[World Watch List 2010] Persecuzione dei cristiani nel mondo, Prime dieci nazioni- #10 Uzbekistan

Anche le libertà religiose in Uzbekistan hanno subito un progressivo deterioramento nel 2009. L’atmosfera generale è divenuta ancor più anti-protestante. Tutto ciò è evidente dall’incremento delle confische di materiale cristiano. Molti cristiani sono stati arrestati e multati. Svariati leader cristiani sono stati condotti alle stazioni di polizia e pesantemente interrogati per ore, subendo quindi pressioni fisiche e psicologiche di vario tipo. Inoltre, non va dimenticato che i familiari di coloro che si convertono al Cristianesimo esercitano pesanti pressioni affinché i neo-convertiti ritornino all’islam. Un altro segno evidente del peggioramento della situazione è testimoniato dal fatto che le autorità fanno uso dei media per ridicolizzare e mettere in cattiva luce i cristiani. Hanno mandato in onda molte volte in prima serata un documentario intitolato “Nella morsa dell’ignoranza”, in cui i cristiani vengono presentati come una setta satanica; inoltre i cristiani più attivi vengono accusati di fare uso di droghe e di comprare col denaro la gente perché si converta al Cristianesimo. Il programma, inoltre, asserisce che i protestanti sono una setta che, tra le altre cose, plagiano i bambini. E’ stato prodotto un DVD da distribuire a fini propagandistici, col risultato di aver intimorito pesantemente i credenti uzbeki. Nonostante ciò, la chiesa uzbeka cresce, le persone continuano a cercare nuove vie per ricevere il Vangelo. Non possono cantare o predicare nella lingua uzbeka, e le comunità cristiane non riescono a ottenere una regolare registrazione. Senza tale registrazione (continuamente negata), le loro attività sono considerate illegali, dunque la loro situazione generale rimane molto difficile.

Fonte: Porte Aperte Italia

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