Cristo è morto per i nostri peccati, secondo che le Scritture [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Cristo è morto per i nostri peccati, secondo che le Scritture” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 17 MB (128 Kbps), 3 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 19 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, ebrei e gentili, ascoltate. La Sacra Scrittura che è la Parola di Dio, afferma che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture. Chi è Cristo? È Gesù di Nazareth, Egli infatti è il Cristo di Dio ed Egli morì per i nostri peccati affinché si adempissero le Scritture, perché così Dio aveva prestabilito che dovesse accadere, infatti Dio aveva detto secoli prima che Gesù nascesse in questo mondo, o meglio, che venisse in questo mondo perché, Egli è disceso dal cielo, Dio disse tramite il profeta Isaia: “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”.Voi direte com’è possibile che qui il profeta parli come se quello che stava preannunciando fosse già accaduto? Perché Dio chiama le cose che non sono come se fossero, quindi Dio preannuncia eventi che ancora devono accadere come se fossero già accaduti. Questo perché Egli è colui che innanzi determina le cose e dunque a suo tempo Egli manda ad effetto la sua Parola, quella cosa che Lui ha predetto si adempirà, si deve adempiere e si adempirà. E così avvenne per quanto riguarda il Cristo di Dio Gesù, Egli doveva morire per i nostri peccati affinché si adempissero le parole che Dio aveva preannunziato per bocca del suo profeta Isaia. Ecco dunque perché Gesù dopo essere andato in giro facendo del bene, guarendo tutti coloro che erano sotto il dominio del diavolo, perché Dio era con Lui, fu arrestato e dato in mano dei capi sacerdoti, degli anziani i quali lo condannarono a morte per bestemmia. Perché Lui aveva dichiarato di essere il Cristo il Figlio di Dio, cosa che era verità ma i capi sacerdoti e gli anziani lo reputarono degno di morte perché si era definito il Cristo, il Figlio di Dio. E dopo che lo condannarono a morte, cioè dopo che il Sinedrio condannò a morte Gesù, lo consegnarono in mano a Ponzio Pilato che era il governatore della Giudea, il quale dietro le richieste pressanti del popolo che gridava: “crocifiggilo, crocifiggilo”, acconsentì. Acconsentì che fosse fatto quello che il popolo chiedeva e quindi sentenziò che Gesù chiamato Cristo, dovesse essere flagellato e poi crocifisso, e così avvenne; Egli Gesù, il Cristo di Dio, il Giusto, il Santo, che era nato da una vergine, perché così Dio aveva preannunziato, sì perché Dio aveva preannunziato che il suo Cristo sarebbe nato da una vergine, generato dallo Spirito Santo, ecco che appunto, Egli non conobbe peccato benché fu in ogni cosa tentato come noi e Egli non peccò, nella sua bocca non fu trovata frode, non fu trovata violenza, Gesù era puro d’ogni colpa. Egli era l’Agnello di Dio ben preordinato prima della fondazione del mondo, un Agnello senza macchia, senza difetto che doveva essere offerto in sacrificio per i nostri peccati. E dunque, dopo che fu condannato a morte dal Sinedrio, fu dato in mano a Ponzio Pilato che sentenziò la sua crocifissione, e fu crocifisso. Fu crocifisso a Gerusalemme in un luogo detto Golgota, in mezzo a due malfattori, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra, perché si dovevano anche adempiere le Scritture secondo le quali, Egli appunto è stato annoverato fra i trasgressori. Lui, il Giusto che non aveva peccato, dunque fu annoverato tra i trasgressori perché Egli si caricò dei nostri peccati nel suo corpo, li portò nel suo corpo sul legno della croce, perché così era stato preannunziato dall’Iddio vivente e vero. L’Eterno ha fatto cadere su Lui l’iniquità di noi tutti, disse sempre il profeta Isaia. È così? Sì, proprio così avvenne, si caricherà Egli stesso delle loro iniquità, anche le mie, e dunque quel giorno, là sulla croce Gesù il Cristo, portò i nostri peccati nel suo corpo su quel legno della croce. Ma perché dovette fare questa fine ignominiosa? Perché dovette morire sulla croce ucciso dai Giudei, per mano d’iniqui? Perché proprio questa morte? Perché Egli doveva essere immolato per i nostri peccati, esattamente come dovevano essere immolati alcuni animali il giorno