Le ADI insegnano la gap-theory, che è un’eresia

Le ADI insegnano la gap-theory, che è una eresia

Introduzione

Quando le ADI parlano della creazione di tutte le cose, occorre tenere bene a mente che insegnano la cosiddetta gap-theory. Ma cosa afferma questa teoria? Per spiegarlo citerò parte di un articolo scritto da Francesco Toppi, pastore delle ADI, apparso sul quindicinale Cristiani Oggi. Ecco le parole di Francesco Toppi: ‘Nel principio Iddio creò i cieli e la terra, e la terra era informe e vuota, e le tenebre coprivano la faccia della terra, e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque (Genesi 1:1-2). Genesi 1:1: “Nel principio Iddio creò i cieli e la terra” non descrive il primo passo della creazione, non si riferisce alla creazione dal nulla della materia informe, ma ad una creazione perfetta: “i cieli e la terra”. (…) Questa creazione fisica originale risulta completa in sé, come tutte le cose che Dio crea, anche se di questa prima creazione non si conoscono i particolari. (…) Genesi 1:2 sarebbe il risultato di una distruzione di una catastrofe e sottointende un risultato di un episodio della “protostoria” dell’universo. A questa iniziale creazione originale di Genesi 1:1 sarebbe seguita da un periodo indeterminato di tempo, al quale possono corrispondere tutte le ere geologiche di miliardi di anni, attualmente rilevati con mezzi radiometrici (…) Il grande cataclisma che ridusse la terra “informe e vuota e le tenebre coprivano l’abisso” dev’essere stato un evento di portata cosmica e quindi può riferirsi soltanto alla ribellione di Satana, alla sua espulsione dal cielo e alla sua caduta sulla terra’. (…) Di conseguenza Genesi 1:3-31 descrive la “ri-creazione” durante la quale il Creatore, ricostruì dalla materia informe della creazione originale preesistente la creazione adamica’. (Cristiani Oggi, 1988 N° 4, pag. 2). Questa interpretazione ‘permette di affermare che la Bibbia non contrasta con la scienza’ (Ibid., pag. 2).

Questa teoria è stata accennata anche dal pastore Davide Di Iorio, durante la sua predicazione dal titolo ‘L’Iddio che parla’ del 20/8/2006, quando dice: ‘Non è neanche un caso che Dio si è rivelato come il Dio che parla dopo che c’è stata questa conseguente rovina ben descritta nel verso 2 lapidariamente ‘E la terra era informa e vuota’. Non possiamo assolutamente accettare che Dio fece una cosa così. Dio nel principio creò tutto perfetto, ma la ribellione del nemico produsse dei risultati rovinosi’ (min. 6-7). Ascoltatelo da voi stessi in questo video:

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Le ADI insegnano la gap-theory, che è una eresia from Giacinto Butindaro on Vimeo.

Per riassumere dunque, prima ci fu la creazione perfetta di Dio, questa creazione però in seguito alla caduta di Satana dal cielo diventò informe e vuota per cui Dio dovette rifarla. I sei giorni della creazione dunque non furono in realtà giorni di creazione ma giorni di ricreazione o di restituzione. Tra il verso 1 e il verso 2 del primo capitolo della Genesi si possono tranquillamente collocare le varie ere geologiche di miliardi di anni di cui parlano gli scienziati! La paternità di questa teoria, che viene spesso chiamata gap-theory (teoria dell’intervallo), spetta soprattutto al predicatore scozzese Thomas Chalmers (1780-1847) il quale cercava di conciliare la Genesi con le nuove scoperte sull’età della terra.

