All’inferno non riderete più [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “All’inferno non riderete più” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 19 MB (128 Kbps), 4 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 20 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate. È scritto in Luca al capitolo 16, a partire dal versetto 19 quanto segue: “Or v’era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; e v’era un povero uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno d’ulceri, e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Ora avvenne che il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno d’Abramo; morì anche il ricco, e fu seppellito. E nell’Ades, essendo ne’ tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma. Ma Abramo disse: Figliolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. E oltre a tutto questo, fra noi e voi è posta una grande voragine, perché quelli che vorrebbero passare di qui a voi non possano, né di là si passi da noi. Ed egli disse: Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli, affinché attesti loro queste cose, onde non abbiano anch’essi a venire in questo luogo di tormento. Abramo disse: Hanno Mosè e i profeti; ascoltin quelli. Ed egli: No, padre Abramo; ma se uno va a loro dai morti, si ravvedranno. Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse. ”Dunque secondo quanto ha detto Gesù Cristo il Figlio di Dio, perché sono queste parole che sono uscite dalla sua bocca, esiste un luogo di tormento che aspetta coloro che muoiono nei loro peccati, e dunque è là che vanno i peccatori, nell’Ades cioè il soggiorno dei morti comunemente conosciuto questo luogo come inferno, che significa luogo di sotto, inferiore, ed è un luogo di tormento dove c’è il fuoco. Infatti questo uomo si ritrovò nell’Ades tormentato in una fiamma e pensò a farsi rinfrescare la lingua con un po’ d’acqua, ecco perché chiese ad Abramo di mandare Lazzaro a intingere la punta del dito nell’acqua per, appunto rinfrescargli la lingua. Ma Abramo gli ricordò che lui aveva ricevuto i suoi beni in vita sua e che Lazzaro invece aveva ricevuto i mali, ma ora mentre Lazzaro era consolato lui era tormentato. Al che il ricco pregò Abramo, o meglio rivolgendosi a lui gli chiese, lo supplicò di mandare a casa di suo padre Lazzaro, perché aveva cinque fratelli, affinché gli attestasse quelle cose, cioè che appunto c’era questo luogo di tormento, onde dice, non abbiano anch’essi a venire in questo luogo di tormento. Ma Abramo gli disse che i suoi fratelli avevano Mosè e i profeti e quindi dovevano ascoltare quelli. Ma insistette ancora il ricco, perché pensava che se Lazzaro fosse risuscitato dai morti e fosse appunto, andato dai suoi fratelli essi si sarebbero ravveduti. Ma Abramo non era assolutamente di questa idea, tant’è che gli disse: Se non ascoltano Mosè e i profeti non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti resuscitasse. Dunque questa storia, ve lo ribadisco con ogni franchezza, attesta in maniera inequivocabile che esiste un luogo di tormento nell’aldilà per i peccatori. Quindi voi che siete dei peccatori in quanto siete schiavi del peccato, perché chi commette il peccato è schiavo del peccato, dovete sapere che siete diretti all’inferno, cioè siete sulla via della perdizione, sulla via che mena all’inferno. Se voi moriste in questo preciso istante, dato che siete senza Cristo, senza Dio nel mondo, dato che siete dei peccatori, dei figliuoli d’ira, voi andreste immediatamente in quel luogo di tormento. L’ inferno non è una favola, non è una leggenda, non è un’invenzione della chiesa, l’inferno è un luogo reale e voi ci state andando. Coloro dunque, che muoiono nei loro peccati vanno all’inferno, quando muoiono vanno all’inferno, così appunto è stabilito. Quindi voi avete bisogno di essere salvati, salvati dai vostri peccati, perché come vi ho detto prima, chi commette il peccato è schiavo del peccato e voi avete peccato. Ora dovete sapere che l’Iddio che ha fatto tutte le cose, le visibili e le invisibili, cioè il Creatore di tutte le cose, nella pienezza dei tempi ha mandato nel mondo il suo Figliolo Gesù Cristo per essere il Salvatore del mondo. Gesù Cristo quindi è venuto nel mondo per salvare i peccatori dai loro peccati, per affrancarli dal peccato. Egli infatti è morto sulla croce per i nostri peccati affinché si adempissero le Scritture, fu seppellito ma il terzo giorno risuscitò dai morti affinché si adempissero le Scritture e dopo essere risuscitato dai morti, apparve ai suoi discepoli facendosi vedere da loro per diversi giorni. Questo è L’Evangelo, la Buona Novella relativa al regno di Dio. Dunque è in questa maniera che Dio ha provveduto la salvezza. La salvezza dunque è stata acquistata da Gesù Cristo, Egli ha pagato il prezzo del riscatto, Egli sulla croce sparse il suo sangue, affinché mediante il suo sangue noi fossimo liberati dai nostri peccati. Mediante la sua morte Egli ha condannato il peccato, ha annullato il peccato e dunque in Gesù Cristo c’è la liberazione dai peccati, che dunque è