Spagna: La Corte Suprema conferma la condanna per il pedofilo Santiago del Valle

La Corte Suprema spagnola ha confermato ieri la sentenza del Tribunale provinciale di Huelva, che ha condannato Santiago e Rosa del Valle a 22 e 9 anni di carcere, rispettivamente, per l’omicidio della piccola Mari Luz Cortés nel gennaio 2008.

Mari Luz, figlia del pastore evangelico Juan José Cortés, era scomparsa il 13 gennaio 2008. Ricercata in tutta la Spagna e anche all’estero, il suo corpo privo di vita era stato rinvenuto in un fiume vicino a Huelva, il 7 marzo.

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Chiesa cattolica svizzera e pedofilia

L’anno scorso 146 vittime, di cui 29 bambini sotto i 12 anni al momento dei fatti, hanno segnalato di aver subito “abusi sessuali” da parte di preti e laici negli ultimi 60 anni. Lo ha reso noto oggi la Commissione di esperti della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS), precisando che complessivamente 125 persone sono state denunciate.
“Siamo soltanto all’inizio, ma abbiamo fatto un passo importante negli ultimi mesi per rompere il tabù degli abusi sessuali nella Chiesa, ma anche nella società”, ha dichiarato a Berna Martin Werlen (nella foto), Abate di Einsiedeln (SZ). “Non bisogna dimenticare che dietro alle cifre, ci sono persone che soffrono”, ha aggiunto.

Le cifre emerse
Nel dettaglio: delle 146 vittime dichiarate e che riguardano episodi degli ultimi 60 anni, 51 erano ragazzi tra i 12 e i 16 anni e 29 avevano meno di 12 anni. Le restanti vittime avevano più di 16 anni o non è stata fornita alcuna informazione sulla loro età.
Nella maggior parte dei casi, gli abusi sono stati commessi da preti (62) o da religiosi (32). Meno coinvolti sono stati i teologi laici (3) o gli insegnanti in istituti cattolici (3). 4 abusi perpetrati da religiose sono pure stati segnalati. Altri autori non sono invece stati chiaramente identificati.
Per quel che riguarda la provenienza geografica, la maggior parte dei casi riguarda la Svizzera tedesca: 40 abusi sono stati segnalati nella Diocesi di Basilea, 43 in quella di Coira, nove nella Diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo, uno in quella di Sion.
Si tratta perlopiù di fatti risalenti agli anni 1950-1980. Nove delle 146 vittime annunciate quest’anno hanno segnalato abusi subiti tra il 1990 e il 2000, 13 negli ultimi dieci anni.

Evoluzione del fenomeno
Fino a fine maggio 2010, la Chiesa cattolica aveva registrato 104 denunce di vittime di abusi sessuali (146 alla fine dell’anno). La maggior parte dei casi sono stati quindi segnalati nella prima metà dell’anno. “La tendenza è al ribasso. La prevenzione, la messa in rete e lo scambio di informazioni tra diocesi comincia a dare frutti”, ha aggiunto il presidente della Commissione “Abusi sessuali nella pastorale” della CVS, Adrian von Kaenel.
Per l’anno 2011, von Kaenel si aspetta meno segnalazioni, anche se l’annuncio fatto in gennaio di circa 40 persone abusate sessualmente da 15 monaci dell’Abazia di Einsiedeln (SZ) influenzerà la statistica. In febbraio, due nuovi casi sono stati segnalati nella Svizzera romanda: uno nel canton Ginevra e l’altro nel canton Vaud.

Fonte: Voce Evangelica/Ats

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Irlanda, nuovo scandalo pedofilia

Bufera sulla Chiesa irlandese, rapporto punta il dito su vescovo di Cloyne

Il documento parla di numerosi casi di copertura di abusi sessuali su minori nella
diocesi di Cloyne, nella Contea di Cork, nel periodo dal 1996 al 2009.

Ad essere direttamente chiamato in causa è una figura che in passato operò anche in Vaticano, l’allora vescovo di Cloyne monsignor John Magee, fattosi da parte a fine 2009 (Benedetto XVI accettò le dimissioni nel marzo 2010) e in passato segretario personale di ben tre Papi, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II, all’inizio del pontificato.

Le 400 pagine del rapporto, elaborato dalla Commissione di indagine sulla diocesi di Cloyne su come furono trattate le accuse contro 19 preti, evidenziano le mancanze nel riferire le denunce dei loro abusi alla polizia. E sostiene che il vescovo Magee, oggi 75enne, non può evitare le sue “responsabilità dando la colpa ai sottoposti”, che non avrebbero riferite le segnalazioni di abusi (in tutto le vittime sarebbero state almeno 40) alle autorità pubbliche. In nessun caso, comunque, i preti sotto accusa vennero rimossi. Vengono anche riferite le “preoccupazioni” che ci furono sulla “interazione” tra lo stesso monsignore e un ragazzo di 17 anni, aspirante al sacerdozio.

“Un altro giorno nero per la Chiesa irlandese”

La Chiesa irlandese, già al centro di una “visita apostolica” ordinata da Benedetto XVI, dopo la pubblicazione del rapporto ha già espresso dolore e rammarico. Il primate d’Irlanda, cardinale Sean Brady, ha detto che oggi è un altro “giorno nero nella storia della risposta dei vertici della Chiesa al grido dei bambini abusati da uomini del clero”. “I risultati di questo rapporto confermano che gravi errori di giudizio sono stati commessi e che ci sono stati serie carenze di leadership – ha aggiunto. Questo è deplorevole e totalmente inaccettabile”.

Fonte: RSI

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Pastore brasiliano accusato di pedofilia in Portogallo fugge in Brasile

Le autorità portoghesi hanno riferito che il pastore brasiliano Celso Miranda (foto), 43 anni, delle Assemblee di Dio, è fuggito in Brasile dopo essere stato accusato di aver abusato sessualmente di un 13enne.

Il pastore aveva abusato sessualmente del ragazzo durante le lezioni di musica nella chiesa di Odivelas, un comune di 154.000 abitanti situato nel distretto di Lisbona.

La stampa portoghese riferisce che il patrigno del ragazzo quando ha saputo degli abusi a fine giugno, ha cercato il pastore nella chiesa per “farsi giustizia con le proprie mani”, ma non l’ha trovato perché era già fuggito.

Secondo la Polizia giudiziaria, Miranda è andato prima in Spagna e da lì è fuggito in Brasile.

Le autorità portoghesi hanno chiesto l’aiuto della Polizia Internazionale e del Brasile per la cattura del pedofilo.

Via | paulopes.com.br

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Gli sms choc del prete “Li voglio giovanissimi”

via lastampa.it

Allo spacciatore marocchino che si muoveva tra Milano e Genova (indagato) chiedeva di procacciargli ragazzini fragili: «Non li voglio di 16 anni, ma più giovani. Quattordici anni vanno bene. Trovameli che abbiamo problemi di famiglia, disagiati»…leggi l’articolo

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