dell’espiazione secondo la legge di Mosè, perché in quel giorno, il sommo sacerdote portava del sangue di animali, che erano stati appunto uccisi come sacrifici per il peccato, dico, doveva portare del sangue nel Luogo Santissimo, che era una parte del tabernacolo che Dio aveva comandato a Israele di erigergli nel deserto, dall’altra parte era il Luogo Santo. E nel Luogo Santissimo, dove c’era l’arca appunto, del Signore, ecco che Iddio aveva stabilito che una volta all’anno, il sommo sacerdote entrasse con del sangue di animali e ne aspergesse col dito il propiziatorio dal lato d’oriente, e doveva fare sette volte l’aspersione del sangue col dito davanti al propiziatorio. E mediante quel sangue venivano espiati i peccati di tutto il popolo, compresi naturalmente anche i peccati del sommo sacerdote e di quelli della sua famiglia. Ma quel sangue, quel sangue di animali non poteva togliere i peccati, perché è impossibile che il sangue di animali tolga i peccati. Quel sangue prefigurava il sangue dell’Agnello di Dio che, nella pienezza dei tempi ossia del Cristo di Dio, sarebbe stato offerto, sì offerto, sparso per la remissione dei nostri peccati, affinché i nostri peccati fossero espiati con quel sangue. Perché vedete, qualcuno potrebbe dire: Come mai? Come mai questi sacrifici cosi cruenti, dove c’era spargimento di sangue? Ma perché il Signore aveva detto che “La vita d’ogni carne è il sangue”, nel sangue suo sta la vita, e il sangue era quello che faceva l’espiazione, mediante la vita. E dunque senza spargimento di sangue non c’è remissione, e dunque era necessario che il Figlio di Dio puro da ogni colpa, scendesse dal cielo nascendo da una vergine. Egli infatti fu generato dallo Spirito Santo non da seme d’uomo, fu necessario naturalmente che vivesse anche una vita senza peccato, e poi che appunto, fosse condannato a morte e morisse. Sì, Egli fu immolato, fu immolato per i nostri peccati, quel sangue che Lui sparse, quel sangue prezioso, Egli lo sparse per la remissione dei nostri peccati, e tutto ciò affinché si adempissero le Scritture. Dopo che morì Egli fu seppellito, ma il terzo giorno Dio lo risuscitò dai morti secondo le Scritture, perché anche la sua resurrezione era stata innanzi da Dio decretata. Infatti Davide aveva detto “anche la mia carne riposerà in isperanza, poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Egli parlò antivedendola, la risurrezione del Cristo, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione. Quindi il Cristo avrebbe distrutto la morte, avrebbe distrutto la morte, ed Egli ha distrutto la morte, perché il terzo giorno Egli è risuscitato dai morti. Queste parole si sono adempiute in Gesù di Nazareth. Ed Egli risuscitò a cagione della nostra giustificazione, e dopo essere risuscitato apparve ai testimoni che erano innanzi stati scelti da Dio, cioè ai suoi discepoli. Egli apparve loro per diversi giorni, si fece vedere da loro, mangiò e bevve con loro, parlò con loro delle cose relative al Regno di Dio, essi lo videro e resero testimonianza della sua risurrezione; Gesù Cristo il Figlio di Dio è veramente risuscitato dai morti. E quindi, io vi annunzio la Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio, e chi crede in Lui riceve la remissione dei peccati mediante il suo nome. Sì, hai ascoltato bene, la remissione dei peccati. Ma come, tu mi dirai, ma allora non devo andare a confessarmi dal prete? No, non devi andare a confessarti dal prete e neppure dal Papa, da quello che si fa chiamare Papa, perché la remissione dei peccati si ottiene mediante la fede in Gesù Cristo. Quindi ti esorto a ravvederti e a credere, e a credere nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo e allora sperimenterai la remissione dei peccati, otterrai la cancellazione dei tuoi peccati; la cancellazione dei tuoi peccati. Bada bene, se continuerai ad andare dal prete, il prete non potrà cancellare i tuoi peccati, non potrà rimettere i tuoi peccati nella maniera più assoluta, non avviene niente, guarda tu vieni ingannato, cattolico romano ascoltami bene, tu andando dal prete, andandoti a confessare ti illudi, ti illudi che i tuoi peccati sono stati rimessi, ma i tuoi peccati sono ancora là, sulla tua coscienza, perché solamente mediante la fede nel Signore Gesù Cristo, quei