Eritrea: 14 cristiani rilasciati su cauzione

Dopo le ondate di arresti indiscriminati di cristiani avvenute nell’ultimo mese dell’anno (leggi a proposito Eritrea: ondata di arresti di credenti), oggi vi riportiamo una buona notizia per 14 cristiani detenuti a causa della loro fede. Il 5 febbraio scorso, le autorità di Adi-Nefase (il campo militare ad Assab) hanno deciso per il rilascio di 12 cristiani della Chiesa di Kale-Hiwot, in prigione ingiustamente da ben 2 anni. A questa decisione si aggiunge quella del famigerato campo di Mitire, con la quale ad altri 2 cristiani, membri della Chiesa Rhema, è stata concessa la libertà su cauzione. Come sapete non vi è libertà di culto in Eritrea al di fuori delle confessioni riconosciute, che sono l’Ortodossa, la Cattolica, la Luterana e, ovviamente, l’Islam.
Di seguito pubblichiamo i nomi dei 12 rilasciati dal campo militare di Adi-Nefase: 7 giovani uomini, Fetewe Gebremichel, Yosief Yehdego, Kibreab Tsegay, Habtom Kiros, Bereket Tesfay, Hiyabu Genzebu, Amanuiel Mehari; e 5 giovani donne, Almaze Teckle, Hagosa Abraha, Emnet Kiflom, Terhase Measho e Hiwet Kibrom. Tutti al tempo dell’arresto erano studenti delle superiori. Al momento del rilascio è stato intimato loro di non partecipare a nessun tipo di attività cristiana e semmai dovessero disobbedire a tale ordine, è stata promessa loro l’esecuzione sul posto.

Contesto e situazione diverse per gli altri due giovani uomini, in precedenza soldati dell’esercito regolare, rilasciati dal campo di Mitire dopo un anno e 7 mesi di detenzione: Aklilu Tesfamichel e Gebru Tesfayon, questi i loro nomi, erano stati incarcerati per aver condiviso il Vangelo di Cristo con alcuni commilitoni, un gesto che hanno pagato con l’internamento in uno dei campi più duri e inumani dell’Eritrea. Oggi sono tornati a ricoprire il ruolo nell’esercito che avevano prima di essere arrestati.

I dati precisi sul numero di prigionieri cristiani detenuti nelle terribili carceri eritree sono difficili da raccogliere. Da una recente analisi si parla di oltre 2.220 persone, ma è assai difficile avere la stima esatta, poiché altri calcoli elevano il numero fino a poco meno di 3.000. Quel che è certo è che fra loro ci sono 38 leader di comunità, arrestati per la loro attività cristiana, ma detenuti senza nemmeno un capo d’accusa. 17 di loro sono in carcere da più di 5 lunghissimi anni.

Fonte: Porte Aperte Italia

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