Confutazione

La gap-theory è una falsa dottrina. Le ragioni sono le seguenti.
Se le cose fossero realmente così come dicono i sostenitori della gap-theory la Scrittura sarebbe annullata per i seguenti motivi. Innanzi tutto ciò significherebbe che le cose descritte nel primo capitolo della Genesi sarebbero delle cose rifatte da Dio per cui si dovrebbe parlare di ri-creazione e non più di creazione. Mentre la Scrittura parla continuamente di creazione in riferimento agli eventi del primo capitolo della Genesi. Dice infatti la Scrittura dopo che Dio si riposò dell’opera sua il settimo giorno che “queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati, nel giorno che l’Eterno Iddio fece la terra e i cieli” (Genesi 2:4). Dio stesso quando ordinò ad Israele di ricordarsi del settimo giorno per santificarlo disse che “in sei giorni l’Eterno fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò ch’è in essi, e si riposò il settimo giorno” (Esodo 20:11). Non è abbastanza chiaro che prima di quei sei giorni creativi non ne esistettero altri? Che senso avrebbe dire fu il primo giorno, fu il secondo giorno, fu il terzo giorno e così via, se il primo giorno non era quello perchè in realtà c’era già stato un primo giorno miliardi di anni prima? Non sarebbe questo ammettere implicitamente che nel libro della Genesi ci siano delle menzogne?

Ma veniamo all’uomo. Se questa teoria fosse vera si dovrebbe giungere alla conclusione che Adamo non fu il primo uomo; perchè questo? Perchè se quando viene detto che nel principio Iddio creò i cieli e la terra significasse che Egli creò una creazione perfetta che poi fu distrutta dalla caduta di Satana sulla terra, ciò significherebbe che a quel tempo Dio aveva creato anche l’uomo e la donna sulla terra perchè la creazione non sarebbe stata perfetta senza la creazione dell’essere umano. E quindi prima di Adamo sarebbero esistiti altri esseri umani sulla terra prima che quest’ultima diventasse informe e vuota. E questo non è possibile perchè la Scrittura chiama Adamo il primo uomo. Paolo dice infatti ai Corinzi: “Il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente” (1 Corinzi 15:45). Ma dimmi un pò: quando Gesù parlò della creazione dell’uomo e della donna non disse forse: “Non avete voi letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina, e disse: Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre e s’unirà con la sua moglie e i due saranno una sola carne” (Matteo 19:4-5)? Che significa quel “da principio”? A quale creazione si riferiva? Per quanto noi sappiamo si riferiva all’unica creazione dell’uomo e della donna avvenuta per opera di Dio e cioè quella descritta nella Genesi. Quindi quel ‘da principio’ non può che riferirsi all’unico principio di cui la scrittura parla; quello in cui Dio creò e non ricreò l’uomo e la donna. E di questo passo si dovrebbe dire che Adamo non nominò per la prima volta gli animali, perchè in realtà essi erano stati già nominati dal primo vero uomo che era esistito miliardi di anni prima di lui, e quindi lui si limitò a rinominarli e ci sarebbe da domandarsi allora a questo punto se i nomi dati agli animali da Adamo siano stati uguali a quelli dati dall’altro uomo vissuto in precedenza. Insomma se si ammettesse quella teoria si potrebbe finire coll’ammettere tante cose strane che si oppongono alla Scrittura. E chissà? Magari qualcuno sarebbe tentato persino di metterci in quei miliardi di anni che hanno preceduto la ri-creazione di Dio descritta nel primo capitolo della Genesi anche l’Homo Erectus e l’uomo di Neanderthal ecc., ecc.; così si andrebbe a finire col dire che questa cosiddetta evoluzione dell’uomo ebbe luogo prima della ri-creazione di Dio! Insomma fratello, ammettere una simile teoria sulla creazione significherebbe finire collo scontrarci con la Parola di Dio su diversi punti, e questo non lo vogliamo fare.