tuoi peccati possono essere cancellati. Egli è l’Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, è mediante il suo sangue che i peccati vengono rimossi, cancellati; è mediante il suo sangue che la coscienza viene purificata dalle opere morte che la contaminano. Quindi ravvediti e credi, credi in Gesù Cristo e otterrai la remissione dei tuoi peccati, come anche sarai salvato dai tuoi peccati che ti tengono incatenato, perché ci commette il peccato è schiavo del peccato, e quindi sperimenterai la liberazione dai tuoi peccati, sempre, per la potenza del sangue di Cristo Gesù. E quindi sarai riconciliato con Dio perché adesso, adesso in questo momento tu sei ancora un nemico di Dio, nella tua mente, nelle tue opere malvagie, hai bisogno di essere riconciliato con Dio e questa riconciliazione può avvenire solo mediante Gesù Cristo. E dunque, credi in Lui e otterrai la remissione dei peccati, sarai liberato dai tuoi peccati e otterrai la riconciliazione con Dio, e bada bene, anche la vita eterna, la vita eterna; perché chi crede nel Figliolo ha la vita eterna. E quindi sarai strappato alle fiamme dell’inferno dove sei diretto. Come, mi dirai, sto andando all’inferno? Sì, stai andando all’inferno; l’inferno esiste, è un luogo di tormento dove vanno coloro che muoiono nei loro peccati, ora tu sei sotto il peccato, morissi in questo momento, moriresti nei tuoi peccati e te ne andresti all’inferno. Ma io ti ho annunziato la Buona Novella che Gesù è il Cristo, affinché tu ravvedendoti, credendo in Lui otterrai, otterrai la vita eterna, affinché tu ottenga la vita eterna e quindi affinché tu scampi, venga strappato alle fiamme dell’inferno, perché tu sei meritevole dell’inferno ricordatelo, ricordatelo tu meriti, peccatore, tu meriti di andare all’inferno. Quelli che sono andati all’inferno, guarda che ci sono andati perché meritavano di andare all’inferno, non è che sono all’inferno così, ingiustamente. No, i peccatori meritano di andare all’inferno, come io meritavo di andare all’inferno, ma il Signore ha avuto misericordia di me salvandomi. E io ti annunzio, ti annunzio l’Evangelo affinché anche tu sia salvato perché è mio desiderio, la mia preghiera è che anche tu, peccatore, tu sia salvato. E per quello che ti annunzio la Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio, in Lui si sono adempiute le Scritture profetiche, secondo le quali il Cristo doveva morire per i nostri peccati e risuscitare il terzo giorno. Che farai? Che farai davanti all’annunzio della Buona Novella? Indurerai il tuo cuore? O ti ravvederai e crederai nella Buona Novella? Io spero vivamente che tu ti ravveda e creda nella Buona Novella che Gesù è il Cristo, perché altrimenti per te, quando morirai, oh quando morirai, che cosa succederà? Che cosa succederà? Te ne andrai all’inferno, scenderai, scenderai, la tua anima scenderà fino a che entrerà in questo luogo di tormento dove c’è il fuoco, e là attenderai il giorno del giudizio, quando risusciterai in risurrezione di condanna. Comparirai davanti al trono di Dio per essere giudicato secondo le tue opere, e allora sarai gettato nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, e là sarai tormentato per sempre. Capisci bene, io ti ho annunziato una grande salvezza, la salvezza che Cristo Gesù è venuto a portare nel mondo, una grande salvezza che è costata il sangue prezioso del Figlio di Dio. Quindi ravvediti e credi, credi nella Buona Novella che Gesù è il Cristo, credi nella sua morte espiatoria, credi nella sua resurrezione, credi che Gesù è apparso ai suoi discepoli, credi e il Signore avrà misericordia di te, il Signore ti salverà e ti strapperà, ti strapperà dalle fiamme dell’inferno perché ti darà la vita eterna, e quindi avrai la certezza che quando morirai, ti dipartirai dal corpo e andrai ad abitare con il Signore in cielo, perché Gesù Cristo il Figlio di Dio, Colui il quale ti annunzio è asceso in cielo alla destra del Padre dove intercede per i Santi. Quindi? Quindi ti rinnovo l’esortazione, ravvediti peccatore, ravvediti e credi, credi nella Buona Novella che Gesù è il Cristo, è questa la Buona Notizia, è questo l’Evangelo, l’Evangelo che è potenza di Dio per la salvezza di ognuno che crede, quindi credi nell’Evangelo e sarai salvato. Chi ha orecchi da udire, oda!