Il Cristo che doveva venire [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Il Cristo che doveva venire” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 15 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 16 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate. Dio ab antico promise per mezzo dei suoi santi profeti, di mandare nel mondo il suo Cristo, cioè il suo Unto, e questo affinché Egli fosse la propiziazione per i nostri peccati. Dunque, il suo Cristo doveva venire nel mondo per compiere l’espiazione dei nostri peccati, e difatti il profeta Isaia, parlando del Cristo di Dio, aveva detto: “Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”; ed anche: “l’Eterno ha fatto cadere su lui l’iniquità di noi tutti”; ed ancora: “Si caricherà egli stesso delle loro iniquità”. Dunque, il profeta Isaia fu molto chiaro, il Cristo avrebbe portato nel suo corpo i nostri peccati. Quando sarebbe morto li avrebbe portati nel suo corpo, perché sarebbe morto, doveva morire per i nostri peccati, e dopo la morte doveva resuscitare, dopo essere morto doveva resuscitare dai morti. E per questo, Davide che era profeta, aveva detto anche: “La mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Non solo; in un altro luogo, dei salmi, il salmista parlando della resurrezione del Cristo, disse queste parole: “Tu sei il mio figliuolo, oggi ti ho generato”. Dunque, il Cristo di Dio doveva morire per i nostri peccati e risuscitare dai morti, al fine di essere la propiziazione dei nostri peccati, o cioè al fine di compiere l’espiazione per i nostri peccati. Ora, le parole concernenti il Cristo di Dio, perché erano parole di Dio, si sono adempiute; si sono adempiute in Gesù di Nazareth, che nacque circa 2000 anni fa a Betlemme, in Israele, e fu allevato a Nazareth, un’altra cittadina di Israele. E dopo, all’età di circa trent’anni, Egli fu battezzato da un uomo di nome Giovanni il Battista, fu battezzato nel fiume Giordano, e dopo essere stato battezzato nelle acque del fiume Giordano, fu unto di Spirito Santo e di potenza. Egli infatti, appena fu salito fuori dall’acqua, la Scrittura dice che i cieli si apersero ed egli, cioè Giovanni il Battista vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire sopra Lui. Ed ecco una voce dai cieli che disse: “Questo è il mio diletto figlio nel quale mi sono compiaciuto”; quindi, Dio Padre rese testimonianza al suo Figliuolo, proprio quando lo unse di Spirito Santo. Dopodiché, dopo il battesimo in acqua e dopo essere stato unto, Gesù fu condotto dallo Spirito di Dio nel deserto per esservi tentato dal diavolo. Egli fu tentato quindi, ma non cadde nel peccato, Egli non peccò, Egli resistette al diavolo e il diavolo lo lasciò. E quindi, iniziò il suo ministerio, iniziò a predicare, a insegnare nelle sinagoghe dei Giudei, a sanare ogni malattia ed ogni infermità fra il popolo, cacciò i demoni, resuscitò i morti, mondò i lebbrosi, grandi folle si accalcarono per udirlo, ed anche per essere guariti da Lui, perché da Lui usciva una virtù che sanava tutti. Egli, dunque, andò attorno facendo del bene, soltanto del bene, ma il suo bene fu contraccambiato col male, infatti, Egli fu tradito da uno dei suoi discepoli, il quale lo consegnò nelle mani dei capi sacerdoti, degli anziani, degli scribi, lo andò a vendere loro; ma questo era stato scritto, era stato preannunziato e quindi si doveva adempiere. Dunque, i Giudei lo condannarono a morte, fu un Sinedrio giudaico a condannare Gesù a morte. Egli che non aveva commesso peccato, fu appunto condannato a morte; per quale ragione? Per bestemmia, perché Egli affermò di essere il Cristo, il Figlio di Dio. Dunque, per avere detto la verità, Egli cioè Gesù di Nazareth fu condannato a morte dal Sinedrio, e il Sinedrio lo consegnò a Ponzio Pilato che era il governatore della Giudea, il quale inizialmente voleva lasciarlo andare. I Giudei chiedevano che fosse crocifisso ma lui non trovò, non trovava in Lui, in Gesù, niente che fosse degno di morte, quindi voleva rilasciarlo, voleva lasciarlo andare libero. Ma i Giudei