gratuita, si riceve per grazia mediante la fede. Ecco perché vi esorto a ravvedervi e a credere in Gesù Cristo, cioè a credere che Gesù è il Cristo di Dio, del quale avevano parlato i santi profeti, da parte di Dio per lo Spirito, il quale doveva venire nel mondo per morire sulla croce per i nostri peccati e risuscitare dai morti il terzo giorno. Quindi dovete sapere questo, la salvezza dai peccati si ottiene per grazia mediante la fede in Gesù Cristo, non si ottiene per opere, non si ottiene per meriti, non si può comprare, non si può ottenere seguendo Maometto, non si può ottenere seguendo Buddha o appoggiandosi ad una cosiddetta mediazione di Maria; no, nella maniera più assoluta. La salvezza dal peccato si ottiene esclusivamente credendo nel Signore Gesù Cristo, è Lui infatti il Salvatore, in nessun altro è la salvezza perché non v’è sotto il cielo, alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati.Ecco perché vi scongiuro a ravvedervi e a credere nel Signore Gesù Cristo perché è solamente credendo in Lui che voi potete essere liberati dai vostri peccati. Solamente credendo in Lui potete essere giustificati, quindi resi giusti, perché il giusto vivrà per la sua fede; così è scritto! Solamente credendo nel Signore Gesù Cristo potete avere la vita eterna, perché chi crede nel Figliuolo, è questo quello che dice la Sacra Scrittura, chi crede nel Figliuolo ha vita eterna. Dunque vedete come sia indispensabile per voi ravvedervi e credere nel Signore Gesù Cristo per scampare alle fiamme dell’Inferno dove siete diretti. Lo so, ci sono molti di voi che si fanno beffe di quello che io predico, non mi meraviglio, gli ipocriti si facevano beffe anche di Gesù, lo deridevano per quello che diceva. Voi pensate che l’inferno sia una favola inventata per impaurire, e quindi vi fate beffe di me, o meglio vi fate beffe della Parola di Dio che io vi annunzio. Ma sappiate questo, contro di voi si schiera la Parola di Dio perché Gesù ha detto: guai a voi che ora ridete, perché farete cordoglio e piangerete. Il giorno che morirete voi schernitori, ritroverete nelle fiamme dell’inferno e all’inferno non riderete più, perché là c’è il pianto e lo stridore dei denti, là sarete tormentati. Avrete tempo per ricordarvi delle vostre risate, avrete tempo per ricordarvi delle vostre offese che mi avete lanciato, perché per voi sono semplicemente un pazzo che crede ancora che esiste l’inferno. Sarò pure pazzo per voi, ma agli occhi di Dio sono savio perché proclamo la verità che è in Cristo Gesù. Quindi peccatori che mi ascoltate, io per l’ennesima volta ve lo dico, ravvedetevi e credete nel Signore Gesù Cristo per essere, mediante la fede in Lui, essere salvati dai vostri peccati, per ottenere la remissione dei vostri peccati, per essere riconciliati con Dio, perché voi in questo momento siete dei nemici di Dio. Allora e solo allora sarete salvati, giustificati, riconciliati con Dio e avrete la vita eterna, riceverete la vita eterna e quindi avrete la certezza che quando morirete andrete, vi dipartirete dal corpo, andrete ad abitare con il Signore in paradiso, nel regno dei cieli; perché se da un lato esiste l’inferno per i peccatori, dall’altro esiste il regno di Dio, il regno dei cieli per coloro che il Signore ha salvato e giustificato e riconciliato a sé mediante la morte del suo Figliuolo. E il paradiso è un luogo di riposo, dove coloro che appunto entrano, si riposano dalle loro fatiche. Dunque considerate il grande amore di Dio, l’amore che Dio ha manifestato verso il mondo mandando, dando il suo unigenito Figliuolo affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna. Ma lo ripeto agli schernitori, sappiate che vi aspetta un’orribile fine e io vi avverto, io vi avverto, e quando vi ritroverete all’inferno vi ricorderete di quello che io vi avevo detto, ma sarà troppo tardi, non avrete più modo di ravvedervi, non avrete più modo di credere nel Signore Gesù Cristo per essere salvati. Dunque voi che mi ascoltate non indugiate, affrettatevi a ravvedervi e a credere nel Signore Gesù Cristo. Oggi è il giorno della salvezza, questo è il tempo accettevole. Dice la Scrittura: “Non ti vantare del domani, perché non sai quello che un giorno possa produrre”. Quindi peccatori ascoltate, ravvedetevi, credete in Gesù Cristo, in colui che il Padre ha mandato nel mondo per salvare il mondo. Non illudetevi, non illudetevi siete dei peccatori, l’ira di Dio è sopra di voi, siete diretti in perdizione. Molti vi illudono, io no, io vi dico la verità, la verità che è in Cristo Gesù, ravvedetevi e credete che Gesù di Nazareth è il Cristo di Dio, che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu seppellito, che risuscitò dai morti il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve ai suoi discepoli. Credetelo e sarete salvati, perché quello che vi ho annunziato è l’Evangelo di Dio, potenza di Dio per la salvezza di ognuno che crede. L’Evangelo è in grado di salvarvi dai vostri peccati a condizione che voi crediate nell’Evangelo, ravvedetevi dunque e credete nell’Evangelo. Chi ha orecchi da udire, oda!