India, Madhya Pradesh: Un pastore riesce a fuggire dai suoi rapitori

Il pastore N. Chauhan, missionario di “Gospel for Asia”, è riuscito a fuggire dai suoi rapitori che lo avevano picchiato e trascinato in una casa isolata.

Gli estremisti anti-cristiani, di notte, avevano poi portato il pastore vicino ad una strada dove aspettavano di incontrare il loro capo. Nell’attesa hanno slegato Chauhan il quale ne ha approfittato per fuggire.

Chauhan ha raggiunto la casa di un credente dopo aver corso per 15 chilometri e lì si è riposato e ha potuto chiamare il suo supervisor.

Via | ANS

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India: Pastore picchiato e rapito in Madhya Pradesh

Un missionario di “Gospel For Asia” (GFA) che serve come Pastore nello Stato indiano del Madhya Pradesh è stato picchiato e rapito ed ancora non si trova.

Secondo fonti di GFA in Madhya Pradesh, il pastore N. Chauhan è stato aggredito lunedì da un gruppo di 40 estremisti anti-cristiani, picchiato violentemente e poi trascinato nella foresta.

Quando un responsabile di GFA ha cercato di chiamare il pastore Chauhan sul suo cellulare, una voce gli ha risposto dicendo: “La stessa cosa sta per succedere a te!”

L’episodio è stato segnalato alla polizia che ha promesso di prendere la questione seriamente.

Via | The Persecution Times

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CIAD: Ribelli liberano missionario americano

Pastore evangelico, in ostaggio da nove mesi

Steven Goldbold

Roma, 26 lug. (Apcom) – I ribelli del Movimento per la democrazia e la giustizia hanno rilasciato il pastore evangelico americano Steven Godbold, 49 anni, sequestrato nel nord del Ciad nove mesi or sono. Lo riferisce la Bbc nel sito on line.

Il religioso, rapito perché sospettato di essere una spia, è stato liberato “dopo lunghi negoziati”, da parte dell’organizzazione missionaria cui faceva capo, senza pagamento di riscatto e senza condizioni.

Fonte: Alice Notizie

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Nigeria: Rapito tre giorni dopo la sua conversione a Gesù Cristo

Nel nord della Nigeria avviene spesso che cristiani di origine musulmana vengano rapiti con lo scopo di obbligarli a tornare all’Islam. E’ accaduto anche a Sanusi. Sanusi Ali ha compiuto 21 anni a febbraio e studiava nello stato di Katsina in Nigeria. Sua madre è cristiana e suo padre musulmano. Questa ragione lo ha spinto a fare uno studio comparativo fra le due religioni. Lo studio ha scombussolato la sua vita, ha deciso di diventare cristiano e il 14 febbraio ha incontrato un pastore.
Da allora, Sanusi non si è più recato alla moschea, suscitando la curiosità di suo zio. E, quando quest’ultimo è andato a trovarlo per chiedergli ragione della sua assenza, il nipote gli ha aperto il cuore e gli ha raccontato la sua conversione. Sanusi non pensava che suo zio lo denunciasse alle autorità locali, né immaginava che sarebbe stato espulso dalla scuola e arrestato dalla polizia della sharia, che lo avrebbe condotto nella città di Kano a 120 chilometri da casa sua.
Il 17 febbraio, tre giorni dopo la sua conversione, Sanusi si è trovato rinchiuso in una cella. Secondo sua madre Kurma, che è stata autorizzata a visitarlo, suo figlio è stato anche torturato. Da allora lei non ha più avuto sue notizie. I membri della sua chiesa pregano e digiunano per lui.
Lo stato di Katsina fa parte dei 12 stati nigeriani governati dalla sharia, la legge islamica secondo la quale è vietato a un musulmano lasciare l’Islam. Coloro che lo fanno, rischiano di essere sequestrati e torturati, ma nonostante ciò, in questa regione i musulmani continuano a convertirsi al cristianesimo.

Fonte: Porte Aperte Italia

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Pedofilia – Spagna, padre di Mari Luz: Zapatero mi deve spiegazioni

Presunto assassino colpito da due condanne mai scontate

Roma, 30 mar. (Apcom) – Un pedofilo già condannato con ben due sentenze, di cui una per abusi sulla propria figlia, ma che non è mai andato in prigione e invece avrebbe colpito di nuovo: in Spagna continuano le polemiche sulla morte di Mari Luz Cortes, cinque anni appena, e il padre intervistato dal quotidiano El Mundo afferma, il premier “Zapatero dovrebbe dare delle spiegazioni”.

E’ uno scandalo simile a quelli già avvenuti in altri paesi europei. Il presunto assassino, Santiago del Valle, venerdì al suo arrivo al tribunale di Huelva (Andalusia) è stato accolto da centinaia di persone con lanci di pietre e urla di “assassino!”, e solo un imponente schieramento di polizia ha potuto evitare il linciaggio. Nei violenti scontri con le forze dell’ordine sono rimaste ferite cinque persone.

Del Valle è in custodia cautelare insieme alla sorella, coinvolta anch’essa nei fatti: secondo quanto ha dichiarato due giorni fa agli inquirenti, avrebbe sì adescato la bambina per abusare di lei, ma non l’avrebbe uccisa. Il sospetto ha sostenuto infatti che si sia trattato di “un incidente”, una caduta dalle scale.

Mari Luz, figlia del pastore evangelico zingaro Juan José Cortés, era scomparsa lo scorso 13 gennaio. Ricercata in tutta la Spagna e anche all’estero, il suo corpo privo di vita è stato rinvenuto in un fiume vicino a Huelva, lo scorso 7 marzo.

Ora Cortes parla al quotidiano conservatore El Mundo: “Lo Stato è indirettamente responsabile dell’assassinio di mia figlia” e parla di “una vergogna; le indagini devono andare fino in fondo costi quel che costi”. E ancora: “quando si guida un governo non si possono affidare incarichi alla gente senza assumersene le responsabilità”. L’allusione è al ministro della Giustizia, Mariano Fernandez Bermejo, che finora non si è pronunciato sulla morte di Mari Luz né sugli errori giudiziari che hanno tenuto Del Valle fuori dal carcere. Per Cortes, 38 anni, oltre a Del Valle “ci sono molti responsabili indiretti”. I suoi strali si appuntano anche sui giudici che non hanno fatto incarcerare il pedofilo, in particolare Rafael Tirado Marquez, titolare della prima sezione penale del tribunale di Siviglia. “Dire che la colpa è di una dipendente del tribunale che era in permesso è una scusa da poco” commenta.

E ancora: “Quando cominci a renderti conto di tutte le cose che sono successe il dolore aumenta. Perché ti rendi conto che la morte di Mari Luz si poteva evitare”.

Fonte: Alice News

Video – Spagna: Folla cerca di linciare presunto assassino di Mari Luz

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