Per mezzo di Cristo Gesù v’è annunziata la remissione dei peccati [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Per mezzo di Cristo Gesù v’è annunziata la remissione dei peccati” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 15 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 16 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate. La Sacra Scrittura che è la Parola di Dio, afferma quanto segue: “Di Lui attestano tutti i profeti, che chiunque crede in Lui riceve la remissione dei peccati, mediante il suo nome”. Sappiate dunque, che per mezzo di Cristo Gesù, perché quel Lui è Cristo Gesù, vi è annunziata la remissione dei peccati. Ora innanzitutto voglio che sappiate che voi avete peccato, la Scrittura dice infatti: “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”. Il peccato è una trasgressione della legge, perché Dio ha dato una legge che è Santa, e il peccato costituisce una trasgressione della legge Santa di Dio; e chi commette il peccato contrae un debito nei confronti di Dio. Non solo contrae un debito, ma chi commette il peccato è schiavo del peccato. Dunque, voglio che sappiate che siete agli occhi di Dio dei debitori, avete dei debiti, avete dei debiti, avete contratto dei debiti, tanti debiti e siete schiavi, non siete liberi come magari voi vi siete illusi di essere, ma siete degli schiavi, siete schiavi del peccato. E dunque, io vi annunzio la Buona Novella, cioè l’Evangelo affinché credendo nell’Evangelo otteniate la remissione dei peccati e la liberazione dai peccati. Che cos’è l’Evangelo o Buona Novella? È questo: Che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito, e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, apparendo ai testimoni che erano innanzi stati scelti da Dio, cioè i suoi discepoli. Dimostrando loro, dunque, con delle prove inequivocabili, che Egli era risuscitato dai morti. Questo è l’Evangelo, cioè la Buona Novella. Il fatto che, Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, e che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture, sta a indicare che, sia la sua morte che la sua resurrezione, furono innanzi determinati da Dio, cioè sono degli eventi che Iddio aveva innanzi determinato, prima che avvenissero. E appunto perché Iddio determina innanzi ciò che deve venire, Egli preannuncia ciò che deve avvenire. Difatti, sia la morte espiatoria del Signore Gesù Cristo, sia la sua resurrezione furono preannunziate e poi annunziate da Dio. Il profeta Isaia, infatti, aveva detto da parte di Dio, “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”, e questo lo aveva detto secoli prima che Gesù Cristo venisse nel mondo. E per quanto riguarda la resurrezione, come vi ho detto, anch’essa era stata preannunziata da Dio; infatti, Davide che era profeta, aveva parlato da parte di Dio della resurrezione del Cristo, dicendo: “Anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Ora Davide che cosa fece in questa maniera? Antivedendola, parlò della risurrezione di Cristo dicendo che, non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione. Quindi era impossibile che il Cristo fosse ritenuto dalla morte; Egli doveva risuscitare dai morti, perché così Iddio aveva innanzi determinato. Dunque, Cristo è morto per i nostri peccati, il suo sangue dunque, Egli lo versò per la remissione dei nostri peccati. Il suo sangue, che era un sangue prezioso, il sangue di Colui che non conobbe peccato, benché in ogni cosa come noi fu tentato, Egli non peccò mai. Il Giusto, il Santo, Egli si caricò dei nostri peccati e li portò nel suo corpo sul legno della Croce, dove fu appunto crocifisso, dove morì, perché Gesù morì appeso ad una croce. E dunque la sua morte, fu una morte espiatoria, il suo sangue Egli lo versò per la remissione dei nostri peccati, perché senza spargimento di sangue non c’è remissione; questo dice la Sacra Scrittura. Era necessario che il Figlio di Dio spargesse il suo sangue, che era stato prefigurato sotto la legge, dal sangue dei tori, dei becchi, che venivano offerti annualmente per i peccati. Ma quel sangue era figura del vero sangue dell’agnello di Dio, che appunto nella pienezza dei tempi sarebbe venuto nel mondo. E il sangue di tori e di becchi che offrivano sotto la legge, non toglieva i peccati, non li toglieva appunto perché la legge ha un’ombra, un’ombra dei futuri beni, non la realtà stessa delle cose. Dunque, era impossibile che quel sangue togliesse i peccati. Difatti ogni anno era rinnovato il ricordo dei peccati, perché dovevano essere offerti continuamente, anno dopo anno, ma nella pienezza dei tempi Iddio ha mandato il suo Figliuolo Cristo Gesù, affinché mediante il suo sangue la nostra coscienza fosse purificata dalle opere morte che la contaminava. E quindi, questo