Gerusalemme, scoperto sigillo ebraico risalente alla fine del periodo del Primo Tempio

Un saluto da Matanyahu, che viveva a Gerusalemme 2.700 anni fa

La Israel Antiquities Authority ha recentemente annunciato la scoperta di un sigillo ebraico risalente alla fine del periodo del Primo Tempio, rinvenuto sul pavimento delle rovine di un antico edificio vicino al Monte del Tempio, nella Città Vecchia a Gerusalemme.
I reperti sono stati trovati sotto la base di un antico canale di scolo che gli archeologi stanno esplorando sotto l’Arco di Robinson, nel parco archeologico di Gerusalemme adiacente al Muro Occidentale. L’edificio rappresenta la struttura più vicina al Primo Tempio finora trovata dagli studiosi.
Il sigillo è fatto di pietra dura e porta inciso il nome del suo proprietario: “Lematanyahu Ben Ho…” (cioè: “di proprietà di Matanyahu Ben Ho…”). Il resto del nome e dell’iscrizione risultano illeggibili.
Questi sigilli, incastonati in anelli porta-sigillo, venivano usati nel periodo del Primo Tempio per siglare lettere e identificarne i proprietari, un po’ come i timbri usati oggi negli uffici.
“Il nome Matanyahu, come il nome Netanyahu, significa Dare a Dio – spiega Eli Shukron, direttore degli scavi per la Israel Antiquities Authority – Sono nomi menzionati varie volte nella Bibbia, tipici del Regno di Giuda nell’ultima parte del periodo del Primo Tempio, dalla fine dell’VIII secolo a.e.v. fino alla distruzione del Tempio nel 586 a.e.v.”.
Gli archeologi responsabili dello scavo avevano saggiamente deciso che tutta la terra rimossa dal sito sarebbe stata attentamente setacciata, con un accurato esame di tutto ciò che sarebbe rimasto nei setacci. Migliaia di studenti in visita al parco nazionale della Valle di Tzurim, situato sul pendio inferiore del Monte degli Ulivi, a nord-est della Città Vecchia, sono incaricati di questo meticoloso lavoro. Il minuscolo sigillo è stato scoperto proprio durante il processo di setacciamento.
“Trovare un sigillo del periodo del Primo Tempio ai piedi delle mura del Monte del Tempio è cosa rara e molto emozionante – dice Shukron – E’ una specie di saluto tangibile che ci giunge da un uomo chiamato Matanyahu che visse qui più di 2.700 anni fa”. E aggiunge: “Abbiamo anche trovato frammenti di vasellame caratteristici del periodo, sul pavimento dell’antico edificio, sotto la base del canale di scolo, e le prove di un crollo di pietre e di un incendio”.

(Da:israelhayom, 02.05.12)

Fonte: Israele.net

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Israele, Archeologia: trovato sigillo risalente al periodo del Secondo Tempio

Foto da: israelmatzav.blogspot.com

Gli archeologi impegnati negli scavi presso il sito della Città di Davide, a Gerusalemme, hanno rinvenuto domenica un raro reperto risalente al periodo del Secondo Tempio. Si tratta di un piccolo oggetto rotondo come un bottone, della circonferenza di due centimetri, che secondo gli esperti serviva per conferire il ”sigillo di purezza” a persone che si erano recate a fare offerte al Tempio.

Via | Israele.net – 26/12/2011

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La Biblioteca Nazionale del Cile e Corporazione SENDAS lavorano per il salvataggio del patrimonio storico evangelico

Negli ultimi due anni la Biblioteca Nazionale del Cile e Corporazione SENDAS hanno svolto un lavoro congiunto per salvare la collezione esistente di pubblicazioni evangeliche più grande del Cile.

A questo scopo è stata digitalizzata la collezione di riviste: Chile Evanjélico, Chile Evangélico e Chile Pentecostal, i cui primi esemplari furono stampati agli albori del XX secolo, essendo queste alcune delle prime pubblicazioni evangeliche in lingua spagnola che raccontano l’opera della Chiesa evangelica nazionale. Nel caso della rivista Chile Pentecostal essa è la prima rivista pentecostale cilena.

Si tratta di un’iniziativa di alto valore che cerca di mettere a disposizione della comunità i registri che conservano parte importante della storia, teologia, liturgia, cultura e amministrazione ecclesiale del Movimento Pentecostale in Cile.

Questo lavoro è stato realizzato nel rispetto degli standard internazionali, adottando tutte le misure precauzionali per proteggere il materiale. Per questo motivo si sono avvalsi di esperti nella conservazione, di vasta esperienza in questo campo.

Via | actualidadevangelica.es

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La storia della Francia protestante su iPad e iPhone

Histoire de la France Protestante (Storia della Francia Protestante) è la nuova applicazione gratuita per iPad e iPhone proposta dalla Fondazione Pasteur Eugène Bersier, sulla scia di museeprotestant.org, il Museo Virtuale del protestantesimo francese (coprodotto con la Società di Storia del Protestantesimo Francese) che riceve 1.500 visitatori al giorno.

L’applicazione offre una panoramica sui principali aspetti dell’opera del riformatore Lutero, mette in evidenza il contributo particolare di Calvino, e cerca di disegnare la storia di quasi 500 anni di presenza protestante in Francia.

Questo primo volume comprende:

– eventi significativi dalle guerre di religione all’Editto di Nantes e poi alle leggi del 1905 passando attraverso il Tempo del Deserto

– personalità importanti, Teodoro di Beza, l’ammiraglio di Coligny, Enrico IV, Abraham Mazel, François Guizot, il pastore Marc Boegner, Pierre Bayle, e molti altri…,

– dati concreti sulla realtà protestante nella Francia di oggi.

Ogni pagina è riccamente illustrata con immagini e foto, estratti musicali o letture.

Per scaricare gratuitamente l’applicazione “Histoire de la France Protestante” dall’Apple Store andate a questa pagina. È disponibile in francese e dal 1° novembre in inglese.

Via | protestants.org

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Rotoli del Mar Morto online: Più di 1 milione di visite in una settimana

Più di un milione di persone hanno visitato il nuovo sito web, lanciato meno di una settimana fa dal Museo di Israele e Google Israele, che contiene fotografie ad alta risoluzione di diversi Rotoli del Mar Morto tra cui quello del Libro di Isaia.

Un’analisi dei visitatori del sito, che è raggiungibile a questo indirizzo dss.collections.imj.org.il , mostra ampio interesse da quasi ogni paese del mondo tra cui Iraq, Iran, Pakistan e Siria.

L’interesse ha superato le aspettative, infatti tra Lunedì scorso, quando il sito è stato lanciato, e Domenica mattina, Google ha registrato 1.042.104 visitatori al sito.

Il paese che mostra il più alto interesse per il sito sono gli Stati Uniti, con 400.000 visitatori.

C’è stato anche un considerevole interesse dal Giappone (58.000 visitatori) e Canada (48.000), seguito dai Paesi Bassi, Croazia, Gran Bretagna e Brasile, con circa 35.000 visitatori ciascuno.

Visitatori provenienti da quasi tutti gli stati arabi e musulmani del mondo hanno anche visto il sito, tra cui diverse centinaia da Arabia Saudita, Egitto e Turchia.

Il sito ha anche ricevuto visite – anche se pochi hits – da parte di persone in Iran, Afghanistan e Iraq.

Via | haaretz.com

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