Anglicanesimo e Massoneria

anglicani-massoneriaI fatti risalgono a settembre 2013 e sono estremamente inquietanti. Nella famosa Cattedrale di Canterbury (Inghilterra), che appartiene alla Chiesa d’Inghilterra, si sono radunati circa 1000 massoni, le loro famiglie e amici per un culto per celebrare il bicentenario della Massoneria dell’Arco Reale.
Fonte: Freemasonrytoday.com

Questa è l’ennesima prova della forte unione che esiste tra l’Anglicanesimo e la Massoneria, che dura da alcuni secoli, ossia da quando è nata la massoneria moderna nel 1717.

Fratelli, guardate che la maggior parte delle Chiese Evangeliche sono alleate con la Massoneria, il che spiega il forte disprezzo e odio che queste Chiese nutrono verso di noi che riproviamo e confutiamo la Massoneria.

Chi ha orecchi da udire, oda

Giacinto Butindaro

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Inghilterra, Influenza A/H1N1: la Chiesa Anglicana e quella Cattolica corrono ai ripari

Dopo la chiesa anglicana, anche quella cattolica romana in Inghilterra ha cominciato ad adottare delle precauzioni per limitare la propagazione dell’influenza A. Tra le prime misure prese in alcune parrocchie per contrastare la diffusione del virus che ha già infettato oltre 100’000 persone, quella di non amministrare il calice durante la comunione. Molte parrocchie, riferisce l’agenzia cattolica italiana Sir, hanno deciso di dare l’ostia sulla mano e non direttamente nella bocca dei fedeli. “Quando le diocesi registrano un gran numero di fedeli contagiati è prudente sospendere la comunione nelle due specie del vino e del pane”, ha confermato Jim McManus, consulente per la salute per la Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles.
La chiesa anglicana – seguendo le indicazioni del ministero inglese della sanità – ha raccomandato di non utilizzare in comune “recipienti per il pane e per il vino” durante la celebrazione dell’eucarestia e chiede a “coloro che presiedono” di “sospendere l’uso del calice durante l’ondata dell’influenza pandemica”. Per chi invece “desidera ancora offrire sia il pane e il vino”, la Comunione anglicana raccomanda le stesse preoccupazioni igieniche che vengono osservate dalle chiese anglicane in Africa, e cioè intingere il pane nel calice del vino.

Fonte: Voce Evangelica / Agenzie

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Gran Bretagna: Lezioni di creazionismo a scuola Scontro aperto nella Royal Society

È polemica: due premi Nobel vogliono le dimissioni del direttore Michael Reiss che ha proposto di inserire l’insegnamento

DA LONDRA
ELISABETTA DEL SOLDATO

È scoppiata una lotta intestina alla Royal Society, l’accademia nazionale inglese delle scienze, dopo che il direttore didattico, il professor Michael Reiss, ha avanzato la proposta di introdurre lezioni di creazionismo nelle scuole del Regno durante l’ora di scienze.

Una proposta che ha scatenato subito un acceso dibattito sui media britannici. Per protestare sono scesi in campo anche i grossi calibri della cultura. Due premi Nobel, Sir Harry Kroto e Sir Richard Roberts hanno chiesto che Reiss, che è anche un ministro anglicano, venga licenziato perché « le sue vedute religiose sarebbero inappropriate per il ruolo che ricopre alla Royal Society » . Ma un portavoce dell’accademia ha ieri rifiutato il principio avanzato da un gruppo di colleghi secondo il quale non sarebbe corretto per un religioso ricoprire un ruolo all’interno dell’istituzione culturale del Regno Unito. « Le vedute di Michael – ha detto il portavoce – sono perfettamente in linea con quelle della Royal Society » .

Secondo alcuni membri, la società, la più vecchia istituzione scientifica del mondo, non farebbe abbastanza per fermare l’avanzata di « religioni che si oppongono agli insegnamenti scientifici sull’origine del pianeta e dell’uomo » . Ma proprio mentre la Royal Society si dibatteva sulla questione – innescata dalle parole del direttore didattico che non recede comunque dalla sua posizione -, la Chiesa d’Inghilterra, a 126 anni dalla morte di Charles Darwin, chiedeva ufficialmente « scusa » allo scienziato per aver frainteso la sua teoria dell’evoluzione con una lettera firmata dal reverendo Malcolm Brown e pubblicata sul sito della Chiesa d’Inghilterra.

Fonte: Avvenire.it – 16 settembre 2008

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Aveva 56mila foto hard Prete sotto processo in Galles

Un sacerdote anglicano è finito sotto processo a Cardiff perchè nel corso degli anni si è fatto un’enorme collezione di foto pedo-pornografiche, scattate da lui stesso o scaricate da Internet. Cinquantanove anni, vicario di una parrocchia nella campagna del Galles fino al gennaio scorso quando è stato scoperto, il reverendo Richard Hart ha ammesso oggi in aula di aver raccolto 56.000 immagini di bambini in pose più o meno oscene che sono state ritrovate sul suo computer. Il prete, sospeso ‘a divinis’ dalla chiesa anglicana gallese che si dice «profondamente rattristata e scioccata» dalla vicenda, è attualmente in carcere e il tribunale ha fissato per il 25 settembre l’annuncio della pena che gli sarà inflitta.
Tramite un avvocato, Hart ha fatto sapere che non ha presentato domanda di libertà provvisoria perchè gli sembra giusto pagare con la prigione. Secondo i capi d’accusa il sacerdote – sposato ad una donna di quarant’anni – ha incominciato a mettere su Internet la sua collezione pedo-pornografica nel 1991. Nelle prossime settimane una commissione disciplinare anglicana deciderà se ridurre per sempre il reverendo Hart allo stato laicale.

Fonte: Leggo Online

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