Germania: evangelici riformati e scandali finanziari

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Johannes A Lasco Bibliothek

A causa di un grave scandalo finanziario, la Chiesa evangelica riformata tedesca è costretta a chiudere provvisoriamente la Biblioteca Johannes a Lasco a Emden. Il direttore della prestigiosa istituzione, Walter Schulz, è stato licenziato. Contro di lui è stata aperta un’indagine per cattiva gestione dei fondi.
Johann Weusmann, vicepresidente della Chiesa evangelica riformata in Germania, ha informato il sinodo, riunito a Emden il 27/28 novembre, della difficile situazione venutasi a creare. Il Fondo della biblioteca, dotato inizialmente (2001) di 8,6 milioni di euro, si è ridotto nel frattempo a soli due milioni. Investimenti rischiosi e sbagliati, spese amministrative e per il personale eccessive e acquisti sproporzionati di libri e oggetti d’arte hanno portato al tracollo.
La Biblioteca Johannes a Lasco, che porta il nome del Riformatore della Polonia, era stata insignita, nel 2001, del Premio tedesco quale “Migliore biblioteca dell’anno”. Costruita con fondi della chiesa, del Land Niedersachsen e della città di Emden, è considerata una delle più prestigiose istituzioni culturali del protestantesimo riformato. Per garantire la sopravvivenza della Biblioteca, la Chiesa riformata in Germania ha aperto una trattativa con la Chiesa evangelica tedesca (EKD) e altre istituzioni, a livello regionale e locale.

Secondo scandalo nel 2008
Per la Chiesa riformata in Germania – presente nell’Ostfriesland, nel Württemberg, in Baviera, nel Mecklenburg e nelle regioni di Sachsen e Sachsen-Anhalt – si tratta del secondo scandalo finanziario nel corso del 2008. All’inizio dell’anno la Chiesa riformata della Baviera aveva perso quasi 11 milioni di euro, sottratti dal cassiere della chiesa regionale (vedi notizia).

Il sito della Biblioteca Johannes a Lasco
http://www.jalb.de/

Fonte: Voce Evangelica / Idea

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Baviera: 11 milioni di euro rubati alla chiesa

Milioni di euro rubati alla chiesa - Foto AP

L’amministratore della Chiesa evangelica riformata della Baviera ha sottratto alla chiesa oltre dieci milioni di euro. Tra il 2004 e il 2008 l’uomo ha versato ingenti somme, provenienti dal conto della chiesa evangelica bavarese, su propri conti, ha riferito il portavoce della procura pubblica bavarese Andreas Quentin. La procura pubblica di Norimberga ha emesso un mandato di arresto nei confronti del 67enne amministratore. L’accusa, nei suoi confronti e nei confronti di alcune altre persone, sospettate di essere possibili complici, è di appropriazione indebita.
L’uomo, attivo professionalmente in passato come consulente finanziario e contabile, ha assunto il ruolo di amministratore della Chiesa evangelica riformata bavarese nel 1980. Il presidente della chiesa evangelica bavarese, Joachim Metten, ha dichiarato ai giornalisti di avere avuto ”piena fiducia nell’amministratore“ il quale ha lavorato per molti anni in modo ineccepibile. Metten ha ammesso che ora la chiesa bavarese si trova di fronte a difficoltà finanziarie, ma ha assicurato che i salari continueranno ad essere erogati normalmente.
Le irregolarità dell’amministratore sono state scoperte già alla fine del 2007. In un primo tempo la chiesa bavarese, che ha assunto un legale per affrontare la situazione, ha cercato di risolvere il caso senza ricorrere alla giustizia. Una denuncia anonima, inoltrata all’inizio di giugno alla procura pubblica di Norimberga, ha reso pubblico il caso.
La Chiesa evangelica riformata della Baviera conta circa 12’000 membri, suddivisi in 13 comunità.

Il sito della Chiesa evangelica riformata della Baviera
http://www.reformiert-bayern.de/Fonte : Voce Evangelica/Agenzie

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Allarme in Germania per il boom di film nazisti in vendita su Internet

BERLINO. Preoccupa in Germania la vendita avviata da poco su Internet di film antisemiti come “Suess L’Ebreo” da parte di siti commerciali americani, aggirando i divieti esistenti in molti Paesi (a cominciare dalla Germania) e spacciando opere di propaganda nazista come materiale di documentazione storica.
Questo materiale finisce immediatamente per essere visibile gratis su Internet (cioè non è indispensabile ordinare il Dvd per vederlo), ad opera di pirati informatici, mentre nei commenti sono contenute anche indicazioni per arrivare ad altri siti antisemiti. Le autorità tedesche stanno cercando di reagire con denunce anche penali, ma l’esito è piuttosto incerto.

Fonte: Avvenire.it – 14.05.2008

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Germania – Pastore denuncia: All’est razzismo la fa da padrone

La moglie (indiana) e i figli costretti a trasferirsi all’ovest

Roma, 14 apr. (Apcom) – Non sopportava più le angherie degli altri bambini e quindi ha tentato di grattarsi via la sua pelle scura con una limetta per unghie. E’ l’esasperata ma non inspiegabile reazione di un bambino di 10 anni, Jannik, figlio di un pastore evangelico tedesco e di madre di origini indiane, residente a Rudolstadt, nell’ex Germania dell’Est.

La signora Neuschafer, adesso, ha lasciato la città e si è trasferita in Renania con i cinque figli. Il marito, il pastore evangelico Reiner Andreas Neuschafer, intervistato dal quotidiano die Welt, lancia una gravissima denuncia: “Tutta la Germania dell’Est dovrebbe essere definita come una No-Go-Area” per le persone con un colore della pelle diverso.

Il pastore ha ricordato le numerose offese subite dalla moglie e dai figli nel corso di sette lunghi anni, durante i quali più volte il colore della pelle è stato causa di insulti e sopraffazioni. “Una come te avrebbero dovuto sterilizzarla alla nascita”, sarebbe stata apostrofata la moglie del pastore mentre era in fila al supermercato, oppure “Tornatene nella giungla”.

Adesso la cittadina ha promosso una campagna per sconfiggere il razzismo e uno striscione sul palazzo municipale recita: “Siamo amici degli stranieri”. Troppo tardi per la famiglia Neuschaefer.

Fonte: Alice News /Apcom

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