quest’ultima epoca della Chiesa ha avuto un prolungamento di 23 anni! Come mai? vorremmo domandare noi ai seguaci di Branham. Come mai questa rivelazione di Branham non si è adempiuta? Eppure Branham era così preciso nelle sue predizioni, e voi dite che nessuna di esse fallì mai, il che è una prova che lui era un vero profeta di Dio. Ve lo dico io perché questa rivelazione non si è adempiuta; perché, come ho prima detto, essa è un impostura di Branham. Egli la disse per presunzione quella data, non perché gliela rivelò Dio. Eppure voi continuate ancora a credere che la storia della Chiesa è suddivisa in sette periodi, di cui Branham stabilì sia l’inizio che la fine, e sia il loro rispettivo messaggero!! Ma domandatevi: non è possibile che Branham si sia sbagliato anche nel suddividere la storia della Chiesa in sette epoche e nell’assegnare a ciascun epoca un messaggero? Io credo che voi fareste bene a riflettere su questo. Io sono pienamente persuaso che Branham non si sbagliò solo nel dichiarare la fine della settima epoca per l’anno 1977, ma anche nel definirsi l’angelo di questa epoca. Che poi vorrei farvi notare una evidente contraddizione in cui è caduto Branham definendosi l’angelo della chiesa di Laodicea, ossia il Messaggero di questa ultima epoca. Ora, le parole che Gesù rivolse a questo preciso angelo sono parole di biasimo infatti gli dice: “Io conosco le tue opere; tu non sei né freddo né fervente. Oh fossi tu pur freddo o fervente! Così, perché sei tiepido, e non sei né freddo né fervente, io ti vomiterò dalla mia bocca”.[4] Come poteva quindi Branham definirsi questo angelo e nello stesso tempo affermare sia pur indirettamente di essere il messaggero di questa ultima epoca della storia della Chiesa? Come è possibile, dico io, che Cristo per avvertire i Cristiani dell’ultima epoca della Chiesa si usi di un messaggero che lui stesso ha definito né freddo e né fervente, bensì tiepido, e che per questa sua tiepidezza sarà vomitato dalla sua bocca?!! A noi pare che Branham in questa maniera si sia involontariamente screditato; a dimostrazione questo che se la Parola di Dio non la si taglia rettamente perché presuntuosi, si finisce col rimanere confusi. Quella stessa Scrittura che viene presa per ingannare si ritorce contro coloro che ne fanno cattivo uso. Ma Branham, prevedendo che qualcuno avrebbe potuto fargli notare questa sua palese contraddizione, è corso ai ripari dicendo a proposito di Apocalisse 3:15-16: ‘Questo verso non è detto ad un individuo, bensì alla chiesa’.[5] Parole vane, solo parole vane, perché Gesù disse a Giovanni: “E all’angelo della chiesa di Laodicea scrivi…”, e non ‘e alla chiesa di Laodicea scrivi’.

Stando dunque così le cose alla luce della Parola di Dio, noi rigettiamo l’affermazione dei Branhamiti secondo cui l’8 Gennaio del 1961 alla conclusione del suo messaggio dal titolo ‘Rivelazione capitolo 4, parte 3’, nel Tabernacolo di Jeffersonville, sarebbe apparsa la Colonna di Fuoco che avrebbe disegnato sul muro lo schizzo delle Sette Epoche della Chiesa esattamente come lo aveva disegnato poco prima Branham sulla lavagna. Come avrebbe potuto Dio confermare che Cristo sarebbe tornato nel 1977?!!

 


[1] Mal. 4:5-6

[2] Matt. 17:11

[3] A proposito, non si capisce cosa voleva dire Branham affermando che era una predizione (un dire anticipatamente) e non una profezia! Ora, è vero che c’è differenza tra la predizione di un evento futuro (parola di sapienza) e una profezia perché chi profetizza parla agli uomini un linguaggio di edificazione, consolazione ed esortazione e non predice un particolare evento futuro, ma a quanto pare non è questo che intendeva dire Branham; rimane un mistero il significato delle sue parole. Una cosa è chiara; la predizione la fece, anche se non la chiamò profezia.

[4] Ap. 3:15-16

[5] Esposto…, pag. 455