Marocco: seconda ondata di espulsioni

Altri ventisei cristiani stranieri sono stati espulsi dal Marocco: ad oggi dunque si giunge a un totale di 105 espulsioni dall’inizio di marzo 2010. In violazione della legge marocchina, i cristiani espulsi non hanno avuto il diritto di ricorrere in appello e in alcuni casi nemmeno l’opportunità di avvisare le loro famiglie o di preparare le valigie. Pare che i fautori della linea dura all’interno del governo – e in particolare del Ministero degli Interni – stiano facendo pressione sul re affinché dimostri le sue “credenziali islamiche”. E’ inoltre in corso una campagna dei media che mira a demonizzare e quindi a dare una visione distorta dei cristiani, al fine unico di far crescere nella popolazione (islamica) marocchina un sentimento di rifiuto nei loro confronti. Compass Direct News riporta inoltre che 7000 leader musulmani hanno firmato un documento in cui viene definito letteralmente “abuso morale” e “terrorismo religioso” il lavoro portato avanti dai cristiani in Marocco.

A ciò va aggiunto che a fronte di queste campagne mediatiche, almeno due cristiani marocchini sono stati picchiati recentemente, mentre altri sono stati interrogati e vessati. Si tratta di una svolta per il Marocco. Tuttavia, secondo quanto dichiarato da uno dei cristiani europei espulsi, “ci saranno massicce ripercussioni”, poiché molti marocchini musulmani sono scossi e negativamente colpiti dalle ingiuste deportazioni e dalla falsa campagna mediatica lanciate nel nome dell’Islam contro pacifici cittadini cristiani. Queste reazioni positive di cittadini marocchini di religione musulmana, ci ricordano i passi in avanti fatti fino ad oggi da questo paese e di come tali passi abbiano in qualche misura influenzato l’opinione pubblica marocchina.

Fonte: Porte Aperte Italia

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