Il messaggio di Branham non è parola di Dio e non va aggiunto alla Bibbia

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Come avete potuto vedere il discorso che fanno i Branhamiti per difendersi dall’accusa di seguire un uomo e di porre i suoi insegnamenti sopra quelli della Scrittura, è simile al discorso che fanno gli Avventisti per difendersi dall’accusa di mettere gli scritti di Ellen White al disopra della Bibbia (cosa che è perfettamente vera). Ma d’altronde era inevitabile che i seguaci di Branham finissero con il mettere le sue parole a fianco della, o al di sopra della, Scrittura, perché non avrebbe avuto senso dire di credere nel ministerio profetico di Branham (e si badi, non a un normale ministerio profetico, ma ad uno unico essendo il messaggero mandato da Dio ad avvertire la Chiesa poco prima del ritorno di Cristo), e poi non mettere le sue parole allo stesso livello, e spesso al di sopra, di quelle della Bibbia. La stessa fine hanno fatto gli Avventisti come anche i Mormoni, e per lo stesso motivo, perché sia Ellen G. White che Joseph Smith si dichiararono ambedue il ‘profeta degli ultimi giorni’; per cui le loro parole sono state aggiunte al canone della Bibbia (nel caso degli Avventisti però questa aggiunta avviene nella pratica quantunque essi dicono che il canone della Bibbia è completo).

Abbiamo detto poco fa che non tutto quello che insegnava Branham era verità perché questo uomo insegnava anche delle cose false, per cui le sue parole non si possono mettere allo stesso livello di quelle di Isaia, o di Gesù o di Paolo o di Pietro. Potremmo quindi fermarci qui in questa nostra confutazione. Tuttavia vogliamo cogliere l’occasione per dire qualche cosa d’altro che abbiamo detto in altre occasioni ma che riteniamo bene ripeterlo.

E’ evidente che tutti coloro che accettano le parole di uno che predica il Vangelo ai nostri giorni come Parola di Dio pura di ogni scoria, e ritengono che le sue parole restaurino il Vangelo, finiscono con il non ritenere più il canone della Bibbia completo, ossia smettono di considerare la Bibbia come sufficiente alla salvezza. Non importa se lo diranno apertamente o no, essi finiranno coll’attribuire al loro capo e fondatore una importanza decisiva nella salvezza dell’uomo mettendo così da parte la Bibbia. Ecco perché colgo l’occasione per dire ancora una volta qualcosa sulla sufficienza della Bibbia. La Bibbia, fratelli, è completa e perciò sufficiente per la nostra salvezza. La Bibbia ci dice cosa dobbiamo fare per essere salvati e come ci dobbiamo comportare nella nostra vita per piacere a Dio. Non c’è aspetto della nostra vita in cui la Bibbia non ci guidi, per cui non abbiamo bisogno degli scritti di qualcuno che ci dicano quello che dobbiamo fare. Un ministro del Vangelo può confermare quello che dice già la Bibbia, ma non può avere da Dio nulla di nuovo; nel senso di ricevere da Dio un messaggio indispensabile da accettare se si vuole essere salvati dall’ira a venire. I Branhamiti invece vorrebbero farci credere che Dio rivelò a Branham delle cose mai rivelate a nessun altro prima di lui (e quindi che non sono scritte nella Bibbia), che concernono questo ultimo periodo della chiesa (il settimo per la precisione, di cui il messaggero scelto da Dio è proprio William Marrion Branham!), che ognuno è chiamato ad accettare, pena la perdizione eterna. Pare di trovarsi davanti al messaggio dei Mormoni nella sostanza, perché anche loro dicono che Joseph Smith è stato l’ultimo dei profeti scelto da Dio per restaurare il Vangelo, per cui chi rigetta Joseph Smith non potrà esser salvato!! Attenzione a questi discorsi, perché sono discorsi vani. Chi ha creduto nel Signore Gesù Cristo, è salvato; e se persevererà nella fede nel suo nome fino alla fine sarà salvato nel regno celeste di Dio. Non importa se è un Metodista, un Battista, un Riformato, un Luterano, un Pentecostale, se rimarrà in Cristo fino alla fine andrà in cielo, e se rimarrà in Cristo fino alla sua venuta allora sarà mutato e sarà rapito in cielo con i risorti. La Bibbia, o meglio il contenuto della Bibbia, sarà sufficiente alla sua salvezza; egli non ha bisogno di sapere per la sua salvezza qualcosa che non è scritto nella Bibbia e che Dio avrebbe rivelato a Branham. Come egli non ha bisogno di sapere quello che diceva Joseph Smith e che guarda caso gli avrebbe rivelato sempre Dio! Quante rivelazioni indispensabili alla salvezza ci sono in questo mondo!! Quanti ‘restauratori’ del Vangelo!! Pare proprio che il Vangelo così come è scritto nella Bibbia non sia più sufficiente a salvare le anime dal peccato e dall’ira a venire! Par proprio che credere solo in Gesù, accettare solo Lui, e seguire solo Lui, non sia più sufficiente per essere salvati! Ah, ma i Branhamiti dicono che loro seguono un uomo che ha seguito Gesù in ogni cosa. A noi non pare proprio; Gesù infatti non credeva di essere oltre che il Figlio anche il Padre e lo Spirito Santo, mentre Branham credeva che esisteva solo Gesù! Gesù non credeva che la sua prima e la sua seconda venuta erano scritte nello Zodiaco, mentre Branham sì! Gesù non credeva che la storia dell’umanità fosse scritta nelle piramidi d’Egitto, mentre Branham ci credeva! Gesù non ha detto che oltre alla morte della propria moglie c’era qualche altra ragione per cui l’uomo poteva risposarsi, mentre Branham sì (vedi più avanti). Gesù non ha imposto la decima ai suoi discepoli per sostenere lui e il suo ministerio perché sapeva di non avere nessun diritto di farlo infatti secondo la legge erano i Leviti che dovevano riscuotere le decime ed esse dovevano servire a coloro che adempivano il loro ufficio nel tempio, mentre Branham imponeva la decima (vedi più avanti). C’è bisogno di altro per capire che Branham non ha seguito Gesù in tutto e per tutto, per cui chi segue Branham non segue Gesù? Lo ripeto, le parole di Branham non possono in nessuna maniera essere poste a fianco o dentro la Bibbia, perché non ispirate, non sono pure di ogni scoria come lo sono invece quelle della Bibbia. Alla Bibbia, solo alla Bibbia ci si affidi per la propria salvezza; e a nessun altro libro.