insistettero con grandi grida, gridando: “Crocifiggilo, crocifiggilo”, e allora Pilato, ad un certo punto acconsentì a quello che essi chiedevano, e quindi sentenziò che Gesù, chiamato il Cristo, fosse flagellato e poi crocifisso. E difatti, avvenne che lo portarono al Golgota e qui lo appesero al legno, cioè lo crocifissero in mezzo a due malfattori. Egli dunque, fu ucciso dai Giudei, sì fu ucciso dai Giudei perché è così, è scritto: “I Giudei per mano di iniqui, inchiodandolo sulla croce lo uccisero; ma tutto ciò avvenne per il determinato consiglio di Dio”. Dunque, Egli morì, e dopo che morì, sulla croce, venne un uomo di nome Giuseppe d’Arimatea, il quale si presentò a Ponzio Pilato, chiese il corpo di Gesù, che glielo rilasciò. Pilato gli permise di trarre giù dalla croce il corpo di Gesù, e così fece Giuseppe d’Arimatea. E, avvoltolo in un panno lino, lo seppellì, lo mise in un sepolcro, in una tomba nuova, dove non era stato ancora posto nessuno, e rotolò una pietra davanti a questa tomba e se ne andò. E così che Gesù fu seppellito. Ma il terzo giorno, Dio lo risuscitò dai morti, affinché appunto si adempissero le Scritture. Quindi ciò che avvenne a Gesù, fu l’adempimento di quello che Iddio aveva preannunziato per bocca dei suoi profeti: “…e dopo essere resuscitato apparve ai testimoni, che erano stati innanzi scelti da Dio”. Dunque, in Gesù, si sono adempiute le parole dei profeti. Egli, quindi, è il Cristo e io vi annunzio appunto, la Buona Novella che Gesù è il Cristo, e vi esorto a ravvedervi e a credere nella Buona Novella che Gesù è il Cristo, affinché siate salvati dai vostri peccati. Sì, perché siete schiavi del peccato, in quanto chi commette il peccato è schiavo del peccato, avete bisogno di essere affrancati. Questa liberazione potete riceverla solamente credendo nella Buona Novella che Gesù è il Cristo. E credendo nella Buona Novella che Gesù è il Cristo, otterrete pure la remissione dei vostri peccati, otterrete la giustificazione, otterrete la vita eterna, e smetterete di essere figliuoli di ira. Sì, perché siete figli di ira, l’ira di Dio è sopra di voi. Smetterete di essere i figli di ira e diventerete figliuoli di Dio. E quindi, Dio avrà misericordia di voi e vi strapperà dal fuoco dell’inferno dove siete diretti, sì perché voi siete diretti all’inferno. Non lo sapete? Ma io ve lo faccio sapere, state andando all’inferno. Perché state andando all’inferno? Perché siete dei peccatori, meritate di andare all’inferno, voi non meritate di andare in paradiso, siete dei peccatori. Ma Iddio nella sua grande misericordia, nel suo grande amore, ha provveduto la salvezza per mezzo di Gesù Cristo. Quindi, ecco perché comanda Iddio, che tutti, per ogni dove, debbano ravvedersi. Ravvedetevi quindi, e credete, credete nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo; e allora veramente, sperimenterete, gusterete la bontà di Dio perché Dio avrà misericordia di voi, cancellerà i vostri peccati, vi farà rinascere, vi farà rinascere, diventerete figliuoli di Dio, diventerete delle nuove creature. Il Signore è buono, il Signore è misericordioso, ma sappiate che Iddio è giusto e che non c’è salvezza all’infuori di Gesù Cristo, per cui se vi rifiuterete di ravvedervi e di credere nella Buona Novella che Gesù è il Cristo, ciò che vi aspetta è l’inferno eh, l’inferno. Quando morirete l’anima vostra si dipartirà e scenderà, scenderà in un luogo di tormento chiamato Ades, comunemente conosciuto con il termine di inferno, e là sarete nei tormenti. L’inferno esiste sappiatelo, non è una leggenda, non è una favola, l’inferno è un luogo di tormento reale, dove arde un fuoco reale, dove c’è un tormento reale. Quindi, non credete a quelli che vi dicono che l’inferno non esiste, sono dei bugiardi. Quindi ve lo dico per l’ennesima volta, ravvedetevi e credete nella Buona Novella che Gesù è il Cristo, ossia nell’Evangelo, perché l’Evangelo è questa Buona Notizia, la Buona Notizia che Gesù di Nazareth è il Cristo, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Chi ha orecchi da udire, oda.