In Azerbaigian rimane in carcere il pastore battista Hamid Shabanov, accusato lo scorso 20 giugno di detenzione illegale di armi da fuoco. Nonostante l’udienza dello scorso 31 ottobre abbia chiarito la mancanza di prove a carico dell’imputato e siano state evidenziate numerose irregolarità, come il riferimento a testimoni non identificati, il giudice ha rispedito Hamid Shabanov in carcere chiedendo un supplemento di indagini. I battisti azeri denunciano un clima intimidatorio nei loro confronti: Shabanov è il secondo pastore arrestato nella città di Aliabad in pochi mesi. Prima di lui era finito in prigione il pastore Zaur Balaev, liberato solo dopo forti pressioni dell’Alleanza battista mondiale (ABM), della Federazione battista europea (FBE) e dell’interessamento personale dell’ex presidente USA, Jimmy Carter. In Azerbaigian le chiese battiste non sono riconosciute dallo stato e, a quanto denunciano gli stessi membri delle chiese locali, la loro registrazione negli uffici pubblici trova costanti ostacoli burocratici.
Fonte: Voce Evangelica / NEV
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