USA, Cody Coots maneggia il serpente che ha morso mortalmente suo padre [Video]

Lo scorso 15 febbraio a Middelsboro, Kentucky, è morto per il morso di un serpente Jamie Coots, un predicatore pentecostale che apparteneva a una di quelle Chiese dove maneggiano i serpenti velenosi durante il culto.

Il serpente che ha morso mortalmente Jamie Coots è attualmente ancora maneggiato durante il culto dal figlio ventunenne del predicatore, Cody Coots, come mostra il video qui sotto. A costui vorrei ricordare di non tentare il Signore.

Leggi la storia e la confutazione di questa pratica antibiblica

“E’ vero che ci sono dei pentecostali che maneggiano i serpenti?

Sì, esistono Pentecostali che regolarmente e pubblicamente maneggiano dei serpenti velenosi durante i loro culti; si trovano negli Stati Uniti e in particolare modo nella regione dei monti Appalachi. Questi maneggiatori di serpenti in America sono generalmente conosciuti come la ‘Chiesa di Dio con i Segni che Seguono’.

La pratica del maneggiamento dei serpenti fu introdotta tra i Pentecostali da un certo George Went Hensley, nato attorno al 1880 e morto nel 1955 in seguito al morso proprio di un serpente velenoso che stava maneggiando durante un culto. George Hensley introdusse questa pratica nel Tennessee nel primo decennio del ventesimo secolo, e da lì essa si diffuse in altre parti della nazione americana. La maniera in cui questa pratica fu da lui introdotta è la seguente: un giorno, mentre stava predicando in seno alla Chiesa di Dio di Cleveland (Tennessee) un sermone su Marco 16, alcuni individui rovesciarono davanti a lui una scatola piena di serpenti a sonagli; lui senza pensarci due volte andò e prese in mano i serpenti continuando a predicare. Per il 1914 la pratica del maneggiare i serpenti si era diffusa per tutta la Chiesa di Dio; l’attuale pratica di maneggiare i serpenti però allora era compiuta solo da un piccolo numero di membri.

Va fatto notare però che mentre i maneggiatori di serpenti presenti nella Carolina del Nord, nel Kentucky, nel Tennessee e nella Virginia fanno risalire la loro origine a George Hensley, quelli dell’Alabama e della Giorgia hanno un origine differente, infatti fu un certo James Miller a cominciare a maneggiare da sè i serpenti dopo avere profondamente riflettuto sulla Bibbia! Egli avrebbe introdotto la pratica in Sand Mountain, Alabama attorno al 1912.

Quanto alla consistenza numerica di questi maneggiatori di serpenti, il loro numero oscillerebbe tra i 1000 e i 2000. Attualmente se ne possono trovare in questi stati, Florida, Ohio e Virginia dell’Ovest, Tennessee ed Alabama.

Non tutti i Pentecostali che maneggiano serpenti sono trinitari; ce ne sono alcuni infatti che sono antitrinitari ossia hanno aderito alla dottrina dei ‘Gesù solo’, quella per intenderci che dice che Gesù è sia il Padre, che il Figliuolo che lo Spirito Santo.

Questi Pentecostali maneggiatori di serpenti ritengono che le parole di Gesù: “Or questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio…. prenderanno in mano dei serpenti…” (Marco 16:17,18), autorizzino i credenti a prendere regolarmente durante i culti in mano dei serpenti velenosi per dimostrare la loro fede in Dio, insomma ad esercitare questo rito perché tale è diventato presso queste chiese. Ma le cose non stanno affatto così come dicono costoro, cosa che è dimostrata dal fatto che da quando questa pratica è stata introdotta sono morti parecchi pentecostali morsicati da serpenti velenosi che stavano maneggiando. Nel ventesimo secolo in America sono stati accertati più di 75 Pentecostali maneggiatori di serpenti morti per opera di serpenti velenosi. Uno degli ultimi morti per morso di serpenti è stato un certo John Wayne ‘Punkin’ Brown Jr. morto nell’Alabama nell’autunno del 1998. Una pratica del genere, anche se pericolosa, se legittimata dalla Parola di Dio non avrebbe certamente causato alcun danno ai credenti e soprattutto non causerebbe una continua paura di essere il prossimo morto e una grande tensione in coloro che partecipano a queste riunioni, così grande che una donna che frequenta una di queste Chiese è stata sentita dire: ‘Quando noi andiamo in Chiesa, non sappiamo se ne usciremo vivi’. Riflettete alle parole di questa donna perché esse esprimono molto bene il sentimento con cui vanno al culto i maneggiatori di serpenti.

Ora, se Gesù ha detto che i credenti quand’anche bevessero alcunché di mortifero non avranno alcun male, di certo anche nel prendere in mano dei serpenti non potranno avere del male. Quindi costoro hanno inteso male le parole di Gesù Cristo; non c’è dubbio su questo. Ma allora come si devono intendere le parole di Gesù in Marco? In questa maniera; ci possono essere casi in cui un credente nel nome di Gesù si trovi costretto a prendere in mano dei serpenti, per esempio un padre vede un serpente velenoso attorcinato al collo di suo figlio e lo prende nel nome di Gesù per gettarlo via; o per un ordine rivelatogli da Dio, vedi per esempio il caso di Mosè a cui Dio ordinò di prendere il serpente per la coda. In questi casi tuttavia egli non farà questo per tentare il Signore o farsi pubblicità o volere dimostrare che egli ha più fede di altri, ma semplicemente perché nel nome di Gesù lo può fare e perciò non avrà alcun male, e ripeto nessun male.

Colgo l’occasione per mettervi in guardia da qualsiasi credente che vorrebbe introdurre nel vostro mezzo questa pratica del maneggiare serpenti velenosi, ammonitelo subito e severamente e se persiste nel suo traviamento toglietelo dal vostro mezzo.”
– (Tratto da: lanuovavia.org)