è quello che è avvenuto, Cristo fu ucciso dai Giudei e sparse il suo sangue sulla croce del Calvario, là a Gerusalemme. E dunque, questo è un punto fondamentale, fondamentale che tu peccatore devi considerare. Devi considerare ciò che Cristo ha fatto sulla croce eh, quando morì, perché Egli morì per i nostri peccati. Devi anche considerare che però Lui ha distrutto la morte, perché il terzo giorno è resuscitato dai morti; è risuscitato dai morti. Egli vive, Egli non muore più, la morte non lo signoreggia più. E sai? Egli è risuscitato a cagione della nostra giustificazione, affinché noi fossimo giustificati, per grazia mediante la fede nel suo nome. E quindi, quello che ti dico è questo: Ravvediti e credi, credi nell’Evangelo. E allora otterrai la remissione dei peccati che il prete non ti può dare. Stai andando dal prete a confessarti? Beh, sappi che stai perdendo il tuo tempo eh, il tuo fiato. Mediante la confessione al prete tu non puoi ottenere alcuna remissione dei peccati, quindi quando il prete ti dice, dopo che tu hai confessato i peccati, “Io ti assolvo” e così via, sappi che lui ti sta ingannando, non ti sta rimettendo proprio niente. Tu, con i peccati sei andato dal prete e con i peccati torni a casa. Ti devi ravvedere e credere nel Signore Gesù Cristo, perché è mediante il suo nome, cioè credendo in Lui che si ottiene la remissione dei peccati non andandosi a confessare dal prete. Allora otterrai quindi la remissione peccati, e non solo la remissione dei peccati ma anche la liberazione dai peccati. Sarai liberato da questa schiavitù e dal dominio del peccato. Sarai veramente libero, perché sarai affrancato finalmente dal peccato che ti domina. Allora lì, si che saprai, capirai che cosa significa essere degli uomini liberi, perché la vera libertà è in Cristo Gesù. E assieme alla remissione dei peccati, assieme alla liberazione dei peccati, otterrai la vita eterna, considera la vita eterna. Si, perché il dono di Dio in Cristo Gesù è la vita eterna. La vita eterna come la remissione dei peccati, la liberazione dei peccati, non si può meritare, non si può comprare, è per grazia che Iddio la dona. Ma appunto, proprio perché è per grazia, non è per opere. Quindi ravvediti e credi nell’Evangelo, e così avrai la certezza eh, di essere riconciliato con Dio, e avrei la certezza che quando morirai, ti dipartirai dal corpo e andrai ad abitare con il Signore nel regno dei cieli, cioè in paradiso, dove coloro che muoiono in Cristo, si riposano dalle loro fatiche. Sì, perché il paradiso è un luogo di conforto, è un luogo di riposo. Ma bada bene, che se rifiuterai di ravvederti e di credere nell’Evangelo, ciò che ti aspetta è una fine ignominiosa, è una fine orribile, perché quando morirai eh, quando morirai bada bene a quello che ti succederà. Non è come tanti dicono, che finisce tutto; no, no, no, la vita continua nel senso che continuerai a vivere, in un’altra forma ma continuerai a vivere, perché l’anima tua, sì perché hai un’anima dentro quel tuo corpo, si dipartirà dal corpo, ma invece che andare in paradiso se ne andrà all’inferno. Scenderai, scenderai appunto, in un luogo di tormento che si chiama Ades, comunemente conosciuto con il termine di inferno, luogo di sotto, luogo inferiore e là c’è il fuoco, e là sarai tormentato dunque, in mezzo al fuoco. Perché? Perché sarai morto nei tuoi peccati. Guarda che la Sacra Scrittura mette in guardia dall’inferno. La Sacra Scrittura, infatti, attesta l’esistenza di questo luogo di tormento nell’aldilà. Non è una favola, non è qualcosa che la Chiesa si è inventata per spaventare le persone, l’inferno esiste perché Dio ha fatto sì che venisse all’esistenza. Quindi esiste per volontà di Dio e là ci vanno i peccatori, e tu attualmente sei un peccatore, sei sulla via della perdizione. Morissi in questo momento senza Cristo quindi? Andresti all’inferno. Ma io ti ho annunziato, per mezzo di Cristo Gesù, ti ho annunziato la remissione dei peccati, affinché veramente tu credendo in Lui sia riconciliato, sia perdonato e riconciliato con Dio. E quindi, affinché tu scampi a questo luogo orribile, dove si trovano attualmente moltitudini, moltitudini, moltitudini, che sono appunto morti nei loro peccati. Dunque, non ti fare beffe di questa Parola, non ti fare beffe di questa Parola. Ravvediti e credi nell’Evangelo, e il Signore avrà misericordia dei tuoi peccati eh, li cancellerà, saranno cancellati grazie al sangue prezioso di Gesù Cristo, e sarai, ripeto, liberato dai tuoi peccati, sempre per mezzo del sangue di Gesù Cristo. Il suo sangue prezioso che quel giorno versò sulla croce per ciascuno di noi. Quindi peccatore ravvediti e credi nella Buona Novella che ti ho annunziato e Dio avrà misericordia di te. Chi ha orecchi da udire, oda.