Gesù Cristo doveva essere ucciso e in capo a tre giorni risuscitare [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Gesù Cristo doveva essere ucciso e in capo a tre giorni risuscitare” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 10 MB (128 Kbps), 2 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 11 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate! Gesù Cristo, il Figlio di Dio, nei giorni della sua carne, affermò in diverse circostanze che doveva essere ucciso e il terzo giorno risuscitare dai morti; per esempio in Matteo leggiamo, al capitolo 16, quanto segue: “Da quell’ora Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose dagli anziani, dai capi sacerdoti, dagli scribi ed essere ucciso e risuscitare il terzo giorno”. In un altro luogo, sempre dello scritto di Matteo leggiamo: “Or com’essi percorrevano insieme la Galilea, Gesù disse loro: Il Figliuol dell’uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini e l’uccideranno, e al terzo giorno risusciterà”. Ed ancora più avanti leggiamo quanto segue: “Poi Gesù stando per salire a Gerusalemme, trasse da parte i suoi dodici discepoli e cammin facendo disse loro: Ecco noi saliamo a Gerusalemme e il Figliuol dell’uomo sarà dato nelle mani dei capi sacerdoti e degli scribi, ed essi lo condanneranno a morte e lo metteranno nelle mani dei Gentili per essere schernito, flagellato e crocifisso, ma il terzo giorno risusciterà”. Dunque è evidente che il Signore Gesù Cristo sapeva a che cosa sarebbe andato incontro, o meglio a che cosa sarebbe dovuto andare incontro, perché Egli parlò in termini categorici, cioè gli disse quello che gli doveva accadere a Gerusalemme, cioè doveva essere ucciso e in capo a tre giorni doveva risuscitare dai morti. Perché Gesù fece queste affermazioni? Perché Egli sapeva di essere l’Unto di Dio, cioè colui che Dio aveva promesso di mandare nel mondo per essere la propiziazione dei nostri peccati. L’Unto di Dio, sì proprio così, il Cristo, il Messia, e infatti Iddio aveva parlato tramite i suoi profeti e aveva preannunziato quello che sarebbe accaduto al suo Cristo. Infatti il profeta Isaia aveva detto: “Ma Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”, questo è quanto aveva detto il profeta Isaia; e nei Salmi leggiamo queste parole che riguardano invece, la resurrezione del Cristo: “Anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Dunque Iddio aveva preannunziato sia la morte per uccisione, naturalmente del suo Cristo, che la sua risurrezione, dicendo che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione; la morte del Cristo dunque, sarebbe stata una morte per uccisione, e che sarebbe avvenuta a motivo dei nostri peccati, quindi sarebbe stata una morte espiatoria; e questo è quanto avvenne. Infatti Gesù Cristo, il Giusto, si caricò Egli stesso dei nostri peccati portandoli nel suo corpo sul legno della croce, e il terzo giorno risuscitò dai morti a cagione della nostra giustificazione, e dopo essere risuscitato apparve ai suoi discepoli facendosi vedere loro per molti giorni, parlando con loro; essi accertarono che Gesù il Cristo era veramente risuscitato. Dunque Gesù, sapendo di essere il Cristo di Dio, preannunziò la sua morte e la sua risurrezione, perché così era stato innanzi determinato da Dio, e questo era l’ordine che Egli aveva ricevuto dal Padre, cioè quello di deporre la sua vita e di ripigliarla, infatti Gesù un giorno disse: “Per questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia vita per ripigliarla poi, nessuno me la toglie, ma la depongo da me. Io ho potestà di deporla e ho potestà di ripigliarla, quest’ordine ho ricevuto dal Padre mio”. E Gesù eseguì l’ordine che aveva ricevuto dall’Iddio e Padre suo, infatti Egli dette la sua vita per noi e il terzo giorno risuscitò dai morti. Dunque, questa è la Buona Novella che Iddio aveva promesso nelle Scritture profetiche e che nella pienezza dei tempi ha manifestato, e dunque ha comandato il Signore, di predicarla ad ogni creatura, ed io ve l’annunzio nel nome del Signore Gesù. Questa è la Buona Novella relativa al regno di Dio e nella quale dovete credere per essere salvati dai vostri peccati, perché la salvezza si ottiene mediante la fede nell’Evangelo, cioè nella Buona Novella; è per grazia dunque la salvezza, non è per opere, affinché nessuno se ne glori nel cospetto di Dio. Questa è la Buona Novella relativa nella quale dovete credere per essere giustificati, quindi per essere costituiti da Dio giusti, perché è nella Buona Novella che è rivelata la giustizia di Dio, da fede a fede, secondo che è scritto: “Ma il giusto vivrà per fede”; dunque credendo nell’Evangelo sarete giustificati e sempre credendo nell’Evangelo otterrete la vita eterna, perché la vita eterna si ottiene credendo nell’Evangelo, è il dono di Dio, si ottiene per grazia mediante la fede nell’Evangelo. Dunque vi esorto a ravvedervi e a credere nell’Evangelo, perché questo è quello che dovete fare per essere salvati, giustificati per ottenere la vita eterna; altrimenti se voi vi rifiuterete di ravvedervi e di credere nell’Evangelo, vi dico anche questo, che l’ira di Dio resterà sopra di voi, voi rimarrete sulla via della perdizione e quando morirete ve ne andrete all’inferno, in questo luogo di tormento dove vanno coloro che muoiono nei loro peccati. Sappiate dunque che se vi rifiuterete di credere nell’Evangelo, morirete nei vostri peccati e ve ne andrete all’inferno, in attesa del giorno del giudizio; quando risusciterete in risurrezione di condanna, sarete giudicati da Dio secondo le vostre opere e poi gettati nel fuoco eterno, dove sarete tormentati per l’Eternità. Dunque badate bene, badate bene a voi stessi, perché “Oggi è il giorno della salvezza, questo è il tempo accettevole”, e la salvezza si ottiene soltanto credendo nell’Evangelo che vi ho annunziato. Ravvedetevi e credete nell’Evangelo, credete in colui che è il Cristo di Dio, che doveva venire nel mondo per morire per i nostri peccati, risuscitare dai morti il terzo giorno a cagione della nostra giustificazione; il suo nome è Gesù, in Lui si sono adempiute le parole di Dio secondo le quali, appunto, doveva accadere ciò al suo Cristo. Credete nel Signore Gesù e sarete salvati, sarete giustificati e otterrete la vita eterna, altrimenti andrete in perdizione. Chi ha orecchi da udire, oda!