Ultime scoperte in esposizione a Gerusalemme

L’Israel Antiquities Authority ha in programma di esporre antiche monete scoperte nell’area del Monte del Tempio e un coperchio di un sarcofago di 2000 anni fa. La nuova mostra verrà aperta l’11 novembre al Davidson Center e nel Jerusalem Archaeological Garden, proprio a sud del Monte del Tempio. Molti dei manufatti non sono mai stati mostrati prima al pubblico.

L’esposizione completa le più recenti ricerche riguardanti Gerusalemme. Essa comprende tre sezioni: una dedicata al coperchio del sarcofago (tomba) che reca l’iscrizione: “Ben HaCohen HaGadol” – “Figlio del sommo sacerdote”.

Un’altra sezione presenta Gerusalemme all’epoca del Secondo Tempio, mentre una terza propone manufatti del tempo della distruzione del Secondo Tempio.

La maggior parte delle scoperte provengono dal versante meridionale e dall’angolo sud-ovest del Monte del Tempio. Si tratta di oggetti rinvenuti nel corso degli scavi condotti dal Prof. Binyamin Mazar negli anni ‘70 e dal Prof. Roni Reich negli anni ‘90.

Il coperchio di sarcofago fu trovato a nord di Gerusalemme. Esso presenta un’iscrizione in caratteri quadrati che sono caratteristici dell’epoca del Secondo Tempio.

L’iscrizione “Figlio del sommo sacerdote” molto probabilmente si riferisce a un sommo sacerdote che officiò al Tempio tra il 30 e il 70 d.C.

Har-Even ha dichiarato che è la prima volta che è stato trovato un luogo di abitazione di un sommo sacerdote in Giudea del primo secolo, al tempo della ribellione degli ebrei. E’ stato trovato, inoltre, un vasto insediamento risalente al periodo del Secondo Tempio, dove vi sono molte grotte per la sepoltura che probabilmente erano utilizzate dalla famiglia del sommo sacerdote.

Molte delle monete esposte risalgono a 2000 anni fa e furono consumate da un incendio nel corso della Grande Rivolta, dopo la distruzione del Tempio. La collezione presenta una serie unica di monete coniate a Gerusalemme in quell’epoca, insieme a molte altre provenienti da tutte le parti del mondo portate nella città santa dai visitatori.

Queste monete, arrivate dalla Persia come dalla Francia, testimoniano l’importanza di Gerusalemme come centro culturale e religioso per gli ebrei del tempo. Le differenze tra le monete ebraiche e pagane della collezione sono sorprendenti. In conformità alla legge religiosa non si trova incisa sulle monete ebraiche nessuna immagine umana.

Adattamento: R.P.

Fonte: SBF Taccuino / Danielle Rothman, The Jerusalem Post ( 5 novembre 2009 )

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