Il nudismo e il semi-nudismo ‘Cristiano’: opere del diavolo

Il cartello dice: ‘Attenzione. Al di là di questo punto potete incontrare bagnanti nudi’.

Il nudismo ormai ha attecchito anche in molte Chiese Evangeliche di differenti denominazioni, e difatti ci sono cosiddetti Cristiani che praticano il nudismo, ovviamente in questo caso etichettato ‘nudismo Cristiano’. D’altronde, loro dicono, non è forse scritto che Adamo ed Eva erano nudi?

Sul sito della Christian Naturist Fellowship (http://www.christiannaturist.org.uk/index.html), che ha sede nel Regno Unito, si legge: ‘Siamo un gruppo di Cristiani provenienti da differenti parti della nazione e da differenti denominazioni uniti dalla nostra fede nel Signore Gesù Cristo. Noi godiamo anche lo stile di vita nudista ed abbiamo trovato che stare svestiti è totalmente compatibile con la nostra fede e, in verità, accresce la nostra consapevolezza di Dio e della Sua creazione’. Questo è quello che si legge nella sezione del sito dove si presentano.

Poi nella sezione ‘Bibbia e Nudismo’ essi dicono tra le altre cose che ‘i Cristiani che scelgono di stare nudi alla presenza di altri devono fare ciò appropriatamente. I loro motivi devono essere puri … le loro attività devono essere onorevoli e glorificanti nei confronti di Dio …. affettuose e rispettose degli altri … e legali …’.

Come potete vedere, ci si trova dinnanzi a persone che pur dicendosi Cristiane si comportano come i pagani che non conoscono Dio, infatti sono dati alla dissolutezza, a passioni di concupiscenza. Non si differenziano però molto da tutti quei Cristiani che si mettono in costume da bagno lungo le rive dei mari, o dei laghi e così via, perchè anche questi hanno deciso di svestirsi in presenza di altri, e mettersi però mezzi nudi anziché totalmente nudi. Cambia veramente poco.

I ragionamenti però che fanno i semi-nudisti ‘Cristiani’ sono praticamente uguali a quelli che fanno i nudisti ‘Cristiani’, per giustificare le loro passioni di concupiscenza, perché anch’essi parlano di motivi puri che devono spingere il cristiano a svestirsi in presenza di altri, anche loro parlano di attività che devono essere onorevoli e che glorificano Dio, oltre che affettuose e rispettose verso gli altri.

Voglio ricordarvi, fratelli, però che come è vero che Adamo ed Eva prima di peccare “erano ambedue ignudi e non ne aveano vergogna” (Genesi 2:25), è altrettanto vero che dopo che Adamo ed Eva peccarono, gli si aprirono gli occhi, e si accorsero che erano ignudi, ed essi “cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture” (Genesi 3:7). Questo significa che qualcosa in loro li spinse a coprirsi in qualche maniera, e che cosa fu quel qualcosa se non il senso di vergogna? Dunque con il peccato subentrò anche la vergogna.

Ma si badi che quel loro rimedio non fu ritenuto sufficiente da Dio, infatti dopo che Dio parlò al serpente, alla donna e all’uomo, pronunciandogli i suoi giudizi contro di essi, Egli “fece ad Adamo e alla sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì” (Genesi 3:21).

Dunque, questo atto di Dio nei loro confronti, cioè il fatto che Dio gli fece delle tuniche e li vestì con esse, dovrebbe far riflettere sia i nudisti che i semi nudisti, in quanto mostrano che è così che Dio ci vuole vedere, cioè vestiti e non svestiti, coperti e non scoperti. Quand’anche uno avvesse solo un costume addosso, è evidente che esso non è considerato da Dio un modo di vestirsi convenevole o corretto.

Nella Bibbia il fatto che l’uomo mostri la sua nudità davanti agli altri è disapprovato da Dio.

Ricordatevi infatti le seguenti cose:

– che nella legge Dio aveva detto a Mosè a proposito del vestiario dei sacerdoti: “Farai anche loro delle brache di lino per coprire la loro nudità; esse andranno dai fianchi fino alle cosce. Aaronne e i suoi figliuoli le porteranno quando entreranno nella tenda di convegno, o quando s’accosteranno all’altare per fare il servizio nel luogo santo, affinché non si rendano colpevoli e non muoiano. Questa è una regola perpetua per lui e per la sua progenie dopo di lui” (Esodo 28:42-43). Perchè Dio si studiò di far fare questo capo d’abbigliamento sacerdotale se non perchè Egli non gradisce che chi lo serve mostri la sua nudità?
– che dell’indemoniato del paese dei Geraseni viene detto che “era posseduto da demonî, e da lungo tempo non indossava vestito, e non abitava casa ma stava ne’ sepolcri” (Luca 8:27). Chi è che lo faceva andare in giro nudo o semi nudo se non i demoni che dimoravano in lui prima che Gesù li cacciasse fuori da esso?
– che l’apostolo Pietro, essendo nudo al mare, si coperse quando gli fu detto che quell’uomo che si trovava sulla riva del mare era il Signore, secondo che è scritto: “Allora il discepolo che Gesù amava, disse a Pietro: È il Signore! E Simon Pietro, udito ch’era il Signore, si cinse il camiciotto, perché era nudo, e si gettò nel mare” (Giovanni 21:7). Perchè si premurò a cingersi il camiciotto quando seppe che Gesù era sulla riva del mare? Perchè evidentemente sapeva che il suo stato di nudità non era affatto una cosa onorevole agli occhi di Dio.