Ma allora come si spiega il fatto che nella Genesi ci sia scritto che la terra era informe e vuota cosa questa che a dire dei sostenitori della gap-theory sosterrebbe la loro tesi? Si spiega perchè quando Iddio creò la terra essa non aveva la forma che ha adesso, ma era informe. Quindi non è che essa diventò informe ma fu fatta inizialmente informe da Dio, poi in seguito egli la formò. Si tenga presente infatti che inizialmente i continenti terrestri non erano visibili come lo sono adesso perchè essi erano sommersi sotto le acque secondo che è scritto che Dio il terzo giorno disse: “Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e apparisca l’asciutto. E così fu” (Genesi 1:9). E con ciò s’accordano le parole del salmista che dice: “Tu l’avevi coperta dell’abisso come d’una veste, le acque s’erano fermate sui monti. Alla tua minaccia esse si ritirarono, alla voce del tuo tuono fuggirono spaventate. Le montagne sorsero, le valli s’abbassarono, nel luogo che tu avevi stabilito per loro” (Salmo 104:6-8). Quindi quando si legge che al principio la terra era informe bisogna tenere presente che la terra non era ancora emersa dalle acque come lo fu il terzo giorno secondo che dice Pietro che “ab antico, per effetto della Parola di Dio, esistettero dei cieli e una terra tratta dall’acqua” (2 Pietro 3:5). Inoltre essa era vuota perchè noi sappiamo che sia le piante, sia gli animali e sia l’uomo furono creati da Dio rispettivamente il terzo giorno ed il sesto. A giusta ragione quindi, e senza che ci dobbiamo meravigliare, è detto che era anche vuota.

Una cosa simile si può dire anche dell’uomo perchè anch’esso non assunse la forma che ha adesso subito, perchè la Scrittura dice che Dio “formò l’uomo dalla polvere della terra” (Genesi 2:7). Questo “formò l’uomo” implica che inizialmente fu informe ed in seguito assunse la forma che Dio aveva decretato dovesse avere. (Quanto questo processo di formazione sia durato con precisione in termini di tempo non è detto, comunque sia esso avvenne nel corso di un giorno di 24 ore). Non c’è nulla di strano in tutto ciò, perchè anche il neonato che deve nascere, prima di assumere la forma con cui uscirà dal seno della madre, inizialmente era informe ed ha subìto un processo di trasformazione durato in questo caso alcuni mesi. Quando Davide dice nei Salmi: “I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo” (Salmo 139:16) non intendeva forse dire che anche lui era stato informe all’inizio? E bada che il tutto è opera di Dio perchè sempre Davide dice a Dio: “Sei tu …. che mi hai intessuto nel seno di mia madre” (Salmo 139:13) e Giobbe: “Le tue mani mi hanno formato, m’hanno fatto tutto quanto (…) ricordati che m’hai plasmato come argilla…” (Giobbe 10:8,9). Ma l’uomo quando fu inizialmente plasmato dalle mani di Dio non solo era informe ma anche vuoto perchè in lui non c’era vita. Fu quando Dio terminò di plasmare il suo corpo che gli soffiò l’alito vitale e l’uomo divenne un anima vivente (cfr. Genesi 2:7). Quindi il tutto rientra nel modo di agire di Dio; ma purtroppo questo modo di agire di Dio così chiaramente descritto è stato offuscato da questa teoria sopra esposta che non è altro che una idea scaturita da una errata interpretazione data alle parole: “Era informe e vuota”; idea però che se da un lato è inconciliabile con l’insegnamento della Scrittura riguardo alla creazione dall’altro getta una sorta di ponte tra la scienza e la Genesi perchè in una certa maniera conferma che le ere geologiche degli scienziati in cui noi non crediamo minimamente in effetti si possono benissimo e tranquillamente collocare nel racconto della Genesi. In altre parole questa teoria è sorta dalla necessità di conciliare la scienza con la Scrittura. Ed il danno da essa provocata è evidente. La scienza, la scienza, ah quanti danni ha provocato quando dei credenti hanno cercato di mettere d’accordo le sue teorie con la verità della Scrittura.

Fratelli, non andate dietro a questa scienza umana che non pochi credenti ha ingannato e portato lungi dalla verità: attenetevi a quello che sta scritto senza cercare di dare spiegazioni logiche a ciò che risulta incomprensibile ai vostri occhi.

Giacinto Butindaro

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