Dunque, fratelli, badiamo a noi stessi e vestiamoci anziché svestirci – copriamoci anziché scoprirci – e mostrare così la nostra nudità agli altri (ovviamente nelle relazioni carnali tra marito e moglie è lecita sia la nudità che la semi-nudità), perchè è questa la volontà di Dio verso di noi. Il nostro corpo è il tempio dello Spirito Santo (1 Corinzi 6:19), e quindi è santo, ed essendo una abitazione santa deve essere conservato in santità ed onore (1 Tessalonicesi 4:4). E questo affinchè Dio sia glorificato anche mediante il nostro corpo, da Lui comprato a prezzo (1 Corinzi 6:20).

D’altronde, fratelli, se Dio tramite gli apostoli ha detto come si devono vestire le donne, secondo che è scritto: “Similmente che le donne si adornino d’abito convenevole, con verecondia e modestia: non di trecce e d’oro o di perle o di vesti sontuose ….” (1 Timoteo 2:9), non vi pare che per una donna, che fa professione di pietà, sia assolutamente vietato svestirsi e mettersi nuda o mezza nuda davanti agli altri?

Considerate inoltre che il mettersi nudi o seminudi assieme ad altri o per farsi vedere dagli altri induce chi guarda il suo prossimo a peccare, in altre parole lo induce a peccare con gli occhi (e spesso non solo con gli occhi), e la Bibbia dice a tale riguardo: “La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque l’occhio tuo è sano, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se l’occhio tuo è viziato, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre, esse tenebre quanto grandi saranno!” (Matteo 6:22-23). Ricordatevi di quello che dice la Bibbia a proposito del re Davide, che peraltro era un uomo che temeva Dio: “Or avvenne che l’anno seguente, nel tempo in cui i re sogliono andare alla guerra, Davide mandò Joab con la sua gente e con tutto Israele a devastare il paese dei figliuoli di Ammon e ad assediare Rabba; ma Davide rimase a Gerusalemme. Una sera Davide, alzatosi dal suo letto, si mise a passeggiare sulla terrazza del palazzo reale; e dalla terrazza vide una donna che si bagnava; e la donna era bellissima. Davide mandò ad informarsi chi fosse la donna; e gli fu detto: ‘È Bath-Sheba, figliuola di Eliam, moglie di Uria, lo Hitteo’. E Davide inviò gente a prenderla; ed ella venne da lui, ed egli si giacque con lei, che si era purificata della sua contaminazione; poi ella se ne tornò a casa sua. La donna rimase incinta, e lo fece sapere a Davide, dicendo: ‘Sono incinta’ ” (2 Samuele 11:1-5). Non è abbastanza chiaro che cosa può scaturire dal guardare una donna nuda o seminuda?

Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perchè Paolo dopo avere detto chiaramente: “Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che v’asteniate dalla fornicazione, che ciascun di voi sappia possedere il proprio corpo in santità ed onore, non dandosi a passioni di concupiscenza come fanno i pagani i quali non conoscono Iddio; e che nessuno soverchi il fratello né lo sfrutti negli affari” (1 Tessalonicesi 4:3-6), ha dichiarato in maniera altrettanto chiara: “Perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, siccome anche v’abbiamo innanzi detto e protestato. Poiché Iddio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione. Chi dunque sprezza questi precetti, non sprezza un uomo, ma quell’Iddio, il quale anche vi comunica il dono del suo Santo Spirito” (1 Tessalonicesi 4::6-9).

So che molti prendono piacere nel sedurre gli altri e nel farsi sedurre a proposito di questo, perchè dicono che non c’è niente di male nè nel nudismo e neppure nel semi-nudismo, basta che quello che si fa lo si faccia per motivi puri; e poi citando fuori dal suo contesto la frase biblica “tutto è puro per quelli che son puri” (Tito 1:5). Costoro certamente andranno di male in peggio, portando la pena della loro ribellione, perchè l’ira di Dio verrà su di essi. Non può essere altrimenti, perchè chi sprezza questi precetti sprezza Dio, e Dio dice: “Quelli che mi sprezzano saranno avviliti” (1 Samuele 2:30).

Concludo con queste sante parole dell’apostolo Pietro: “E, come figliuoli d’ubbidienza, non vi conformate alle concupiscenze del tempo passato quand’eravate nell’ignoranza; ma come Colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta; poiché sta scritto: Siate santi, perché io son santo. E se invocate come Padre Colui che senza riguardi personali giudica secondo l’opera di ciascuno, conducetevi con timore durante il tempo del vostro pellegrinaggio; sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai padri, ma col prezioso sangue di Cristo, come d’agnello senza difetto né macchia, ben preordinato prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi, i quali per mezzo di lui credete in Dio che l’ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, onde la vostra fede e la vostra speranza fossero in Dio” (1 Pietro 1:14-21).

Chi ha orecchi da udire, oda

Giacinto Butindaro